venerdì 22 febbraio 2013

L'uomo che non deve chiedere mai

Nell'era moderna di internet gli approcci UOMO-DONNA anzichè evolversi, svilupparsi, abbellirsi, sono ritornati quasi all'era paleolitica, all'era in cui l'uomo con la clava prendeva la prima che passava davanti al suo cammino per i capelli e se la trascinava nella grotta per fare non si sa bene cosa.
Diciamo che ora, l'uomo è leggermente più evoluto del barbaro sopra descritto... quantomeno non la prende per i capelli... e lascia passare almeno qualche minuto prima di sferrare il suo attacco.
Fino a prima della crisi, se eri fortunata, l'uomo ti invitava a cena, faceva il brillante e ti regalava una rosa di quelle che portano gli stranieri in giro, non si arrivava al caffè che già ti si era appiccicato addosso, ti prendeva la mano... manco vi foste conosciuti da un giorno, due, tre... no, al massimo qualche messaggio in chat, una telefonata di 10 minuti per mettersi d'accordo e via.
E più te cercavi di non dargli segnali di avvicinamento, più te restavi sulle tue, con tutti i segnali corporei che una persona può inviare... che so, tenere le braccia conserte? Dire che hai mal di testa? Ma lui no, ormai i neuroni stavano già migrando altrove, più giù... dove c'era la tovaglia e quindi non potevano vederti.

C'è stato un periodo, "post storia seria" (parliamo di almeno 8 anni fa), in cui mi son detta... "beh, ora mi diverto un po' io con gli uomini...".
Ma non immaginavo che sarebbe stata così comica l'esperienza.


Una volta mi capitò un caso limite.
Questo ragazzo cresciutello conosciuto in una chat uno, due giorni prima, scambiato qualche messaggino banale, mi invitò fuori, mi dissi "mah, perchè no, passiamo una serata diversa dal solito". Ci trovammo davanti al ristorante, parcheggiai, scesi, lui stava già lì. Mi avvicinai per salutarlo, stringergli la mano e dargli al massimo i tre bacetti di rito sulla guancia.
Invece mi ritrovai senza manco capire da dove fosse entrata, la sua lingua in bocca.
Gli dissi già un po' schifata che FORSE stava esagerando. Disse che era innamorato di me (ma de che???)
Tra parentesi non era manco il mio tipo.
E vabbè dissi, ormai son qui, almeno mangiamo qualcosa, MAGARI rinsavisce, sarà un calo di zuccheri.
Viene il pakistano di turno con le rose, ne prende una per me, io DETESTO certe cose... ma vabè, mi faccio venire una emiparesi e sorrido tirata ringraziando.
Finiamo di mangiare, usciamo, saliamo in auto. Lui dice che vuole portarmi a casa sua, qualche centinaio di km distante.

Ma che scherzi???
Ma nemmeno se mi paghi ci vengo con te... che poi devo essere costretta a sopportarti fintanto che ti decidi a riaccompagnarmi all'auto. E poi non mi interessi proprio, non mi piaci, non mi dici nulla al momento.
Gli dico "Vabè, facciamo 4 chiacchere in un posto tranquillo".

Mi dice poi, in un momento di elugubrazione sua personale che 

"No, se non vuoi venire da me non fa niente... ma non ti porto in motel, è squallido, tu meriti molto di più!".

Ma chi ci vuol venire??!!

Si ferma in un parcheggio appartato, e già mi stavo pentendo.
Io sempre più sulle mie.
E lui che  fa? Che fa??
Ci prova, spudoratamente, allunga le mani, mi si appiccica come un polipo e dice che vuol fare "ALL'AMMORE".... 

Scusa eh... a parte il fatto che manco mi piaci, ci conosciamo da due ore appena... mi hai detto che non mi avresti portata in motel perchè è squallido e "merito di più"... e poi cerchi di volermi trombare in macchina??!!

Liquidato, archiviato, il mio modus operandi in quel periodo era che una volta detto "Ciao, ci sentiamo!", sorridendogli garbatamente... in cuor mio sapevo perfettamente che avrei ignorato qualsiasi sua chiamata o messaggio per i successivi mille anni.




Un'altra volta mi capitò uno che volle fare DAVVERO il brillante...
Ero ancora in quel della Lombardia e questo tizio mi invitò a cena, sempre dopo i 4 messaggi in chat.


"In uno dei ristoranti più lussuosi di Milano, è praticamente dietro al Duomo, c'è anche il pianista che suona"

Sticazzi.
Questo deve proprio aver contato sul mio buon cuore in merito al "dopocena" perchè se no nessuna persona sana di mente inviterebbe una perfetta sconosciuta in un posto da 100 euro a testa con la vana speranza che poi la malcapitata gliela debba dare per forza...

A me certi posti però non piacciono per nulla, gente troppo snob, tanta puzza sotto al naso da sentirla aleggiare, il cameriere sempre dietro a versarti il vino.... no, è davvero troppo per me quand'è così...

Paga, usciamo, lui già si frega le mani... ha già deciso da sè che si andrà in motel per dare una "degna conclusione" ai suoi sacrifici.. ed io già so che invece la serata non proseguirà.
Perchè il tipo non mi convince, non mi ha dato nulla a pelle, non mi ha stimolata intellettualmente nella maniera più assoluta... insomma, non mi devo mica sentire in "colpa" se ha pagato 200 euro per uscire da quel posto che ci aveva riempito di più la bottiglia di vino di quello che ci avevano portato per cena... non mi devo mica sentire in "debito" e dover oltretutto ricambiare in "natura", figuriamoci.
Hai scelto tu il ristorante, hai fatto tutto tu.

E si è leggermente incazzato quando gli ho detto "Guarda, scusami ma non me la sento proprio, riaccompagnami all'auto per cortesia.".

Un uomo a quel punto non capisce, non ce la fa, a capire che non è una cena che convince una donna a dargliela.
Un uomo non capisce che una donna puoi pure portarla a mangiare un panino o ad una sagra di paese... ma se non è lui, l'uomo, che ci mette "del suo", che fa lavorare i neuroni nel cervello e non in altre zone del corpo... una donna non la conquisti comprandola.

In nessun caso.

E ne avrei ancora da raccontare...di molto più recenti (ed ora i conquistadores agiscono dopo un drink soltanto) e chissà quante donne ne avrebbero da raccontare... ma poi son tutte storie simili. Eppure la persona cambia, non dovrebbe essere così?
Diciamo che tra i diversi casi simili a questi ci sono state invece anche persone molto piacevoli, ed un rapporto importante è nato da un caso simile, sempre bruciato molto in fretta dalla passione, che fintanto che c'è stata... è durato.
Spesso mi son resa conto di aver valutato male, di aver trattato male persone che non lo meritavano, di aver lasciato persone che avrebbero potuto darmi un po' di serenità e stabilità...
Ma col senno di poi non mi pento delle scelte fatte, anche se queste han portato ad eventi più o meno spiacevoli, conseguenze dannose, pene dell'inferno e quant'altro.

Credo moltissimo nel mio istinto, cerco di seguirlo sempre perchè è quello che mi ha sempre salvata da fregature o che mi ha sempre comunque portata a risolvere delle situazioni, o quantomeno a superarle.
Credo molto anche nel destino ed ai treni che una volta passati non tornano più.
E se ritornano molto spesso è più un male, che un bene.



martedì 19 febbraio 2013

Collarino cervicale e gesso ortopedico... 'O famo strano?


Un aneddoto dell'estate scorsa.



Questa è una di quelle classiche cose che se le racconti quasi nessuno poi ci crede veramente...
Ma tant'è, avevo già sentito parlare del "bounding", dei feticisti del gesso, feticisti di ausili ortopedici quali corsetti, collarini....

Era una sera d'estate, io ancora non ero cittadina della Terra di confine... mi chiama questo ragazzo e mi fa la sua richiesta:

"Sai vorrei che indossassi un paio di mutandoni (stile Bridget Jones) ed un foulard in testa"

Oddio, ai mutandoni posso arrivarci... il foulard mi mancava.
Dice che lo porta lui... perfetto.
E continuo a far mente locale ma no, una richiesta simile non mi era mai stata fatta, riferito al foulard.
Ma la psiche umana è sempre in grado di stupirmi.

Quella sera alloggiavo in una pensione ed è stato un caso che abbia potuto ospitarlo io.
Arriva, scendo a recuperarlo, in mano ha qualcosa... due collarini ortopedici.

"Sai, non sapevo la tua misura e nel dubbio li ho portati tutti e due"

Eccerto, come io giro con la scatoletta metallica decorata della Durex con dentro 4 preservativi uno diverso dall'altro perchè "Sai, magari non ti inibisce il preservativo ma la MARCA"... però non mi avevi parlato di collarini ortopedici...

