sabato 7 dicembre 2013

If there's a lesson to be learn...

"Avrai imparato, che ti serva di lezione... hai sbagliato anche con D."

Forse si, forse no.
Sono una testa dura, devo sbatterci il naso ogni volta sulle cose, per capirle, fagocitarle, digerirle... e poi...
E poi un cazzo, ci sto male, faccio la dura, mi incazzo, parlo da sola come una pazza, maledico chiunque mi passi tra i piedi.
L'essere umano non è stupido, può imparare... ma non se c'è di mezzo l'irrazionalità di un istinto animale, le voglie, il sesso, il desiderio...

"Proprio tu che dovresti conoscerli, gli uomini..."

Chi mi paga lo fa anche per ovviare ai propri peccati coniugali, ai tradimenti convenzionali, ai difetti caratteriali, alle bugie...
I clienti sono clienti.
Un uomo è un uomo.
Non che i primi non siano uomini, per carità.
È l'approccio che cambia e non si possono paragonare le due situazioni.
Non sono paragonabile io, nelle due occasioni.

"Sei peggio di una moglie"

Solo perché ho necessità di 'sentire' la persona?
Solo perché ho piacere a passare con lei tutto il tempo che SI vuole passare insieme?
Perché mai dovrei privarmi di un momento di piacere (non prettamente fisico) solo per apparire più posata, distaccata o 'controllata'?
Già mi tocca rinunciare ad una vita 'normale' per poter tirare avanti, almeno per ora è così.
Forse dovrebbe pensare a questo, chi mi taccia di 'assillare' un uomo... che peraltro loro non la percepiscono questa cosa, gli vado bene così come sono.
E che se poi non ci si "trova" è per altre ragioni, caratteriali, di vita.
Io non so domani cosa potrò o non potrò fare.
So cosa DEVO, fare, ovvero andare da chi mi chiama.
E quindi... non sento di volermi perdere nemmeno un minuto del tempo che posso passare con una persona che può farmi stare bene.

"Non devi avere bisogno di lui"

È così deplorevole sentire il bisogno di una persona accanto?
Sentire il bisogno di costruire qualcosa, da lasciarsi dietro quando poi passeremo a miglior vita?
Gli affetti servono a tutti.
Chi lo nega è solo diventato un po' arido dentro.

Se c'è una lezione che devo imparare è solo quella di riuscire a bastarmi da sola, volermi bene.
Ma l'ostacolo è bastardo, è come dire ad un drogato "smetti di farti".
Un sostegno serve anche a lui, non si sveglia dall'oggi al domani diverso.
La forza di volontà non sempre basta.
Una botta di autostima prima o poi l'abbiamo bisogno tutti.

Io cerco la mia.
Che arrivi da me stessa od una persona, uomo o donna che sia, ha poca importanza.

Con gli uomini ho poca fortuna e di loro poca fiducia.
Di me stessa posso quasi fidarmi.
Quasi, forse.

Fare finta che...

Che io non ti abbia mai conosciuto.
Che non abbia mai incrociato i tuoi occhi chiari.
Fare finta che la mia mano non abbia mai sfiorato la tua.
Che le mie orecchie non abbiano mai udito la tua voce.
Fare finta che tutto sia avvenuto in un posto lontano da qui, anche se poche centinaia di metri ci dividono.
Che il mio corpo nudo non abbia mai sentito il tuo, la tua eccitazione, il tuo odore, i tuoi umori.
Fare finta che ciò che provavo altro non era che una semplice e pura attrazione fisica, nessun sentimento, nessun dolore.
Nessun dolore.

mercoledì 27 novembre 2013

Tutto o niente

Effettivamente, pensandoci, non ho mai avuto un rapporto 'sano e normale' con un uomo, ad eccezione di una volta. Forse due.
Il mio ex cuoco era possessivo, mi chiamava dieci volte al giorno, aveva paura che gli zingari mi rubassero o che un uomo qualsiasi mi saltasse addosso. Con lui poi ad un certo punto, a S. Valentino, ci regalammo la prima coppia di videofonini che un noto operatore fece uscire (ed ora x fortuna pare esser passato di moda x quell'uso). Quindi a quel punto mi VIDEOchiamava dieci volte al giorno.
Che poi cercava di guardare oltre l'inquadratura, di vedere chi avessi dietro di me, o mi chiedeva di fargli vedere se era vero che ero con l'amica e non con un altro uomo.
La costante che capita è che i primi tempi uno mi chiama e mi cerca dieci volte al giorno.
Poi dicono che sono io quella morbosa, asfissiante.
Certo, se mi piace una persona parto in quarta... e poi mi 'adeguo' al ritmo altrui... se mi cerchi mi fa piacere, mi par ovvio.
Poi succede che di punto in bianco, appena io tento di mettere i 'puntini sulle i'... PUFF!
Improvvisamente il Lui di turno látita.

