giovedì 30 giugno 2016

Quando si supera il confine...

http://escortbbw.blogspot.it/2016/05/mettilo-in-pausa-quando-il-cliente-va.html


"Beppe io sono come un flipper, metti la monetina e tlin tlin, poi finisce ok?  Se ci metti la monetina da un'altra farà tlin tlin uguale a me "
"Lo so,ma le altre non le voglio,lo sò che lo fai per soldi però.."
"Beppe non lo sai ,oppure stai dimenticando che non puoi metterti davanti alla porta della sala giochi e soffrire quando gli altri giocano col flipper,perchè quel flipper sta lì per quello , ha fatto una scelta"
"Ho capito non trattarmi da stupido"
"Dopo tutto quello che mi ha detto io dovrei bloccarti ,cancelllarti mandarti un amico di quelli pericolosi ma ti voglio bene e non ci riesco,perciò decidiamo insieme di cambiare aria ok?Anche io ho sbagliato a non trattarti da semplice cliente con benvenuto e arrivederci."
"Perchè non usciamo come amici ,una sera,una sola"
"Beppe allora tu per un paio di mesi ti svaghi un po', poi ne riparliamo ok ?"
" Non mi vuoi più"
"Beppe io non voglio...io metto la monetina e tlin .Se non mi mettessi la monetina farei  tlin ?"
"Non lo so"
"No Beppe senza moneta non voglio nessuno, non vado con nessuno, non ceno con nessuno ,non penso a nessuno "
"Che vita di merda Rita"
"Hai ragione"



Inizialmente non ci si pensa.
Ovviamente posso parlare per me stessa... questo post di Rita ha riaperto completamente una "lacerazione" che di tanto in tanto sembra rimarginarsi ma è poi solo una parvenza...
Inizialmente non puoi arrivare a pensarci perchè è già sufficientemente complicato entrare nell'ottica di "iniziarsi" ad un determinato tipo di esperienza.

Se poi ci sono quelle che lo fanno con la leggerezza di andare a prendersi un gelato, buon per loro...
Per me non è stato così.
Non lo è mai stato.

E più vado avanti, più diventa estremamente ed inesorabilmente prettamente venale, il discorso.

Ho iniziato nel 2010 ed a parte credo un anno di pausa, in due tranches, perchè per l'appunto ho cercato di rimarginare quella "lacerazione" intima, personale, di percezione del reale piacere ed affetto dato/ricevuto ad/da una persona, ho ritenuto "utile" fermarmi.

Peccato che il mio errore sia stato fidarmi di due persone che in primis mi hanno cercata proprio perchè volevano sesso a pagamento e dare sfogo alle loro frustrazioni sentimentali credendo che la fidanzata la si sceglie da un sito di puttane.

Tralasciando il discorso "cliente fisso", inizialmente non si pensa al quanto questo tipo di "rapporti", ripetuti nel tempo, possano cambiare la percezione personale che si può avere nei confronti dei maschi.

Ma senza cadere nel luogo comune del "tutti gli uomini sono uguali"... che è storia fritta e rifritta... ed ognuno fa i conti con le proprie esperienze, quel che cambia è la sensibilità.
Mentale, fisica, affettiva.

La pazienza nel sopportare certe situazioni si dirada, la voglia di farsi conoscere va a perdersi, il desiderio di dare parte di sè stessi a qualcuno inizia ad essere un fantasma che ti gira nel cervello.

Vorresti ma non puoi, non vuoi... e se capita una occasione di sicuro ci si riesce a farsela scappare perchè il cervello ormai si è riempito di scuse, di condizionamenti mentali che non ti permettono più di "guardare oltre" quello che è semplicemente un "maschio".

Quando ho iniziato ho sempre creduto di poter controllare le "due parti".
La parte che recito del "flipper" descritto da Rita... e la parte della Donna.

Andando avanti mi sono accorta che le due cose iniziano a fondersi, ad un certo punto.

Sono sempre io, sempre la stessa persona, non ho cambiato il modo di essere con gli amici ma con in "maschi" il discorso è diverso.

E non si tratta di una questione di soldi, nessun uomo dovrebbe mai pensare che una "lo fa ANCHE per i soldi" credendo che la snaturalezza di tali rapporti sia una cosa normale per chi si offre.

Non è MAI normale.
Non è MAI facile.
Non è mai una cosa che viene totalmente accettata senza scendere a compromessi con sè stesse.

Io ho deciso di iniziare, ho deciso di continuare, per i miei motivi.
Punto.

Ho deciso quali sono i miei limiti, qual'è il prezzo che do' all'uso del mio corpo da parte di un totale estraneo ed anche quanto sono disposta a concedermi per colmare ciò che va oltre alle semplici mere richieste di sesso.

Mi è capitato di conoscere gente piacevole, per la maggiorparte, e persone che nel profondo mi han dato una sensazione di disgusto misto a dispiacere... nel senso che mi dispiace per loro, per come non abbiano capacità di apprezzare, custodire e coltivare quel che a loro tempo han scelto di volere: compagna, moglie, figli...

Il disgusto scatta nel momento in cui inizi a dispiacerti per loro.

Quelle che se ne sbattono i coglioni e pensano solo ad intascarsi i soldi senza coinvolgere almeno un neurone del proprio cervello che le faccia riflettere sulle infinite dinamiche di questi rapporti, a mio parere, sono persone ormai totalmente vuote.

Per fortuna (forse) io riesco ancora ad indignarmi quando mi reco a casa di un cliente che mi chiama e mi ritrovo foto di famiglia, moglie, figli, giochi dei bambini per casa...

Sia chiaro, sono affari loro... ma è indiscutibile agli occhi di chiunque abbia un minimo di sangue al cervello, che questa cosa, alla lunga, condizioni inevitabilmente la percezione umana di una che fa quel che faccio io.

Ed ecco che, superato il "confine", una parte del tuo cervello è convinto che forse al mondo esiste almeno un Uomo che può godere della tua compagnia, del tuo affetto, del tuo amore, in modo sincero, fuori da questo contesto "viziato"...
Ma forse abita in chissà quale città, paese, regione, nazione...

O semplicemente è una convinzione che ti permette di non svuotarti completamente, perchè è già tardi, il "confine" è già stato superato... e come scrive Rita, anche io mi sono ritrovata di recente a dire che gli unici uomini che potranno avermi saranno quelli che pagano per illudersi che in quel momento io sia lì per loro... e non (solo) per i loro soldi.