Ah ed un foulard. Non dimentichiamo il foulard che era la ciliegina sulla torta.

Saliamo, lo accolgo nel mio quasi accampamento, coi materassi tirati giù dalle reti perchè nel pomeriggio, in un momento di svago mio personalissimo con A. più ci muovevamo e più saltavan via le doghe... letti IKEA... pazienza...

Lui non fa una piega.
Mi paga.
Mi spoglio, mi fa sdraiare, mi ha fatto tenere il reggiseno (mistero).
Mi mette questo collarino al collo e poi il foulard, tipo bella lavanderina.
Ed inizia... fa tutto lui, io dovevo stare ferma, quasi immobile.

Mi dico "Cazzo, qui non mi passa più.....!"

Invece inspiegabilmente, ad un certo punto, tutto finisce.
Iniziamo a chiaccherare e si scopre che lui ha una passione per il gesso... insomma gli piace ingessare gli arti, gamba, braccio... alla ragazza che si "presta"... e questa cosa lo eccita.
Ha una ragazza che non sa niente di questo.
Tante storie sempre uguali alla fine.
Si alza, piano piano si riveste...
Mi dice che la prossima volta vorrebbe ingessarmi.
Vedremo, ora della prossima volta...

Ci salutiamo.


Passano 3 mesi circa... più o meno.
Mi richiama, una domenica pomeriggio d'estate.
Faceva un caldo maledetto fuori, esco sportiva, lui si era liberato per culo e quindi ci saremmo visti di lì a mezz'ora a metà strada.
Arriva, mi carica in auto ed andiamo verso le sue zone.
Ci fermiamo in un posto suo, dove lavorava, non c'era nessuno ovviamente... ci serviva un bagno.
Ma non per fare cose sporche....

"Mi serve un lavandino e dell'acqua, se no il gesso come te lo faccio?"

Io non ero partita sprovveduta, mi ero informata da un amico decisamente esperto in "certe strane pratiche" su eventuali intoppi, rischi, attenzioni che avrei dovuto avere.
Ero tranquilla perchè lui non si sarebbe mai esposto troppo a rischi, non è mica famoso ma in zona è abbastanza conosciuto per il suo lavoro.
Andavo quasi sul sicuro.

"Sì ma oh... mi ingessi solo da qui a qui vero??" - indicandogli da polso a prima del gomito.

"Ma no! Tutto il braccio, fino a qui!!" - E mi indica appena sotto la spalla.

Inizio a preoccuparmi un poco.

"Piega il gomito... ecco così, ora piega il polso... deve sembrare vera, quando lo fanno in ospedale lo tengono così... ecco brava, stai ferma ora!"

Comincia ad avvolgere il braccio col cotone idrofilo... aveva tutto l'occorrente per farlo, si vedeva che non era un novellino...
E già sento caldo... non si poteva aspettare l'inverno per un gioco simile eh?
Inizia ad avvolgere la benda gessata... devo stare attenta che non mi sporchi col gesso, sai che ridere poi se no... avvolge, avvolge... non stringere troppo se no sto coso non lo tengo mica un'ora... avvolge, avvolge...
ci passa le mani per lisciare il gesso, io sento il braccio che mi pesa sempre di più.

"Ecco, finito. Ora stai ferma che deve indurirsi!"

E chi si muove... che se ti tocca rifarlo è la fine.
E c'era una cosa che non sapevo, considerato che l'unico gesso che mi è capitato di dover fare risale a quando ero bambina... e chi se lo ricorda...
Si sente che inizia a scaldare, la calce scalda, iniziavo a sudare... muoviti a pulire, usciamo di qui che sto facendo la sauna...!

Mi mette un foulard legato al collo per poggiare il gesso che peserà 5 kg, usciamo, saliamo in auto e procede verso casa sua.
Il pensiero che mi ero già fatta PRIMA di farmi ingessare... fu:

"Voglio proprio vedere come me lo toglie, dopo"

Arriviamo, apre la porta, saliamo in camera.
Mi aiuta a spogliarmi e mi fa sdraiare sul letto.
Torna in camera con un collarino cervicale ed il famoso foulard in mano.
PURE!!
Mi mette il collarino, il foulard... ed a quel punto non è che riuscissi più tanto a muovermi...
Lui nel "mentre" guardava il gesso, lo accarezzava... è durato poco...

Tanta fatica per pochi minuti di piacere... com'è ingiusta la vita.

Andiamo in bagno, doveva togliermi quell'affare anche perchè non lo sopportavo più.
Sono molto più solidale con gli ingessati REALI da quando ho fatto questa esperienza!

Evito di raccontare COME mi ha tolto quel mattone... qualcuno penserebbe che sono pazza.
E non avrebbe tutti i torti.
Fatto sta che finalmente lo sfila, lo mette in un sacchetto della pattumiera e me lo molla in mano.

"Ci pensi tu a questo, vero?"

Eccerto, nei miei servizi è compreso anche lo smaltimento rifiuti ortopedici.... vabbè!


lunedì 18 febbraio 2013

Incontri al buio

Ogni volta che ricevo una chiamata, prendo accordi, salgo in auto ed imposto il navigatore (perchè se conosco già la strada significa che so da chi andrò, ovvio), non sempre ma ogni tanto, mi capita di pensare "Chissà chi mi troverò davanti".
Perchè se i maschietti sanno benissimo chi li sta raggiungendo, io ogni volta mi trovo a fare un "incontro al buio".
Schivo il traffico, mi avvicino alla "meta", ecco il civico, ora tocca trovare il parcheggio, ok, salgo le scale, o prendo l'ascensore, arrivo davanti alla porta che si apre... ed ecco la persona con la quale andrò a letto o comunque passerò almeno un'ora o due.
Belli, brutti, giovani, maturi, devo dire in realtà che di "brutti" non me ne sono mai capitati... o forse è il mio concetto di "bruttezza" che si è andato modificando, in ogni uomo (a parte RARI casi) riesco a vederci qualcosa di piacevole, di buono, in quel momento.



L'Insospettabile

Entro nell'androne... prendo l'ascensore, 4 piano... nemmeno uno specchio in ascensore, pazienza...
Arrivo davanti all'ingresso...
Mi apre la porta un... uomo, ragazzo?
Diffiile da dire guardando in viso una persona che pare sconvolta, con barba e capelli lunghi, poco curati, abbigliamento opinabile, perfino un cappellino di lana in testa che si toglie al mio ingresso... un evidente odore di marijuana in casa (e lì inizio a recitare mentalmente una sequela di bestemmie impronunciabili)... mi da' perfino una sensazione di poca pulizia... che è una cosa che non ammetto assolutamente... cerco di temporeggiare, vedo i soldi sul tavolo, però cerco di capire se ho davanti un tossico od una persona che semplicemente si fa una canna ogni tanto (o anche spesso) per diletto... e lui è visibilmente imbarazzato, teso, facciamo quattro chiacchere, beviamo un bicchiere d'acqua... e mi si appiccica baciandomi.
E' dolce, non è invadente subito... praticamente quasi passivo inizialmente... non pretende, si lascia fare... (e grazie al cielo profuma di buono, quindi è proprio vero che la prima impressione non è sempre quella che conta).
Nell'intervallo del "fine primo tempo" poi ci si ritrova che io mi accendo una sigaretta ed inizio a fargli qualche domanda banale, anche se non è da me, ma sono curiosa di capire chi ho davanti in questo caso... lui parla bene, scopro che ha meno dell'età che dimostra e salta fuori che è laureato in psicologia, quindi non un pirla qualunque.
E lavora in un ambito di piccoli esseri umani problematici, si denota quindi anche una certa sensibilità non indifferente... certi mestieri si fanno se non per passione, per cos'altro?
Mi racconta che è single da qualche anno, che ha amiche ma che non gradisce la loro compagnia per troppe ore... dice che è la prima volta che fa un incontro del "genere".
Ormai non conto più quelli che me l'han detto, e quanti si sono "scoperti" ammettendo che gli era già capitato... alcuni sembrano più sinceri di altri, ma poco importa.