"Sono maschietti, se si sentono messi alle strette scappano..."

Checcazzo ma allora non fare il fidanzatino quindicenne, che magari io che sono deficiente inizio a crederci, magari eh...

Niente, faccio davvero fatica a trovare un equilibrio con gli uomini.
O faccio quella che se ne frega e si fa desiderare... quindi dicono che sono fredda... oppure mi lancio come fan loro... ma non va bene uguale perché sentono puzza di impiccagione seria.

Tutto o niente, sempre.

giovedì 14 novembre 2013

Il tempo di...

Giusto il tempo di potermi quasi innamorare, invaghire, di uno come te.
È assurdo come io viva la mia vita a cercare di farmi desiderare mentre dimentico ciò che desidero io veramente.
Cosa vorrei io?
Ora vorrei te.
Ma non ci sei già più.
Sarà il destino.
O forse sono io che prima di avvicinarmi a qualcuno devo imparare a volermi bene davvero.

lunedì 11 novembre 2013

Mosaico, Flex e bestemmie.

Lui mi dice che è "Il Re della Flex" (che per gli ignoranti come me è quella roba che si usa per tagliare le piastrelle, per capirci...).
Io gli dico che è "Il Re di sto cazz...", di non tagliarsi un dito piuttosto con quella roba, che lo vedo male appoggiato come si mette a tagliare con quell'affare delle piastrelline di 10cm x 10cm.
Respira la polvere, poi dirà che gli è venuto un raffreddore e dovrò veramente regalargli una sputacchiera a sto giro, per evitare che inquini l'ambiente...
Ormai si potrebbe dire che vivo più a casa sua che a casa mia.
Il mio gatto credo che abbia perso le speranze di rivedermi (ma non quelle di essere rifocillato di scatolette ovviamente - a lui basta il coinquilino che gliele apre).
C'è anche da dire che siamo dal giorno prima dei morti senza gas, ergo senza acqua calda e fornello.
Approfitto di qualche doccia calda a scrocco e mi evito una broncopolmonite acuta.
Suo padre oggi mi ha perfino chiesto se gli lavavo i piatti.
E sua madre dietro "Ah, ti fa fare la serva?".
E giù a ridere.
Sono una bella famiglia. Forse mi hanno presa in simpatia.
O forse soltanto mi sopportano per il bene del figliolo.
Che non si è ancora capito come cazzo dovrà andare sta cosa... ma chissene frega.
Tra una bestemmia e l'altra sta forse, finalmente, per finire il suo tavolino che prima doveva essere un mosaico molto bello... alla fine ha distrutto tutto e lo sta rifinendo in modo nettamente diverso.
Le bestemmie in Friuli sono congiunzioni, intercalari, come diceva Paolini in un suo stupendo spettacolo alla diga del Vajont "Levi la bestemmia ed il discorso non fila più.".
E sono contagiose.
Io non sono credente ma non ho mai nemmeno bestemmiato.
E' bastato un anno e mezzo qui per acquisire la capacità di inserire perfettamente una bestemmia in una frase X, giusto per sottolineare un mio eventuale disappunto, o come rafforzativo di un insulto a qualche imbecille che ogni tanto mi capita davanti per strada, in auto.
E mentre il "Re della Flex" continua il suo lavoro, bestemmiando appunto, perchè le ultime piastrelle tagliate forse non gli son venute come dovevano... io tra un'ora conviene che mi faccio una doccia se non voglio arrivare puzzolente come una capra al mio appuntamento con un mio affezionato.
Chissà se dopo il "Re della Flex" mi concederà la sua regale compagnia per un aperitivo, così, giusto per svagarsi un attimino, vedere un po' di gente, cazzeggiare...
Mo' glielo chiedo.
Magari se ha finito ci facciamo pure la doccia insieme.
Che male non è.
Buon inizio settimana... sperin ben.


venerdì 8 novembre 2013

Ti stai innamorando di me?

