lunedì 18 febbraio 2013

Incontri al buio

Ogni volta che ricevo una chiamata, prendo accordi, salgo in auto ed imposto il navigatore (perchè se conosco già la strada significa che so da chi andrò, ovvio), non sempre ma ogni tanto, mi capita di pensare "Chissà chi mi troverò davanti".
Perchè se i maschietti sanno benissimo chi li sta raggiungendo, io ogni volta mi trovo a fare un "incontro al buio".
Schivo il traffico, mi avvicino alla "meta", ecco il civico, ora tocca trovare il parcheggio, ok, salgo le scale, o prendo l'ascensore, arrivo davanti alla porta che si apre... ed ecco la persona con la quale andrò a letto o comunque passerò almeno un'ora o due.
Belli, brutti, giovani, maturi, devo dire in realtà che di "brutti" non me ne sono mai capitati... o forse è il mio concetto di "bruttezza" che si è andato modificando, in ogni uomo (a parte RARI casi) riesco a vederci qualcosa di piacevole, di buono, in quel momento.



L'Insospettabile

Entro nell'androne... prendo l'ascensore, 4 piano... nemmeno uno specchio in ascensore, pazienza...
Arrivo davanti all'ingresso...
Mi apre la porta un... uomo, ragazzo?
Diffiile da dire guardando in viso una persona che pare sconvolta, con barba e capelli lunghi, poco curati, abbigliamento opinabile, perfino un cappellino di lana in testa che si toglie al mio ingresso... un evidente odore di marijuana in casa (e lì inizio a recitare mentalmente una sequela di bestemmie impronunciabili)... mi da' perfino una sensazione di poca pulizia... che è una cosa che non ammetto assolutamente... cerco di temporeggiare, vedo i soldi sul tavolo, però cerco di capire se ho davanti un tossico od una persona che semplicemente si fa una canna ogni tanto (o anche spesso) per diletto... e lui è visibilmente imbarazzato, teso, facciamo quattro chiacchere, beviamo un bicchiere d'acqua... e mi si appiccica baciandomi.
E' dolce, non è invadente subito... praticamente quasi passivo inizialmente... non pretende, si lascia fare... (e grazie al cielo profuma di buono, quindi è proprio vero che la prima impressione non è sempre quella che conta).
Nell'intervallo del "fine primo tempo" poi ci si ritrova che io mi accendo una sigaretta ed inizio a fargli qualche domanda banale, anche se non è da me, ma sono curiosa di capire chi ho davanti in questo caso... lui parla bene, scopro che ha meno dell'età che dimostra e salta fuori che è laureato in psicologia, quindi non un pirla qualunque.
E lavora in un ambito di piccoli esseri umani problematici, si denota quindi anche una certa sensibilità non indifferente... certi mestieri si fanno se non per passione, per cos'altro?
Mi racconta che è single da qualche anno, che ha amiche ma che non gradisce la loro compagnia per troppe ore... dice che è la prima volta che fa un incontro del "genere".
Ormai non conto più quelli che me l'han detto, e quanti si sono "scoperti" ammettendo che gli era già capitato... alcuni sembrano più sinceri di altri, ma poco importa.



Il Gattaro

Esco dall'ascensore e quando la porta si apre guardo lui... che non so perhè mi è parso sullo stile EMO (tipo quelli di Zelig) ma dice poi di essere più punkettaro... dopo aver guardato lui mi innamoro subito dei suoi due magnifici gatti... io adoro, AMO i gatti.
Se chi mi chiama ha anche solo un gatto inevitabilmente godrà della mia immediata simpatia nei suoi confronti.
Si porta benino i suoi anni, non che sia vecchio ma se li porta bene, ho provato a conoscere trentenni che ne dimostravano quaranta...
Mi offre una cosa da bere, facciamo 4 chiacchere, i suoi due gatti perlustrano la mia borsa, la mia sciarpa viene presa da attacco dal maschietto...
Il gattaro è indeciso, vuol stare sul divano, non vuole andare in camera per "non lasciare tracce"... la fidanzata vive con lui e nonostante (a sua detta) non facciano sesso da 2 anni, lei è un discreto segugio... lui è quasi terrorizzato ma poi gli passa e si scioglie un po'.
Impossibile evitare gli sguardi curiosi dei suoi due pelosi perchè inesorabilmente riescono ad aprire qualsiasi porta saltando sulla maniglia... a me non disturba in nessun caso... sono abituata col mio a casa (che però non è ancora arrivato alle maniglie, per fortuna!).
Insomma il momento scorre velocemente... scopro poi anche con piacere che il gattaro è un bravo cantante, con un suo piccolo gruppo, mi fa ascoltare un loro cd, bel genere... peccato che l'Italia offra veramente poche opportunità di inserimento a bravi artisti sconosciuti (rispetto a quanti cani raccomandati ci siano) che devono quindi cercare di sopravvivere nell'underground cittadino.
Tra gatti, musica ed ancora gatti posso dire che la conversazione è stata piacevole...
Tanti saluti, e via...