Il Gattaro

Esco dall'ascensore e quando la porta si apre guardo lui... che non so perhè mi è parso sullo stile EMO (tipo quelli di Zelig) ma dice poi di essere più punkettaro... dopo aver guardato lui mi innamoro subito dei suoi due magnifici gatti... io adoro, AMO i gatti.
Se chi mi chiama ha anche solo un gatto inevitabilmente godrà della mia immediata simpatia nei suoi confronti.
Si porta benino i suoi anni, non che sia vecchio ma se li porta bene, ho provato a conoscere trentenni che ne dimostravano quaranta...
Mi offre una cosa da bere, facciamo 4 chiacchere, i suoi due gatti perlustrano la mia borsa, la mia sciarpa viene presa da attacco dal maschietto...
Il gattaro è indeciso, vuol stare sul divano, non vuole andare in camera per "non lasciare tracce"... la fidanzata vive con lui e nonostante (a sua detta) non facciano sesso da 2 anni, lei è un discreto segugio... lui è quasi terrorizzato ma poi gli passa e si scioglie un po'.
Impossibile evitare gli sguardi curiosi dei suoi due pelosi perchè inesorabilmente riescono ad aprire qualsiasi porta saltando sulla maniglia... a me non disturba in nessun caso... sono abituata col mio a casa (che però non è ancora arrivato alle maniglie, per fortuna!).
Insomma il momento scorre velocemente... scopro poi anche con piacere che il gattaro è un bravo cantante, con un suo piccolo gruppo, mi fa ascoltare un loro cd, bel genere... peccato che l'Italia offra veramente poche opportunità di inserimento a bravi artisti sconosciuti (rispetto a quanti cani raccomandati ci siano) che devono quindi cercare di sopravvivere nell'underground cittadino.
Tra gatti, musica ed ancora gatti posso dire che la conversazione è stata piacevole...
Tanti saluti, e via...




Il burbero

Rispondo al telefono e dall'altra parte una voce profonda, incerta quasi..
Quando saresti libera, ok va bene tra un'ora... anzi no facciamo dopo cena...
Ero già in giro, sarebbe stata una vera rottura dover tornare a casa per poi uscire di nuovo... cerco di capire cosa lo renda così incerto... "No è che sai, ho un po' di casino in casa, volevo riordinare un pochino...".
Tutto qui???
Stai parlando con la Regina del Disordine... che sarà mai, figurati se sto a guardare cosa hai in giro per casa... bene, si convince.
Arrivo a destinazione, c'è un traffico maledetto ed i guidatori con le uova in auto me li becco tutti io davanti.
Parcheggio, un po' di difficoltà a trovare il civico che non era per niente illuminato e visibile dall'auto...
Finalmente riesco nell'impresa. Sono davanti ad una porta, la scala D come indicatomi.
Non faccio caso alla porta dietro di me che si apre...
Un uomo che inizialmente ho creduto fosse sulla sessantina (ed anche anche...), l'impatto è un deja vu che però non riesco a ricollegare...
La prima persona che mi viene in mente è quel giocatore di rugby.... Castrogiovanni...
Ecco immaginate lui... 20 anni di più però... barba più lunga, molto... capelli e barba scuri, sale e pepe... più sale che pepe... non il suo fisico, un fisico normale, alto quanto basta...
Un viso burbero che secondo me è reso burbero da barba e capelli portati in quel modo... che se non sorridesse anche con gli occhi ti sembra sempre incazzato.
E' molto sulle sue, parecchio. Mi sembra spiazzato, non capisco se è poco convinto o se ho qualcosa appiccicato alla faccia che non mi sono accorta... più mi guarda interrogativo e più gli sorrido... di solito funziona.
Mi offre un grappino, solo quello aveva in casa (e ci sta, in queste terre scorre anche nel sangue l'uva)... ma la scusa è quella di fare 4 chiacchere per sciogliere il ghiaccio.
Mi paga, direttamente due ore... e mi dico "beh, allora forse deve solo smollarsi un attimino".
Mi dice che ha già fatto incontri così ma

"sono sempre andato da loro, non ho mai fatto entrare nessuna in casa mia".

Possibile che io abbia un'aria così rassicurante...? Non è la prima volta che mi sento dire certe cose... o son tutti paraculi oppure....boh.

"Sai tante altre le vedi, sono costruite, truccatissime, sui trampoli, tette finte, intimo pornografico... tu invece sorridi, chiaccheri, sei spigliata! Sembri la ragazza della porta accanto..."

Beh dio, non è che sono mica al patibolo... diciamo che in tutti i lavori che tengono a contatto con la gente bisogna avere una certa predisposizione ai rapporti interpersonali, certo... un sorriso ed una buona stretta di mano fanno molto.
Vero è anche che non sono mica così con tutti quelli che incontro per strada... però non vedo perchè una debba essere menosa o piena di sè o musona oppure peggio ancora sgarbata...

Mi dice anche che

 "Non pensavo fosse (fossi) così... ero già pronto che se vedevo che la cosa non mi andava ti avrei pagato il disturbo e ti avrei salutata..."

Non smetto mai di stupirmi quando qualcuno cerca davvero un contatto umano, non tanto il sesso... non che mi stupisca in negativo, anzi.
Ma ci sono persone che veramente lo senti che ti abbracciano perchè sembra che ne abbiano bisogno in quel momento, perchè è quello che gli manca nonostante abbiano già una persona, abbiano già amiche, eppure cercano questo contatto con una mercenaria, che per antonomasia e per cultura generale è sempre stata una figura legata prettamente alla prestazione sessuale, per lo più spicciola, frettolosa, per la maggiore consumata di nascosto in un'auto, in un angolo di strada, o per qualche decina di minuti nella sua "location riservata"...
Ed invece ci si ritrova a passare due ore sdraiati sul divano letto, quasi a guardare la tv più che a fare altro...

E' che io dopo un po' comincio a diventare allergica ai contatti affettivi troppo stretti, troppo ravvicinati...
Perchè per me certi gesti sono legati ad una reale sfera di sentimenti e finchè si tratta di recitare sul sesso è un discorso... recitare nei contatti umani con qualcuno che ti stringe e ti bacia come se fossi veramente la sua fidanzata diventa un tantino più complicato, almeno per me.
E' inevitabile che ad un certo punto senta la necessità di staccare, anche solo per un minuto, con la scusa di andare un attimo al bagno, di fumarmi una sigaretta, di fare quattro chiacchere...
E' come quando ripeti lo stesso gesto per troppo tempo... dopo un po' ti inceppi... ed è lì che possono nascere fraintendimenti o ci si può lasciar prendere la mano senza rendersene conto, dando più di quello che è giusto per noi stesse dare in quel momento.
Il tempo sta per "scadere"... ed io ho anche voglia di tornare a casa...
Ci si saluta, esco nel freddo di una serata ancora invernale, mi avvicino all'auto e trovo un foglio enorme con scritto

"Impara a parcheggiare, coglione!"

Effettivamente mi ero messa un po' troppo vicina al muso dell'auto davanti... OPS!
Chissà quante bestemmie ha tirato giù e quante manovre ha dovuto fare per disincastrarsi da un parcheggio simile... è stato bravo però nemmeno un graffio sul mio paraurti!! ^^



sabato 16 febbraio 2013

I soldi non comprano la dignità

Ebbene, pure a me è, ahimè, capitata una silurata.
A dire il vero è la seconda, di silurata, ma la prima conta poco... era più dettata dall'inesperienza... accadde parecchio, molto, tempo fa e fu decisamente di altro stampo (ergo un semplicissimo bidone).
Questa no, questa è dipesa solo da 25 km di troppo per raggiungere la mia destinazione o molto più semplicemente dal fatto che, ogni tanto, PURTROPPO, non do' retta al mio ISTINTO.
Sì perchè il brillante di turno mi chiama... io ero già padella alla mano con le mie zucchine, pronta a prepararmi la cena... e mi dice

"Guarda sai, vorrei vederti, mia moglie stasera è via, ecc ecc...eh hai ragione, lo so che è tardi ma son tornato ora dal lavoro... ecc ecc sì sì dai facciamo tutto completo"

Poi casca la linea e mi richiama, col numero di lavoro dice, perchè l'altro aveva problemi.
Gli dico di mandarmi l'indirizzo via sms, che dovevo vestirmi al volo e partire, che se no si faceva troppo tardi. Lui dice ok, perfetto, ci vediamo dopo.
Premetto che rifiuto qualsiasi appuntamento dell'ultimo minuto... ma ero a casa, l'orario era ancora a mio favore... lui pareva tranquillo... insomma, sono andata sul sicuro (e sbagliando si impara sempre comunque, questo lo penso ora a FREDDO, ovvio, mica sto qui a disperarmi per un episodio isolato).

80km per arrivare da lui, altrettanti per tornare dopo ovviamente.
Gli dico che sto partendo, un'ora e son da te.
Mi risponde scrivendo

"Bene, buon viaggio"

Ed una strana sensazione mi percorre, mi è sembrato uno strano messaggio... oddio, no dai, starò mica diventando paranoica... su, andiamo, altre persone me l'han scritto se sapevano che avevo un'ora di auto da farmi...
Per strada, ormai a metà strada, altro sms.

"Non vedo l'ora di farti questo, quello, ecc ecc."