Il maledetto computer non funziona e questo post lo scrivo dal cellulare... ci metterò una vita e mezza...
Ho conosciuto un ragazzo, un altro, quello che secondo la Cri è quello che "tra i due litiganti, il terzo gode".
Oddio, non che ci fosse una lotta di possesso x me, anzi... ero io che facevo l'apetta saltando di fiore in fiore, pensando che uno dei due potesse essere 'quello forse giusto'.
Ed ecco che tra capo e collo mi casca addosso lui... talmente vicini da poterci toccare tutti i giorni, appassionati, tormentati, incasinati e problematici, entrambi delusi un po' da questa vita che da' poche certezze e tante rogne. Delusi dall'altro sesso... ma io prima o poi ci ricasco... e con lui sta succedendo in fretta.
Lui che mi ha voluta tenere nel suo letto per diverse notti, lui che quando mi guarda mi sciolgo, che quando mi prende mi fa bruciare...
"Ti stai innamorando di me..."
Una domanda? Una affermazione?
Mi abbracciava stretta, mi aveva appena baciata con passione...
"Quasi...".
Non posso dirgli che si, che sto perdendo la testa x lui, chi se ne fotte se ci conosciamo da poco tempo, chi se ne fotte dei problemi...
È che non posso aver bisogno di lui, della sua presenza.
Ma è più forte di me alle volte...
Devo riuscire a trovare un equilibrio, anche se precario.
Ed intanto lui si insinua nei miei pensieri, costantemente ed inevitabilmente...

giovedì 10 ottobre 2013

Qualcosa di te

Qualcosa mi attrae.
Saranno quegli occhi, quei baci, quella passione.
La normalità che non ho mai avuto.
Od il tuo essere "normale".
Una vita monotona, tranquilla, una bella casa, sani principi.
Io non ho mai avuto pace, dentro di me.
E faccio fatica a trovarne fuori se prima non faccio ordine dentro, in fondo, dove pochi possono arrivare a vedere quello che veramente c'è.
Non è quel che faccio, non è il vendere me stessa, anche se molti dicono che "anche questo" è una conseguenza.
Non è quello che sento, e di quello che sento, quel poco di buono che sento, mi fido.
Ora tutto si è congelato, fermato, ma non sento il freddo di prima.
Qualcosa deve cambiare in me e forse dovrei imparare a domare l'irrequietezza che mi porto dentro.
E che trasmetto.
Forse non siamo fatti l'uno per l'altra.
O forse non sono fatta io per te.
Perlomeno non ora, non così.

mercoledì 9 ottobre 2013

15 anni di prigione

Questo sarà l'unico post che non parla di quel che faccio ma fondamentalmente di me stessa.
15 anni di prigionia, e chissà quanto tempo ancora dovrà passare prima di uscirne.
Ora vengono chiamati Disturbi del Comportamento Alimentare.
Ma per gli occhi della gente questo male è solo l'Anoressia.
E' più ragionevole pensare che una persona che pesa trenta chili sia malata... rispetto ad una che ne pesa ottanta.
Quella che ne pesa ottanta è solo perchè le piace mangiare, non muove il culo, non riesce a "tenere chiusa la bocca"... tante me ne sono sentite dire che ormai ho il vomito solo a pensarci...
Ed è un vomito che dura da 15 anni.
Rapporti familiari quasi inesistenti, pressioni verso la figlia che è sempre stata cicciottella ma non sia mai che ti porto da un dietologo, figurati... te la do' io la dieta...
Quella del minestrone, quella del gelato, quella dell'insalata, quella del niente...
Ed alla fine me la sono inventata io, la mia vita.
Ultimamente mi sento come una drogata, che sta male se non sniffa la sua dose di coca.
O come un ludopatico che impazzisce se non infila un euro in una slot machine qualsiasi.
Io sono come un bicchiere, un contenitore qualsiasi... da riempire... e svuotare.
Una, due, tre... quante volte mi servono per sentirmi poi un po' meglio con me stessa, un po' meglio con gli altri.
Gli uomini che provano ad avvicinarsi a me scappano e mi sono sempre chiesta il perchè.
Io ho bisogno di sentirmi piena, di qualcosa, qualsiasi cosa, che siano sentimenti, impegni, piccole soddisfazioni o vizi... quando il cibo viene rimpiazzato da una persona o da un gesto, una compagnia, sto bene.
Tutto sembra sparire, non mi sembra più di aver vissuto così fino ad oggi.
Però chiedo troppo e troppo in fretta.
Sensi di colpa, vergogna, umiliazione, tutto riporta poi a quella gabbia maledetta.
Ingozzarsi fino a scoppiare ed infilarsi due dita in gola per liberarsi dai rimorsi e dai sensi di colpa.
Perchè ho smesso di volermi bene?
O meglio... quando?
Ricordo dei giorni in cui mi bastavo da sola.
Ero piena di me stessa.
Avevo più fiducia in me stessa.
Chi lo sa, magari scrivere mi aiuterà a valutare una qualche via di fuga nascosta, una porta che non ricordavo di non aver aperto.
La latitanza è finita, ho bisogno di scrivere.

martedì 6 agosto 2013

Dire, fare... baciare.

