sabato 9 febbraio 2013

Prostituzione e tasse

Premessa breve:
- di politica al momento ancora me ne frego... non ho mai avuto la costanza nè la voglia di cominciare a capirci qualcosa. Sbagliatissimo sicuramente, ma diciamocelo, è un interesse per il quale dovrei dedicarci molto, troppo tempo considerata la mia ignoranza totale.
- la tassazione in Italia ha raggiunto livelli inaccettabili per chiunque, in particolar modo per i lavoratori autonomi/ indipendenti/ piccoli imprenditori/lavoratori in generale.
- questo post non è decisamente volto a dire "Voi pagate le tasse ed è giusto, noi non è giusto che lo facciamo".

Si tratta di considerazioni personali, dettate da ciò che si sente dire da politici e gente comune che lavora, ha un contratto od una azienda od una partita iva, e si ritrova dissanguato ogni qualvolta lo Stato batte cassa.
Giusta la rabbia nei confronti degli evasori conclamati più o meno colpevoli.
Ma non si può fare di tutta l'erba un fascio e ricondurre il debito pubblico Italiano alla mancata tassazione della prostituzione (o come preferiscono dire, alle prostitute che non pagano le tasse).
Partiamo col dire che i signorotti politici che puntano il dito se ne son ben guardati dal ridursi anche solo di 100 euro al mese il loro stipendio che è ben sopra la media di qualsiasi normale lavoratore italiano.
Continuiamo col dire che per quanto lo Stato abbia sempre spremuto tramite canali "scomodi" (vedi giochi di Stato, slot machines, "gioco sicuro"), tasse sulle proprietà (che devo capire ancora come mai se una cosa è MIA, comprata coi MIEI soldi, debba pagarti una "tassa di proprietà", ma vabè...), imposte varie ed eventuali.... ma tutti sti soldi che fine fanno?
La trasparenza su queste cose non c'è mai stata, eppure alla fine ci si ritrova sempre a puntare il dito contro alle categorie più deboli tipo il barista che non fa uno scontrino, a quello che vende un pacchetto di chewingum senza fattura o che altro so io...
Le prostitute.... maledette loro! Ecco, la crisi la risolviamo se facciamo pagare a TUTTE le prostitute in TUTTA Italia le tasse!
Schifose prostitute! Pare che tutte siamo passate da Arcore, che tutte quante giriamo col Mercedes, abbiamo case, seconde case, terze case, o due milioni e mezzo di euro come quella signora avanti con gli anni che è stata pizzicata dalla GDF. Che poi... sant' iddio, parlavano di due milioni e mezzo guadagnati tipo in 6 anni, definendo il periodo temporale in un momento in cui la signora aveva già i suoi 50 anni... 34 mila euro al mese guadagnava?? Suvvia!!!
Oh, per carità, tutto poi è possibile eh! Alla divina provvidenza non si comanda... Ma quattro chiacchere le farei con lei se fosse vero, per sapere come faceva...
Tornando al seminato: l'anno appena passato uscì anche l'appello accorato di una ragazza dedita al mestiere più vecchio del mondo per pagarsi l'università, che pregava, implorava, di far pagare le tasse anche alle prostitute... per salvare il paese... il nostro amatissimo attuale ancora non per molto premier Monti.
E tutti giù a dire "Bella proposta!". Eccerto, bella proposta sì.
Ma che non verrà MAI attuata, e questo lo sappiamo bene tutti quanti, giusto?
Quello che tanti, troppi di quelli che puntano il dito contro le "maledette prostitute che non pagano le tasse" non sanno, è che non è certo la Chiesa che impedisce una corretta LEGALIZZAZIONE del fenomeno, anche sotto un punto di vista di REGOLAMENTAZIONE FISCALE, che sia quantomeno VAGAMENTE IN LINEA con quella degli altri paesi ove esiste, e facendo una ricerca sommaria si comportano tutti in modo più o meno simile.
Ovvero la prostituzione non viene tassata come viene tassato un qualsiasi tipo di lavoro autonomo e indipendente (e quindi in percentuale sul guadagnato). La prostituta paga la sua tassa, ha possibilità di prendersi un appartamento in affitto ove esercitare, e da' il suo contributo allo stato. In Svizzera lessi di una tassa mensile, in Germania ed Austria si parla di tassa "a cliente" o sempre mensile, o ancora nei bordelli viene trattenuto direttamente dal gestore la somma dovuta.
"Ma è ingiusto!!! Io sono un piccolo imprenditore e do' allo Stato quasi tutto quello che guadagno... e voi maledette prostitute pagate una tassa fissa e vi arricchite del resto??!!".
Giustissima osservazione.
Ma tanto tranquillizzati piccolo (grande) imprenditore... non accadrà mai in Italia.
L'ipotesi più plausibile è che mano a mano che la caccia alle streghe si concretizzerà, tutte quante (Italiane prime in lista e chiedetevi il perchè... io dirò la mia qualche riga più in la') si verrà pizzicate dalla famosa GDF, che ovviamente non lo farà perchè mi troverà tutti i soldi che aveva la distinta signora sopra citata, ma lo farà vedendo movimentazioni, magari un gruzzolo che posso essermi messa da parte, appellandosi ad un paio di sentenze della Cassazione degli ultimi anni e facendomi quindi il culo a "cappello di prete".
E quale vantaggio potrebbe mai avere lo Stato a regolamentare il settore se tanto, incaponendosi, ha la possibilità di riscuotere comunque ciò che ritiene che gli sia dovuto?
E nel frattempo la prostituta Italiana vive come una emarginata, additata, dovrebbe vergognarsi di quel che fa, deve sentirsi dire che "Non è che tutte quelle che non trovano lavoro si prostituiscono", si ritrova con dei "papponi virtuali" che ti costringono a pagare profumatamente per i loro "servizi di pubblicità" in internet tramite annunci, e potrei continuare...
Sto tralasciando il mondo delle On The Road volutamente perchè è ben peggiore e ben più complicato, ma posso allacciarmici perchè credo che il 99 percento delle ragazze in strada siano straniere.
E non parlando di loro, che vivono sui marciapiedi per lo più sfruttate e degradate, parliamo invece di quel buon 60/70 percento di straniere che giungono in Italia e fanno il mestiere lavorando a cottimo, quindi guadagnando presumibilmente veramente cifre alte, spostandosi di città in città come le api sui fiori...
Sanno benissimo che qui non pagano tasse, che non c'è una regolamentazione, e non mi pare ci siano stati casi conclamati di signorine di altri paesi pizzicate per i conti in banca sospetti... i casi trovati sono di Italiane.
E perchè?
Perchè la signorina albanese, o rumena, o polacca, o brasiliana, i soldini che si guadagna li spedisce direttamente a casa sua, nel suo bel paesello.
Invece l'Italiana, la modella, la Top Class, o anche quella che lavora pure lei a cottimo in casa, non ora perchè c'è il redditometro per carità, ma fino a dieci anni fa (forse?) con i suoi proventi ci si comprava il macchinone (e quindi almeno l'assicurazione la pagava, così come la benzina, revisioni, riparazioni... tutta roba soggetta ad IVA, no?), investiva negli immobili (e l'IVA da qualche parte ci sarà pure qui... no??), shopping, spese, estetista, unghie finte, parrucchiere, preservativi... insomma, i soldi GIRAVANO, e giravano QUI, non migravano in altri paesi.
Andiamo a chiedere al venditore d'auto se magari non gli sono serviti quei soldi, per la casa, per la scuola dei figli, per farsi una vacanza.... ed a chi le ha venduto la casa? Ed i commercianti?
Io stessa tanto di quel che guadagno lo spendo, e di quello che CHIUNQUE spende in Italia, una parte va allo Stato sottoforma di imposte. Oltre a quelli che spillano di "tasse".
Ora, magari sto facendo un discorso dettato totalmente dalla mia ignoranza, magari sto dicendo un sacco di minchiate... se così fosse qualcuno me lo farà notare, voglio sperare!
Il confronto serve anche a questo, ma valutando tutto... non limitandosi a dire "maledette prostitute, se tutte voi pagaste le TASSE si recupererebbero MILIONI e l'Italia uscirebbe dalla crisi".