E qui fu il mio errore, forse, o magari non sarebbe cambiato un tubo, chissà. Gli rispondo:

"Resisti 25 minuti?" Con la faccetta che fa l'occhiolino

Lui mi dice "Vabè allora mi faccio una pippa, mi lavo e ti aspetto"

Ecco.... e qui la sensazione di prima è riapparsa... più forte però...
Dico cazzo, se questo si fa una sega poi non deve rompere le palle a me se fa fatica a venire.
Gli rispondo

"Potresti aspettarmi caldo..."

La risposta tarda... eh no, mi mancano 15 minuti ad arrivare... ma no dai, non pensar male a tutti i costi...

Mi risponde. Dice che ok, che stava scherzando... che

"comunque tesoro sono 23 cm, non uno di meno, che ti aspettano... lo sai?"

E vabè, io sono come S. Tommaso.
Beh, la strana sensazione sparisce... niente più sms, eppure entrando in città, finalmente quasi arrivata...
Rieccola, di nuovo.
Dico beh, ormai son qui, se il coglione avesse voluto mi avrebbe mandato un sms perlomeno, senza farmi arrivare qui sotto....no?????

Scendo, sono al civico che mi ha detto, fa un freddo cane, non ho manco messo le calze dalla fretta di uscire ed ho un vestito abbastanza corto.
Lo chiamo (anzi prima lo squillo, e non mi chiama - e riecco la strana sensazione più pesante), come d'accordo, dico mi dirà a chi citofonare, o scenderà lui.


Nessuna risposta.
Porca troia.
Lo richiamo, niente.
Mi manda un SMS e mi scrive: "sono al 6, ti ho aperto, sali."
Due civici dopo, ok, vado al 6, provo ad aprire ma niente, chiuso.
A quel punto non lo chiamo, ho anche il telefono a secco di batteria quasi, che maledetta me il caricatore in auto quando serve non c'è mai.
Gli mando un sms "E' chiuso". Ed a quel punto, col sangue già alla testa, gli chiedo se mi sta PER CASO prendendo in giro.
La sua risposta:

"Dai ti do' 50 euro, sali, mi fai un pompino e te ne vai, ok??"

Ed in quel momento non ho biasimato per nulla quella che staccò a morsi il pisello dell'uomo che ebbe la sfortuna di metterglielo in bocca.
Mi è venuto spontaneo mandarlo a fanculo, sempre via sms, e di dirgli di farsi una sega.
Salgo in auto, mi giro e me ne torno da dove son venuta... lui ovviamente FERITO, perchè avevo rifiutato la sua GENEROSISSIMA offerta (che avrà detto "Tanto questa rotta in culo mi dice sì"), ha iniziato ad insultarmi via sms (e chissà perchè quando si sentono rifiutati o feriti nel loro ego maschile tutti insultano sull'aspetto fisico, guardacaso gli fai schifo ma chissà com'è ti chiamano o ti cercano) fintanto che, dato che l'unica voglia che mi era rimasta a quel punto era di aprire al più presto possibile la porta di casa, rimettermi il pigiama e buttarmi sul letto, l'ho liquidato, bloccato entrambi i numeri, bloccato gli sms e via.

Allungo la via del ritorno per una disattenzione nervosa... e mi dico... beh, bella serata del cazzo.. alla fine manco il mare ho visto, buio com'era.
Amen, facciamo finta di esserci fatti un giro per il piacere di farcelo... stupenda la Miramare di notte, fantastica... non si vedeva una mazza ma bella.
Perchè non è per i soldi che mi sarei dovuta mettere nel portafogli... e nemmeno per quei 15/20 euro persi di benzina e casello... e nemmeno tanto per il coglione in sè, alla fine pensa d'averla messa nel culo a me, anzi ne era convinto da quel che scriveva... ma io non mi butterei mai via così, non l'ho mai nemmeno pensato, mai l'ho fatto e mai lo farò.
E ripeto, non è per i SOLDI, quelli a cui tanti uomini fan riferimento, quelli che cercano la OTR a 30 euro, quello a cui pensan loro... che ce la  tiriamo... che chi cazzo siamo... chi cazzo sei tu, se permetti.
Io posso anche decidere, una sera, di andare con uno che mi chiama ed alla fine di dargliela anche AGGRATIS ma è una decisione che spetta A ME, e non a te.

Deve finire questo luogo comune che solo perchè hai 50 euro in mano allora ti senti dio onnipotente sceso in terra davanti ad una donna che vende il suo corpo, volendola trattare come un "buco di culo" (come diceva il signore distinto negli sms sopra) perchè di quelli come te ce n'è tanti in giro... ma ce n'è molti, molti di più, MIGLIORI di te, in TUTTI i sensi.
E' normale che mi incazzo sul momento, è pure normale che giro i tacchi e me ne vado, perchè c'è modo e modo di parlare, di dire le cose, di rivolgersi ad una PERSONA, perchè ogni tanto qualcuno se lo dimentica, che siamo PERSONE, mica animali.

MAGARI se fossi stata una che aveva un figlio da sfamare ti avrei fatto lo stesso il tuo FOTTUTO pompino, certo sarebbe stato il PEGGIORE della mia vita ma nemmeno te ne saresti accorto, mi sarei presa i tuoi 50 euro e me ne sarei andata perlomeno senza smenarci un viaggio a vuoto.

Purtroppo tutti abbiamo avuto dei cattivi maestri.
Questi uomini a cosa devono tutta questa cultura in merito al saper "trattare" una donna in modo "così" rispettoso e con un "nonnulla" di umiltà?
Basta guardare la tv, basta leggere in internet, la donna nella società di oggi è veramente rappresentata alla stregua di un oggetto per lo più.
E questi personaggi leggono dei loro "Amici strafighi" su un qualsiasi Punterforum o Gnoccaforum o Gnoccatravel.... e magari, se fossi salita cedendo al suo ricatto del cazzo (e se fosse sopravvissuto lui a quel punto, nervosa com'ero)... era capace che domani o tra una settimana dovevo leggermi da qualche parte

"Oh, ho chiamato questa puttana l'altra sera, mi ha chiesto tot, ma io sono stato più furbo, l'ho fatta venire ed alla fine le ho detto O QUESTI O NIENTE, e questa OVVIAMENTE ha accettato, figurati, quale PUTTANA si fa 130 km tra andata e ritorno per tornarsene a casa a mani vuote... ahahahah oh ma che pompino che mi ha fatto....!!"

E tutti "Oh fratè, grande!! Dammi il numero che la chiamo pure io sta PUTTANA, che tutte così le dobbiamo trattare"

Fatevi un giro sui forum sopracitati e vi accorgerete che non è che sto delirando, i toni sono esattamente questi.
Ma dato che io alla mia DIGNITA' ci tengo e non è in vendita a nessuna cifra... certo, me ne vado via a "mani vuote".... ma con la mia bella dignità di DONNA in tasca.

E tu, COSO, visto che manco so come ti chiamavi... domani, visto che avrai quei 50 euro risparmiati... vai a comprartene un paio VERE di palle. ^^

giovedì 14 febbraio 2013

Supersquillo, outcall ed assegni

Quando una persona mi contatta, se non è analfabeta o se in quel momento gli rimane ancora un minimo di circolazione sanguigna a livello cerebrale, dovrebbe essere in grado di CAPIRE o se non ci arriva, leggere, che deve darmi un "ragionevole"  preavviso.
Ma la cosa è mal compresa, dai più, che fortunatamente non sono molti, ma tanto basta per perdersi spesso in conversazioni del tipo...

"Ciao, sei libera???"
"Certo, libera e felice come una farfalla!"
"Quanto vuoi, cosa fai, fai questo e quello?"
"Eccoti la risposta"
"Bene, quando possiamo vederci?" (da notare che di solito la situazione "tipo" si verifica in tardissima serata, tipo le 22/ 23 ed oltre... che ancora mi chiedo perchè ogni tanto rispondo al telefono).
"Beh, direi domani ormai"
"Eh ma io ho voglia adesso"
"Eh, ma io adesso non sono disponibile"
"E allora io come devo fare?"

Devo proprio esprimermi? Devo proprio dirti come la penso? Vuoi che ti dica cosa, secondo me, potresti fare? Dai... mi pare scontato...
Ma non per te, perchè poi salti fuori con...

"Dai mi masturbo con te al telefono!"

Ma non c'ho mica scritto in faccia "Multiservice"... per quello esistono "altre lavoratrici", quelle degli 899... non mi permetterei mai di rubare il lavoro a loro... specialmente dovendoci solo perdere tempo e senza averne nulla in tasca.

"Dai, potresti venire però!"

Con quel tono che forse solo un bambino di 5 anni potrebbe avere, quando la mamma non vuol comprargli il giocattolo che ha appena visto...