"Però... sei brava... il tuo mestiere non è facile, voglio dire... non dev'essere facile baciare uno sconosciuto, una persona che nemmeno ti piace, magari..."

E per un secondo, o due... mi fa' pensare, questa affermazione.
Io non lo so se sono brava o meno, so che lo faccio, e basta.

Il bacio l'ho sempre ritenuto, in una scala da 1 a 10, importante fin'anche a 12.
Ma in un contesto ben diverso da quello con un cliente... parlo di rapporto, di relazione...
Non potrei mai stare con un uomo che non sa baciarmi.

Mi sono sempre detta, in tempi "normali", che non avrei mai potuto baciare una persona che non mi fosse piaciuta.
Eppure potrei dire che adesso come adesso accade 9 volte su 10.
Non ho mai voluto negarlo, il bacio, in virtù del fatto che quel che offro non è una semplice e sterile scopata.
Pochi, li conto sulle dita di una mano, non hanno voluto baciarmi. Poco importa.

Non ho mai provato ribrezzo per un bacio dato ad un cliente, chiunque fosse stato.
A prescindere dall'aspetto estetico.
Perchè quello, si sa, non rientra nella logica del "mestiere".
Se una dovesse farlo solo con chi le piace... beh, sarebbe una privilegiata, od una che evidentemente non lo fa veramente con un fine economico, principalmente.

Certo c'è stato chi sapeva baciare meglio di altri, quello più passionale, quello dal bacio solo con la lingua, quello che mi mangiava le labbra, quello che a momenti me lo spaccava, un labbro, con i denti, per la foga...
Praticamente quasi nessuno ha mai rinunciato a quel "valore in più" che possa creare un minimo di "atmosfera" ed "intimità" in un rapporto che di per sè di romantico ed intimo nel senso letterale del termine ha ben poco, se non nulla.

E' che troppi baci dati senza sentimento portano poi ad essere più esigenti, quando il sentimento lo si vorrebbe provare davvero, con qualcun altro fuori da questo contesto mercenario.
Quei baci da sentir girare la testa, da avere le labbra gonfie ed arrossate di desiderio...
Ma il bacio con "sentimento" è sempre stato il preludio di qualcosa di più, ed è lì che poi si rimane fregati.

Non ricordo quand'è stata l'ultima volta in cui mi han fatto girare la testa.
L'ultima, non che non ne ricordi.
O forse ho solo voluto dimenticarla.
E va bene così.
Ora devo scappare... a baciare un altro sconosciuto.
O forse non mi bacerà... chissà.

mercoledì 31 luglio 2013

Mr. John

Sono qui a guardare la TV e fan vedere un giovanissimo Bon Jovi.
E mi ritorna in mente lui... Mr. John.
No... non perchè sia il sosia di Bon Jovi... però fisionomicamente me lo ha ricordato molto.

Mi arriva un sms, in inglese praticamente scolastico.
Già tempo fa mi scriveva un tizio che in realtà poi non giunse a nessuna conclusione e da allora, diffido un poco.
Anche perchè voglio dire, io non arrivo certo da una agenzia di accompagnatrici, nè sono una top class...
Son quelle cose che, insomma, non te le aspetti proprio.

Lui parla solo inglese, facile da capire, ma non troppo dato che parla abbastanza veloce.
Io lo leggo bene, lo scrivo decentemente, lo parlo da disastro... quando manca la pratica, tant'è...

Mi scrive

"Hello, you look wonderful. And I would like to meet you. But how to make it? I only speak english. Can we meet? John."

E come no...
Gli rispondo (ovvio, in inglese... ma d'ora in poi i dialoghi saranno volutamente in italiano) che può chiamarmi dalle - alle, gli descrivo ciò che offro in toto... ed attendo.
Lui chiama, io sono imbarazzatissima, non riesco a spiccicare una parola.
Tra l'altro c'è con me anche la mia amica Morena, siamo a casa da me, a bere un caffè ed a fare le prove trucco per il suo "finto matrimonio" ormai quasi imminente, mancano 15gg...