Il burbero

Rispondo al telefono e dall'altra parte una voce profonda, incerta quasi..
Quando saresti libera, ok va bene tra un'ora... anzi no facciamo dopo cena...
Ero già in giro, sarebbe stata una vera rottura dover tornare a casa per poi uscire di nuovo... cerco di capire cosa lo renda così incerto... "No è che sai, ho un po' di casino in casa, volevo riordinare un pochino...".
Tutto qui???
Stai parlando con la Regina del Disordine... che sarà mai, figurati se sto a guardare cosa hai in giro per casa... bene, si convince.
Arrivo a destinazione, c'è un traffico maledetto ed i guidatori con le uova in auto me li becco tutti io davanti.
Parcheggio, un po' di difficoltà a trovare il civico che non era per niente illuminato e visibile dall'auto...
Finalmente riesco nell'impresa. Sono davanti ad una porta, la scala D come indicatomi.
Non faccio caso alla porta dietro di me che si apre...
Un uomo che inizialmente ho creduto fosse sulla sessantina (ed anche anche...), l'impatto è un deja vu che però non riesco a ricollegare...
La prima persona che mi viene in mente è quel giocatore di rugby.... Castrogiovanni...
Ecco immaginate lui... 20 anni di più però... barba più lunga, molto... capelli e barba scuri, sale e pepe... più sale che pepe... non il suo fisico, un fisico normale, alto quanto basta...
Un viso burbero che secondo me è reso burbero da barba e capelli portati in quel modo... che se non sorridesse anche con gli occhi ti sembra sempre incazzato.
E' molto sulle sue, parecchio. Mi sembra spiazzato, non capisco se è poco convinto o se ho qualcosa appiccicato alla faccia che non mi sono accorta... più mi guarda interrogativo e più gli sorrido... di solito funziona.
Mi offre un grappino, solo quello aveva in casa (e ci sta, in queste terre scorre anche nel sangue l'uva)... ma la scusa è quella di fare 4 chiacchere per sciogliere il ghiaccio.
Mi paga, direttamente due ore... e mi dico "beh, allora forse deve solo smollarsi un attimino".
Mi dice che ha già fatto incontri così ma

"sono sempre andato da loro, non ho mai fatto entrare nessuna in casa mia".

Possibile che io abbia un'aria così rassicurante...? Non è la prima volta che mi sento dire certe cose... o son tutti paraculi oppure....boh.

"Sai tante altre le vedi, sono costruite, truccatissime, sui trampoli, tette finte, intimo pornografico... tu invece sorridi, chiaccheri, sei spigliata! Sembri la ragazza della porta accanto..."

Beh dio, non è che sono mica al patibolo... diciamo che in tutti i lavori che tengono a contatto con la gente bisogna avere una certa predisposizione ai rapporti interpersonali, certo... un sorriso ed una buona stretta di mano fanno molto.
Vero è anche che non sono mica così con tutti quelli che incontro per strada... però non vedo perchè una debba essere menosa o piena di sè o musona oppure peggio ancora sgarbata...

Mi dice anche che

 "Non pensavo fosse (fossi) così... ero già pronto che se vedevo che la cosa non mi andava ti avrei pagato il disturbo e ti avrei salutata..."

Non smetto mai di stupirmi quando qualcuno cerca davvero un contatto umano, non tanto il sesso... non che mi stupisca in negativo, anzi.
Ma ci sono persone che veramente lo senti che ti abbracciano perchè sembra che ne abbiano bisogno in quel momento, perchè è quello che gli manca nonostante abbiano già una persona, abbiano già amiche, eppure cercano questo contatto con una mercenaria, che per antonomasia e per cultura generale è sempre stata una figura legata prettamente alla prestazione sessuale, per lo più spicciola, frettolosa, per la maggiore consumata di nascosto in un'auto, in un angolo di strada, o per qualche decina di minuti nella sua "location riservata"...
Ed invece ci si ritrova a passare due ore sdraiati sul divano letto, quasi a guardare la tv più che a fare altro...

E' che io dopo un po' comincio a diventare allergica ai contatti affettivi troppo stretti, troppo ravvicinati...
Perchè per me certi gesti sono legati ad una reale sfera di sentimenti e finchè si tratta di recitare sul sesso è un discorso... recitare nei contatti umani con qualcuno che ti stringe e ti bacia come se fossi veramente la sua fidanzata diventa un tantino più complicato, almeno per me.
E' inevitabile che ad un certo punto senta la necessità di staccare, anche solo per un minuto, con la scusa di andare un attimo al bagno, di fumarmi una sigaretta, di fare quattro chiacchere...
E' come quando ripeti lo stesso gesto per troppo tempo... dopo un po' ti inceppi... ed è lì che possono nascere fraintendimenti o ci si può lasciar prendere la mano senza rendersene conto, dando più di quello che è giusto per noi stesse dare in quel momento.
Il tempo sta per "scadere"... ed io ho anche voglia di tornare a casa...
Ci si saluta, esco nel freddo di una serata ancora invernale, mi avvicino all'auto e trovo un foglio enorme con scritto

"Impara a parcheggiare, coglione!"

Effettivamente mi ero messa un po' troppo vicina al muso dell'auto davanti... OPS!
Chissà quante bestemmie ha tirato giù e quante manovre ha dovuto fare per disincastrarsi da un parcheggio simile... è stato bravo però nemmeno un graffio sul mio paraurti!! ^^



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