Ci sono quelli che pensano che hai il dono del teletrasporto, o che magari ti spuntano le ali e voli a velocità supersoniche, che in realtà fai un giro su te stessa e da impigiamata sconvolta di botto ti trasformi in tiratissima, con tanto di reggicalze, tacchi a spillo, capelli appena acconciati e truccata, già vestita di tutto punto, già con giacca e borsetta alla mano e volendo direttamente seduta in auto praticamente a 3 km da casa loro. Che mentre loro sono al telefono con te ad insistere dicendoti

"Ma dai, non riesci ad essere qui tra un'ora?"

E glielo hai detto, che hai un'ora di strada per raggiungerlo e che vuoi darmi almeno mezz'ora per ALMENO sistemarmi un minimo, vestirmi, uscire di casa ed appoggiare il culo sul sedile dell'auto?... e lui è già da un quarto d'ora che ti tiene al telefono e continua a farti la stessa domanda...
Che se non mi molli da sto telefono finisce che arrivo a mezzanotte da te, al che non ci verrei più, se non ti conosco non faccio incontri notturni. Allora lì si convince.

C'è un camionista che son due volte che mi scrive. Mai sentito al telefono credo. Ed è lui perchè è seriale, dice sempre le stesse cose, sempre gli stessi sms, sempre la stessa solfa.
Non ti vuole chiamare, vuole vederti entro un'ora, ovviamente vorrebbe vederti sul suo camion "Che la cabina del mio camion è come una stanza d'albergo" (cerrrrto! Ed il bidet dove te lo fai? E dove mi lavo io dopo?), ti dice "Vediamoci qui", gli dico di chiamarmi, "Ma non ti va di rispondere per sms?", gli faccio uno squillo, la capirà....? "Dai, se vieni ora in questo posto ti do 200 euro!"

Aspetta eh, che son già lì... caspita, certe "occasioni" non capitano mica tutti i giorni!

Ci sono poi quelli che chiamano ed esordiscono con...

"Dove ti trovo?"
"Guarda che io non ospito"
"Ah... e come mai?"

Ma porca paletta... saranno pur fatti miei? E poi basterebbe LEGGERE... ma è troppo impegnativo, me ne rendo conto.

"Dai, non faresti nemmeno una eccezione per un bel giovane ragazzo carino intelligente superdotato??"

Aridaje...
La definizione di "Bel giovane ragazzo carino intelligente superdotato" viene utilizzata indistintamente per diversi fini:

- cercare di convincerti che sarà bellissimo, stupendo, esilarante dargliela praticamente aggratis
- cercare di convincerti che sarà bellissimo, stupendo, esilarante, farsi venire in bocca da lui
- cercare di convincerti che sommando entrambi i casi varrà la pena incontrarlo tipo alle 2 di notte facendoti 100km sotto una bufera di neve o nuotando in mezzo alla nebbia (sempre aggratis eh, mi pare ovvio).




Buontemponi a parte... ci sono poi veramente quelli che pensano di avere a che fare con una deficiente... oppure che sono proprio scemi di loro.

"Sai vorrei incontrarti, vorrei passare una serata con te, anzi no, una notte... accetti anche assegni?"

Certo, accetto assegni, postdatati a 30/60/90 giorni, possibilmente scoperti e falsi e mi sto organizzando anche per farmi pagare con carta di credito... e non dico dove TE la devi strisciare... devo ancora deciderlo...
Però la ricevuta non la faccio ancora, mi spiace ^^

mercoledì 13 febbraio 2013

Pausa di riflessione

E' una scusa come un'altra.
Una scusa per temporeggiare, per non mandare tutto a quel paese così, per un istante di nervosismo, o forse per un susseguirsi di reazioni che sono conseguenza di un rapporto che limita, che non da' libertà, che sinceramente mi ha stufata.
Anche perchè quando mi sento dire che "Non ho avuto tempo per risponderti" ormai mi vien male, perchè se a me una cosa interessa e ci tengo 30 SECONDI del mio tempo li trovo per dare una risposta.
O bisogna sempre nascondersi dietro un dito, dietro ad impegni, lavoro, imprevisti, contrattempi che alla fine quando saltano fuori sempre nel momento clou diventa palese l'intenzione di voler scansare il "problema".
E visto che pare che io ne dia molti di problemi, soltanto perchè so cosa voglio e cosa no, e solo perchè lo dico, chiaramente, e ripetutamente... senza mai avere riscontri... allora tiro fuori la "pausa di riflessione".
Che è un modo come un altro per dire "tagliamo corto". Perchè se te perdi il sonno una notte per una discussione (cosa che potresti anche fare a meno di dirmi... perchè io non ti vengo a dire tutte le volte in cui l'ho perso io il sonno, per te),  comincio a sentirmi veramente logorata ed infastidita, dai tuoi comportamenti, dalle tue risposte, dal tuo cercare di calmare gli animi solo perchè a te da fastidio discutere.
Tagliamo corto, con gli incontri frettolosi perchè "Così è meglio, se ci vediamo per poco non si arriva a rovinare tutto" - una cazzata più grande non potevi dirla - o come quella volta che mi dici "Raggiungimi dove sto, che ci vediamo", ed alla fine certo, ci siamo pur visti, ma non eravamo soli, c'era un tuo collaboratore e mi son trovata, per non averti detto "No guarda, me ne torno a casa", seduta sul sedile posteriore della tua auto, ad ascoltare i vostri discorsi, a parlare solo se interpellata (perchè se vuoi che faccia il pagliaccio od apra la bocca giusto per darle aria basta saperlo), e quando ti ho detto "Vabè, pensavo che fossimo soli" mi hai risposto "Vabè tanto cosa cambiava se tanto eri a casa, così almeno sei uscita!". Ma se permetti, se avessi avuto voglia di uscire, sarei andata a farmi i cazzi miei... no che mi ritrovo a fare il terzo incomodo, la bella statuina, tutto per cosa poi? Che te scappi dopo avermi riportato all'auto perchè devi andare, perchè sei impegnato... ma che cazzo di senso ha tutto questo?
Ma lasciami in pace quando pensi che mi faccia piacere vederti per un'ora o due, o che se non sei solo devo fare la terza incomoda... fatti le tue cose, pensa al tuo lavoro, gestisciti i tuoi impegni e non preoccuparti che io, pure che passo tutto il giorno a poltrire, non è che muoio mica.
Non mi serve a nulla quello che mi dai, se me lo dai a queste condizioni.
Che ci si saluta il venerdì e poi chi s'è visto s'è visto, perchè giustamente te hai casa tua, hai tua moglie, e la domenica andate in giro, ed io come una deficiente, che manco ricordo quand'è stata l'ultima volta che siamo andati da qualche parte insieme. Anzi ora che ci penso me lo ricordo, è stato prima di Natale, quando siamo andati in Austria.
Io devo sempre capirti, sempre essere comprensiva... ma anche no.
Non vuoi lasciare tua moglie?
E allora stai con lei. Scopa con lei, portati lei a giocare all'esibizionismo, cercati con lei la coppia, lo schiavo, il trav, e fine della festa.
Dì a lei che le vuoi bene, non a me.
Io ho chiuso con l'interpretare la parte della tua amante.
E non dire che "non è vero", che non sono quello, perchè qui, perchè la'...
Dimostra quel che dici. I fatti non li ho mai visti, solo tante parole.
Parole, parole, parole.



lunedì 11 febbraio 2013

Sai, la gente è strana

Ho incontrato moltissima gente da quando ho iniziato.
Ad un uomo che un domani mi chiedesse "con quanti sei stata a letto?" non potrei certo rispondere, non con onestà perlomeno, probabilmente nemmeno mi crederebbe o diciamo che quasi sicuramente non accetterebbe.
Se mi metto a ripensare a "tutti" quegli uomini... di qualcuno sicuramente la mia memoria ha voluto perdere traccia, o non l'ha mai tenuta... ci sono delle volte nelle quali mi assento, lo ammetto, delle volte in cui il mio corpo, ciò che dico, tutto si muove per inerzia, seguendo un copione già scritto, apportando le modifiche del caso al momento. Io penso che quel che una donna che si inoltra in questa situazione dovrebbe avere prima che un bel corpo, due belle tette, una taglia 42 o essere una modella, sia tanta capacità di improvvisazione ed adattamento. Oltre che, inutile negarlo, un minimo di senso umano, o l'uomo farebbe meglio a comprarsi una bella bambola gonfiabile. E molta coerenza verso sè stessa prima che con gli altri.
Se ripenso all'inizio, a come tutto cominciò, oltre alla difficoltà morale del "darsi un prezzo" (perchè al contrario di altre, io non sento di farmi pagare per il mio tempo... quanto per l'affitto della mia pelle), c'è anche l'incapacità di decidere cosa si vuole fare, cosa si può fare, in maniera "meno difficile", meno impegnativa, rispetto ad altre che invece sappiamo che vogliamo far pagare "a parte",  talune che devono essere veramente pagate care... ed altre ancora che assolutamente non faremmo.