Artisti di strada? Truffatori di presunte associazioni umanitarie che trovi in centro nel we?
Provate a pensare a quanti altri, hanno guadagni "in nero" alle volte anche considerevoli (certo, se la crisi c'è per "noi" ci sarà pure per loro adesso)... contro di loro nessun dito puntato solo perchè fanno qualcosa di più "morale", più "faticoso", più "socialmente utile", più "pulito" che affittare il proprio corpo per necessità o per virtù?





4 commenti:

  1. Cosa aspetta la Guardia di Finanza a far rispettare in maniera vasta e prorompente i dettami dell'articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006 a riguardo della prostituzione tassata, come indicato nella Sentenza della Cassazione n. 10578/2011. In effetti, grazie alla suddetta normativa, tutte le meretrici in Italia, dalla stradale alla escort, devono pagare le tasse con tanto di relativa partita IVA aperta. Questo sarebbe la salvezza delle casse erariali dello Stato.

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    1. "Questo sarebbe la salvezza delle casse erariali dello Stato".
      Appunto, eccone un "altro" che pensa "Facciamo pagare le tasse alle prostitute e salveremo l'Italia". Complimenti.
      Non è che la rovina delle casse erariali sono gli sprechi dei politici... no, per carità, sono le prostitute che non pagano le tasse. Le prostitute ci sono sempre state ma guardacaso ora sono loro che mandano l'Italia a puttane. Bel gioco di parole, vero?

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  2. Elena BBW
    ho apprezzato tantissimo stile e contenuti di ciò che hai scritto in questo Prostituzione e tasse del sabato 9 febbraio 2013 ...
    brava, sei di un realismo forte e colorito, se me lo permetti vorrei inserire qualcosa di quello che hai scritto nella sceneggiatura a cui sto lavorando ...
    un bacio
    Michelangelo

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    1. Scrivimi pure dall'indirizzo email che trovi nella pagina "chi sono", almeno mi dici cosa ti ha interessato di questo post :)
      Fa sempre piacere scambiare opinioni.

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