"... non mi faccio venire in bocca."
" E perchè no??"
" Perchè non mi faccio venire in bocca."
" Vabè, ma se ti dicessi che sono un ragazzo giovane, carino, ecc ecc...!"

Ma che caspita vuoi che me ne freghi scusa?
Potresti essere anche Brad Pitt da giovane, potresti essere che so io... il più figo, strafigo sulla faccia di questa terra... cos'è che c'hai, l'elisir di lunga vita al posto dell'eiaculazione?
Divento gnocca all'istante se mi faccio venire in bocca da te?
O pensi che a prescindere, solo perchè una fa la prostituta, sia d'obbligo farsi venire in bocca da tutti quelli che incontri? O anzi, solo da quelli giovani e carini, che il loro sa di panna e fragola... invece quello di un uomo maturo no, sa di una cosa che non mi piace...
Non ci ho mai pensato nemmeno una volta a questa cosa, nemmeno con l'incentivo di soldi extra, perchè poi son tutte cazzate, perchè in qualsiasi caso chi troppo vuole nulla stringe... ergo, chi spara troppo in alto parlando di soldi poi te lo ritrovi che rischi non ti dia nemmeno quello che doveva essere il tuo compenso base.

Stamattina ne è capitato uno forte.
Rispondo al telefono, lui subito baldanzoso. Quelli così di solito pensano di avere a che fare con una che lo fa per "amicizia", talmente abituati a leggere dei loro amici puttanieri da strada che vanno con la OTR di turno per 20/30 euro per dieci minuti, o con le Loft a 50/70 euro per mezz'ora... non realizzano che non è che tutte siamo uguali, non è che ci sia una legge di mercato, non è che se tu fai il brillante od il simpatico ti dico "Beh... dai, perchè no, questo giro lo offro io!".
Mi dice "Sai, vorrei incontrarti, ma prima devo proporti un giochino che vorrei fare con te prima di fare l'amore".
"Bene, dimmi, sentiamo"
"Sai, devo vendicarmi, quella stronza della mia ragazza mi ha fatto le corna ed io ho qui 10 foto di quel bastardo che se l'è scopata"
"E quindi?"
"E quindi vorrei venire da te (possibile che NESSUNO legga che NON RICEVO?), una mattina, ti do' le foto, vai in bagno, ti siedi sul gabinetto e le fai sparire!"

Interdetta... Dico, magari si è appassionato de "La grande magia"... e non riesce più a smettere, come il gioco d'azzardo... gli dico di ripetere, che non mi è chiaro cosa voglia da me.
E ripete la tiritera....

"Ma scusa, non si possono semplicemente strappare e buttare in un cestino?"

A parte il fatto che, pure che fosse che io ricevessi a casa, cosa che non è nè mai sarà, figurati se vado a rischio di intasarmi il gabinetto per far realizzare una tale fantasia...

"No no, io ti do le foto, te le strappi, le butti nel gabinetto, ti siedi e ci scarichi sopra...."

Sì, proprio quello voleva dire intendendo "Le fai sparire"

"Ok ok andiamo in hotel (dopo che per la seconda volta mi ha detto VENGO DA TE), ma guarda che comunque devi essere veramente "piena" se no non vengo mica con te eh! (Se vogliamo star sicuri piglio un bel Gutalax ma quello è extra, me lo devi oltre il mio compenso)... Ma ti intriga questa cosa a te? (Ma proprio per niente!! Anzi, non biasimo affatto la tua ragazza, se è vero che ce l'hai, che ti ha messo le corna...!!!).... No perchè poi mentre tu la stai facendo sopra le foto... io ti tratto come la mia bambina (Che....??) e poi facciamo l'amore (Eccerto dopo il quarto d'ora selvaggio al gabinetto ci vorrebbe proprio un po' di romanticismo...).... senti ma per mezz'ora con te...? (taglio corto, gli dico cosa faccio e cosa chiedo).... Ah... Ok.... Beh... dai... magari ti faccio sapere allora.... Ciao"

Ecco, come volevasi dimostrare...



Invece una mattina mi arriva il messaggio di un'altro di questi uomini...

"Orso cerca miele per dolce colazione"

Carino, pensai.
Gli faccio lo squillo di rito e lui mi richiama.

"Sì, sai, volevo chiederti se ti va di venire da me (Se hai intenzione di pagarmi il dovuto certamente...)... ah sì, sì, mi va bene tutto di quello che fai... magari se ti va potresti fermarti da me per la notte... (Idem come prima).... beh, dalla mia disponibilità... se tu vuoi... se c'è feeling... se ti piaccio... (L'unico feeling che ho è con il tuo portafogli, alla fine...)... va bene dai, ci sentiamo, ciao!"

E qualche giorno dopo mi manda un messaggino.... (Possibile che nessuno legga NO SMS?)
"Ciao, ti va di venire da me oggi pomeriggio?"
Gli faccio uno squillo... e tutto tace.
Perchè alla fine non si è ancora capito come mai, delle volte, ti chiamano delle persone che in realtà cercano la fidanzatina... ma quella vera, non quella mercenaria... e ci credono davvero, e ci rimangono male se fai capire che non ti interessa, che ne ho già di amici, ed ho già le mie distrazioni, e che se dovessi fare l'amicona di tutti quelli che mi dicono "Andiamo a bere un caffè e poi vediamo, se c'è intesa, se c'è feeling..." non ne verrei più fuori.
Delle volte mi sento un po' stronza. Ma solo un po', perchè poi penso che in fondo sono uomini... e che gli uomini, purtroppo, nel bene e nel male, sono tutti uguali.
Facile dire "non bisogna fare di tutta l'erba un fascio". Meno facile è cambiare idea quando ormai si ha un range di statistica che pende decisamente verso la fetta di torta più grande dalla quale parte la freccetta che indica "Uomini stupidi, falsi e che non sanno cosa vogliono".











domenica 10 febbraio 2013

Shopaholic

Voglia di shopping... ma shopping ai saldi, shopping mirato, di quelli che ti fanno passare mezza giornata in un centro commerciale, che ti fanno entrare ed uscire dallo stesso negozio almeno due volte, perchè a me personalmente non è mai piaciuto buttare soldi per cose che compro e poi dimentico (oddio... poi capita sempre eh, che mi spunti qualcosa tra le mani che mi dico "Ma... l'ho comprato e non l'ho MAI usato! - e capita soprattutto con la bigiotteria), od in generale fare acquisti troppo costosi per capi o accessori che si trovano simili,  con molta pazienza decisamente a minor prezzo in altri posti.
Però poi nascono i divieti, quelli AUTOimposti: basta scarpe, di quelle ne ho troppe, non so manco dove mettermele tutte, e non è che abbia una collezione particolarmente fornita eh... ma per me son già troppe.
Poi, l'ultimo acquisto, è stato veramente deludente. Aspetti 3 MESI per comprare un paio di scarpe che hai avvistato dall'uscita della collezione... aspetti il saldo... poi manca il tuo numero... e quando finalmente lo trovi disponibile, oltre a rischiare di farti inchiappettare perchè dicono che "No, è l'altra scarpa a fianco in saldo, non questa!" (ma con perseveranza riesci a far valere il tuo diritto di cliente) le prendi, soddisfatta le porti a casa.... le hai provate, non sembravano affatto scomode, certo altissime, ma sopportabili, suvvia, per apparire bisogna pur soffrire...  Arriva Capodanno e sfoggi il tuo ultimo acquisto. Dolore e tragedia. Ti tocca scappare alle 3 di notte in preda a crampi ai polpacci e che pare che stai camminando sulle uova da tanto che ti fanno male i piedi. E meno male che non le ho messe in altra occasione, perchè i tacchi li porto, anche discretamente bene... ma la scarpa scomoda ed evidentemente mal fatta è terribile.
Basta borse, anche di quelle ne ho quante bastano... che alla fine poi usi sempre le stesse, talvolta manco fai il cambio estate-inverno.
L'anno scorso mi fissai sulle borse Alviero Martini. Ma non certo quelle in vendita in negozi di pelletteria a 300 euro... assolutamente no... trovai su Ebay una delle sue borse per la modica cifra di 80 euro.
Certo, non la più bella, non la migliore... ma tanto bastava e sono soddisfatta del mio acquisto... e non penso che spenderò mai più una cifra simile per una borsetta... è da pazzi.
Un'altra sempre della stessa griffe la trovai usata, per un prezzo medio di una borsa qualsiasi che trovi pure dai cinesi... poi ne presi altre due a pochette, sempre usate, Gucci e Cavalli, pagate una miseria.
Quindi direi basta borse.
Basta bigiotteria... ne ho una quantità normalmente spropositata, diciamo che la sfrutto più d'estate, come pare ovvio, non avendo addosso sciarpe, giacche, piumini... i negozi di accessori e bigiotteria quando ci sono i saldi diventano la mia rovina.
Basta calze, leggings, penso di possedere almeno la metà della collezione di Calzedonia, pure questa sempre saccheggiata in periodo di saldi, in diversi periodi, e pure in questo caso ci sono calze che ho ancora sigillate, mai usate, che conservo per "occasioni speciali"... sa mai arriveranno.
Basta profumi... ma qui si tocca un tasto dolente, io adoro i profumi, anche se poi li uso poco, e ne ho abbastanza da non saper mai quale scegliere per una serata particolare o per un indefinito umore che mi sento addosso un tal giorno.
Profumi, acque di profumo... tutto fa brodo.
Basta trucchi, ne ho una quantità spropositata (perfino dopo la cernita e debellamento di quelli vecchi)... ma ad incrementare la mia collezione ci ha pensato Bottega Verde che, inspiegabilmente, mi ha inviato ben 3 omaggi: un ombretto, un gloss ed un balsamo labbra (vero anche che sono una cliente affezionata che però acquista solo su internet ed ogni volta ci butto dentro almeno due codici sconto... non comprerei mai i loro prodotti a prezzo pieno di negozio).
Basta creme corpo, antirughe, anticellulite... non ho la costanza dell'usarle tutti i giorni e quindi finirei con l'accumularne senza senso.
Rimangono solo i vestiti che, per mia sfortuna/ fortuna, sono sempre una meta molto sofferta, rientrando io in una taglia calibrata e non avendo quindi propriamente il fisico della velina di turno.
Ma tanto basta per farmi girare senza destinazione precisa tra H&M, Oviesse, Oltre, e simili, almeno un'ora per negozio, se non di più. A spulciare tra i capi, cercare una taglia, pensare se una cosa o l'altra potrebbe starmi bene, a cosa potrei abbinarla... degno di nota è sicuramente il reparto intimo dell' H&M, che mi ha dato parecchie soddisfazioni considerato che hanno taglie anche "forti" di diversi modelli, con pizzi e colori molto carini. E prezzi abbordabilissimi.
Ogni tanto bisogna regalarsi qualcosa, e non serve spendere cifre esose...
Serve a gratificarsi, a distrarsi, sentirsi più belle ed ammirate, o semplicemente ci si vuole più bene scegliendo qualcosa appositamente per noi stesse.






sabato 9 febbraio 2013

Prostituzione e tasse

Premessa breve:
- di politica al momento ancora me ne frego... non ho mai avuto la costanza nè la voglia di cominciare a capirci qualcosa. Sbagliatissimo sicuramente, ma diciamocelo, è un interesse per il quale dovrei dedicarci molto, troppo tempo considerata la mia ignoranza totale.
- la tassazione in Italia ha raggiunto livelli inaccettabili per chiunque, in particolar modo per i lavoratori autonomi/ indipendenti/ piccoli imprenditori/lavoratori in generale.
- questo post non è decisamente volto a dire "Voi pagate le tasse ed è giusto, noi non è giusto che lo facciamo".

Si tratta di considerazioni personali, dettate da ciò che si sente dire da politici e gente comune che lavora, ha un contratto od una azienda od una partita iva, e si ritrova dissanguato ogni qualvolta lo Stato batte cassa.
Giusta la rabbia nei confronti degli evasori conclamati più o meno colpevoli.
Ma non si può fare di tutta l'erba un fascio e ricondurre il debito pubblico Italiano alla mancata tassazione della prostituzione (o come preferiscono dire, alle prostitute che non pagano le tasse).
Partiamo col dire che i signorotti politici che puntano il dito se ne son ben guardati dal ridursi anche solo di 100 euro al mese il loro stipendio che è ben sopra la media di qualsiasi normale lavoratore italiano.
Continuiamo col dire che per quanto lo Stato abbia sempre spremuto tramite canali "scomodi" (vedi giochi di Stato, slot machines, "gioco sicuro"), tasse sulle proprietà (che devo capire ancora come mai se una cosa è MIA, comprata coi MIEI soldi, debba pagarti una "tassa di proprietà", ma vabè...), imposte varie ed eventuali.... ma tutti sti soldi che fine fanno?
La trasparenza su queste cose non c'è mai stata, eppure alla fine ci si ritrova sempre a puntare il dito contro alle categorie più deboli tipo il barista che non fa uno scontrino, a quello che vende un pacchetto di chewingum senza fattura o che altro so io...
Le prostitute.... maledette loro! Ecco, la crisi la risolviamo se facciamo pagare a TUTTE le prostitute in TUTTA Italia le tasse!
Schifose prostitute! Pare che tutte siamo passate da Arcore, che tutte quante giriamo col Mercedes, abbiamo case, seconde case, terze case, o due milioni e mezzo di euro come quella signora avanti con gli anni che è stata pizzicata dalla GDF. Che poi... sant' iddio, parlavano di due milioni e mezzo guadagnati tipo in 6 anni, definendo il periodo temporale in un momento in cui la signora aveva già i suoi 50 anni... 34 mila euro al mese guadagnava?? Suvvia!!!
Oh, per carità, tutto poi è possibile eh! Alla divina provvidenza non si comanda... Ma quattro chiacchere le farei con lei se fosse vero, per sapere come faceva...
Tornando al seminato: l'anno appena passato uscì anche l'appello accorato di una ragazza dedita al mestiere più vecchio del mondo per pagarsi l'università, che pregava, implorava, di far pagare le tasse anche alle prostitute... per salvare il paese... il nostro amatissimo attuale ancora non per molto premier Monti.
E tutti giù a dire "Bella proposta!". Eccerto, bella proposta sì.
Ma che non verrà MAI attuata, e questo lo sappiamo bene tutti quanti, giusto?
Quello che tanti, troppi di quelli che puntano il dito contro le "maledette prostitute che non pagano le tasse" non sanno, è che non è certo la Chiesa che impedisce una corretta LEGALIZZAZIONE del fenomeno, anche sotto un punto di vista di REGOLAMENTAZIONE FISCALE, che sia quantomeno VAGAMENTE IN LINEA con quella degli altri paesi ove esiste, e facendo una ricerca sommaria si comportano tutti in modo più o meno simile.
Ovvero la prostituzione non viene tassata come viene tassato un qualsiasi tipo di lavoro autonomo e indipendente (e quindi in percentuale sul guadagnato). La prostituta paga la sua tassa, ha possibilità di prendersi un appartamento in affitto ove esercitare, e da' il suo contributo allo stato. In Svizzera lessi di una tassa mensile, in Germania ed Austria si parla di tassa "a cliente" o sempre mensile, o ancora nei bordelli viene trattenuto direttamente dal gestore la somma dovuta.
"Ma è ingiusto!!! Io sono un piccolo imprenditore e do' allo Stato quasi tutto quello che guadagno... e voi maledette prostitute pagate una tassa fissa e vi arricchite del resto??!!".
Giustissima osservazione.
Ma tanto tranquillizzati piccolo (grande) imprenditore... non accadrà mai in Italia.
L'ipotesi più plausibile è che mano a mano che la caccia alle streghe si concretizzerà, tutte quante (Italiane prime in lista e chiedetevi il perchè... io dirò la mia qualche riga più in la') si verrà pizzicate dalla famosa GDF, che ovviamente non lo farà perchè mi troverà tutti i soldi che aveva la distinta signora sopra citata, ma lo farà vedendo movimentazioni, magari un gruzzolo che posso essermi messa da parte, appellandosi ad un paio di sentenze della Cassazione degli ultimi anni e facendomi quindi il culo a "cappello di prete".
E quale vantaggio potrebbe mai avere lo Stato a regolamentare il settore se tanto, incaponendosi, ha la possibilità di riscuotere comunque ciò che ritiene che gli sia dovuto?
E nel frattempo la prostituta Italiana vive come una emarginata, additata, dovrebbe vergognarsi di quel che fa, deve sentirsi dire che "Non è che tutte quelle che non trovano lavoro si prostituiscono", si ritrova con dei "papponi virtuali" che ti costringono a pagare profumatamente per i loro "servizi di pubblicità" in internet tramite annunci, e potrei continuare...
Sto tralasciando il mondo delle On The Road volutamente perchè è ben peggiore e ben più complicato, ma posso allacciarmici perchè credo che il 99 percento delle ragazze in strada siano straniere.
E non parlando di loro, che vivono sui marciapiedi per lo più sfruttate e degradate, parliamo invece di quel buon 60/70 percento di straniere che giungono in Italia e fanno il mestiere lavorando a cottimo, quindi guadagnando presumibilmente veramente cifre alte, spostandosi di città in città come le api sui fiori...
Sanno benissimo che qui non pagano tasse, che non c'è una regolamentazione, e non mi pare ci siano stati casi conclamati di signorine di altri paesi pizzicate per i conti in banca sospetti... i casi trovati sono di Italiane.
E perchè?
Perchè la signorina albanese, o rumena, o polacca, o brasiliana, i soldini che si guadagna li spedisce direttamente a casa sua, nel suo bel paesello.
Invece l'Italiana, la modella, la Top Class, o anche quella che lavora pure lei a cottimo in casa, non ora perchè c'è il redditometro per carità, ma fino a dieci anni fa (forse?) con i suoi proventi ci si comprava il macchinone (e quindi almeno l'assicurazione la pagava, così come la benzina, revisioni, riparazioni... tutta roba soggetta ad IVA, no?), investiva negli immobili (e l'IVA da qualche parte ci sarà pure qui... no??), shopping, spese, estetista, unghie finte, parrucchiere, preservativi... insomma, i soldi GIRAVANO, e giravano QUI, non migravano in altri paesi.
Andiamo a chiedere al venditore d'auto se magari non gli sono serviti quei soldi, per la casa, per la scuola dei figli, per farsi una vacanza.... ed a chi le ha venduto la casa? Ed i commercianti?
Io stessa tanto di quel che guadagno lo spendo, e di quello che CHIUNQUE spende in Italia, una parte va allo Stato sottoforma di imposte. Oltre a quelli che spillano di "tasse".
Ora, magari sto facendo un discorso dettato totalmente dalla mia ignoranza, magari sto dicendo un sacco di minchiate... se così fosse qualcuno me lo farà notare, voglio sperare!
Il confronto serve anche a questo, ma valutando tutto... non limitandosi a dire "maledette prostitute, se tutte voi pagaste le TASSE si recupererebbero MILIONI e l'Italia uscirebbe dalla crisi".

Artisti di strada? Truffatori di presunte associazioni umanitarie che trovi in centro nel we?
Provate a pensare a quanti altri, hanno guadagni "in nero" alle volte anche considerevoli (certo, se la crisi c'è per "noi" ci sarà pure per loro adesso)... contro di loro nessun dito puntato solo perchè fanno qualcosa di più "morale", più "faticoso", più "socialmente utile", più "pulito" che affittare il proprio corpo per necessità o per virtù?





Il ricciocorno schiattoso - Blog

Un post interessante da questo blog.
Interessante non per l'argomento in sè, trito e ritrito ormai ovunque, quanto per i commenti (ai quali ammetto d'aver partecipato sotto smentite spoglie XD).
Buona lettura!


giovedì 7 febbraio 2013

Vorrei, non vorrei, ma se puoi...

Niente da fare con Te.
Ogni volta la stessa storia, le stesse storie, discussioni, parole lasciate al vento, riflessioni, pensieri, ma vaffanculo te e chi non ti ci manda... però ci ricasco sempre. A piè pari.
Ora sparisco, ti blocco il numero (solo per non vedere quando provi a chiamarmi ma tanto cogliona che sono andrei a controllare), ti blocco i messaggi... certo, poi MAGARI pensi che io sia stata vittima di qualche psicopatico, o che sono morta, o che ne so... e ti presenti sotto casa.
Quindi, tutta fatica sprecata.
Parlarne? Ancora?! Eh no, che palle.
Tanto non si arriva mai a nessuna conclusione... te rimani l'uomo impegnato che ho sempre saputo lo fossi, io continuo a rimanere la cretina di turno che pur essendosi scottata col fuoco già una volta, non c'è verso di imparare... che col fuoco non si scherza, che non sei più forte te, che ti bruci e bruciarsi sulle vesciche fa ancora più male.
Non mi servi, è questo che mi fa girare le palle... non mi servi materialmente perlomeno, è questo il punto.
E tu lo sai, che io comunque faccio la dura ma sotto sotto ho bisogno di qualcuno vicino... tutti abbiamo bisogno di qualcuno.
E sarà che forse io ho sempre dato, e do' comunque qualcosa di me, a chi mi chiama, a chi vuole per un'ora o due affittare una "fidanzatina", e non gli basta la scopata, non gli basta soddisfare le sue voglie, vuole quel qualcosa di più, vicinanza, contatto umano.... spesso mi chiedo se tutto sommato non fanno meno fatica le loft a cottimo, quelle che non danno niente a parte il proprio corpo, i propri anfratti, nemmeno un pensiero sfugge... muoviti, sbrigati, vieni, questo sì, questo no, ecco ora che sei venuto tanti saluti. E dieci minuti dopo "avanti un altro", e non è Bonolis, è un altro che manco gliene frega di come si chiama magari, che non hanno tempo nemmeno di mandarlo a farsi un bidet, che tanto mettiti il preservativo, subito, che ho fretta (ma prima pagami così ho una motivazione in più per mandarti fuori dalle palle)....
Ed io invece capita che provi tenerezza per un omone che benchè abbia un rapporto soddisfacente con la moglie, e giocano pure, trovano nuovi stimoli... cerca carezze, dialogo, cerca di conoscermi un pochino di più.... carezze, dialogo, è un mix di impegno che ci devo mettere ultimamente perchè quando è finito tutto, quando l'ormone (il suo) cala, quando ti dici "To', andata anche stavolta" con tanto di lode dell'avventore, pensi già a dover guardare il telefono che ha vibrato una, due, tre volte in borsetta, fare lo squillo di rito a chi ti ha cercata, riprendere l'auto, recuperare il documento dalla reception perchè eri di fretta prima e risalire in auto... Ed in tutto questo mettici il messaggino su Whatsapp che ho mandato a Te. Che ero ancora in stanza con lui, che si rivestiva. Che mi parlava anche... ma in quel momento sapevo che dovevo vedere Te, che forse mi avresti restituito parte di quello che perdo ogni volta che mi concedo più di quello che dovrei.
E sai che mi serve, lo so anche io che mi serve. Ma ammetterlo è pericoloso.
Certo... se non ci fossi la mia vita continuerebbe.... sicuramente sarei più cinica, diventerei meno sensibile, magari avrei molta più fretta anche io, e tutto diventerebbe molto più triste di quanto già non sia.
Però nemmeno si può continuare con tutto questo malcontento.
E se chiudessi qui?
Tu non faresti una piega, perlomeno non davanti a me.
E se ti dicessi che ho trovato un altro?
Idem con patate, anzi, faresti l'amicone, sono felice per te ecc ecc
E se ti dicessi "scegli, o me, o lei"?
Già fatto, girandoci intorno, insuccesso più totale. Ed è per questo che mi chiedo perchè sono ancora a correrti dietro.
E se rimanessimo solo amici?
Quando lo dico mi rispondi come se dicessi una stronzata alla quale non credo per niente... invece credimi, ci penso spesso. Perchè tanto te continui ad essere imprendibile, ed il gioco si sa, è bello se dura poco.
Ma che tanto... forse mi sto cercando di creare solo un piccolo mondo perfetto, è questo che vorrei forse.
Qualcosa di tranquillo, di "normale", di vivibile, di "familiare".
Che si sa, è sempre un concetto altamente incompatibile con il mestiere più vecchio del mondo.
Ergo, mi sto realmente solo vendendo illusioni.
Ed allora che si fa? Che si fa... devo usarti? Non sarei io. Devo evitarti? Potrebbe essere una soluzione ovvia e facile anche, forse.
La cosa utile sarebbe pensare che non è il momento nemmeno per me di desiderare cose che so di non poter avere in qualsiasi caso.
E tutto quanto si spegnerebbe in fretta, sarebbe come quando il cliente galante mi mette in mano la busta anonima, sbircio dentro, intasco, saluto con cortesia e sorriso, mi rivesto e me ne vado.
Cancellare i bei momenti perchè son quelli che spingono al desiderio di qualcosa d'altro... dirmi che vabè, tanto ci si diverte lo stesso anche a farsi una scopata ogni tanto, che tanto poi... il sesso diventa tutto uguale, si crea un velo di insensibilità, perchè è quando ci metti il cuore che lo prendi in quel posto... ed in quel posto evito accuratamente di prenderlo perfino per lavoro, perchè boh, sarà un volermi tenere qualcosa che sia solo mio, qualcosa di prezioso, da dare solo a chi può meritarselo, una sorta di semi-verginità mentale, di semi-pudore, di semi-paghil'extramagaricistoanche ma tanto poi nessuno è realmente interessato a quello... e chi lo è lo pretende senza sovraprezzo, inutilmente e senza risultato, ovviamente.
Forse dovremmo prenderci un po' di tempo per parlare. Ma parlare davvero, non di stronzate.
E forse dovremmo fare qualche passo indietro.
Sarebbe la prova del nove.