Mi dice dove si trova, lo devo raggiungere in hotel in un paese carnico.
Ci accordiamo per il mercoledì, il giorno dopo.
Io già me la sto facendo sotto.

Voglio dire, fintanto che gioco in casa sono discretamente brava ad approcciarmi, ad intrattenere... ma con un "english man"... aiuto...
Una voce profonda, devo dire che mi ha incuriosita fin da subito e quindi mi sono lanciata in questa esperienza che chissà quando mi ricapita.

Arriva la sera fatidica, mi metto in auto, imposto il mio fedele Tom Tom, 50 minuti a destinazione.
Abbiamo appuntamento alle 20, ora sono le 18.50, sono in orario perfetto, arriverò anche con qualche minuto di anticipo che non fa mai male.

Provo a chiamarlo, per dirgli che sono in viaggio, per dargli conferma dell'orario concordato.
Non risponde, sarà a cena.
Mi richiama poco dopo ed è tutto ok.
Fumo, mangio mentine, fumo e mangio ancora mentine... che se non fuma è un casino, ora che arrivo la' puzzo di posacenere... cazzolata.

Ma un'ora di strada è troppa, tanta, non mi passa più, poi mi chiedo cosa cavolo mi inventerò di dirgli, se riuscirò a spiccicare mezza parola per dar sfoggio del mio inglese scolastico che poco ho praticato verbalmente.
Ma tanto poi chissà quanto si parlerà...

Arrivo a destinazione, Hotel Roma.
Parcheggio in piazza.
Il tempo è uggioso, fresco, ho dimenticato il mio coprispalle a casa... pazienza.
Indosso un abitino intero nero con le spalle scoperte, sotto un intimo H&M carinissimo rosa con pois grandi neri e merletto nero.... e le mie ormai quasi dimenticate decoltée in vernice color cherry con stiletto 11, cavigliera inclusa.

Entro nella Hall.
Dico alla receptionist che sto aspettando una persona, l'ho appena chiamato dicendogli che sono giù, che l'aspetto.
Lo vedo spuntare da un angolo vicino all'ingresso.
Mi sorride, è sulla cinquantina abbondante di sicuro (non gli ho chiesto l'età) ma in forma, indossa un jeans ed una maglietta manica lunga semi-sportiva che nonostante la frescura mi mette caldo solo a guardarlo.
Capelli spettinati sale e pepe, occhiali, sembra un bel tipo...
Lo faccio attendere un attimo, lascio il documento in reception per evitare rotture.

Mi lascia passare da galantuomo per entrare in ascensore.
Sono tesissima, mai stata così nervosa e tesa, forse solo al mio primissimo cliente.
Mi guarda serio per un attimo e mi chiede se è tutto ok, io continuo a sorridergli e certo, gli rispondo che va benissimo.
Arriviamo in camera.

Siamo uno di fronte all'altro.
Mi guarda e mi dice, con la sua bella voce

"You're wonderful..."

Sticazzi, come te li fa un inglese i complimenti... nessuno mai eh....
Mi paga subito, poi cerchiamo di socializzare almeno un minimo, lui è un gentleman, non mi salta addosso, sa aspettare giusto il tempo di scambiare quattro chiacchere, annusarsi...
Poi ci baciamo, ed iniziano i giochi.

E' molto passionale, inizio ad avere davvero caldo, non c'è nemmeno l'aria condizionata in quella maledetta stanza...
Comincio a spogliarmi, rimango in intimo.
Lui accenna un sorriso d'approvazione... e di nuovo...

"You're wonderful..."

Eh ma Mr. John... così mi sciolgo...
Si spoglia anche lui, rimane in slip.
Ci trasciniamo sul letto, lui si siede, io gli vado carponi sopra, lo faccio sdraiare...
Ci si bacia di nuovo, allungo le mani dietro per slacciare il reggiseno.....
Libero la mia 6a dal balconcino e non scorderò mai la sua espressione....
Uno sguardo con un sorriso appena accenato, quasi di consolazione, un sospiro lunghissimo e col viso ci si tuffa in mezzo.

Mi faccio coccolare dalla sua passione e poi capisco chiaramente che la faccia la vuole infilare più giù...

A memoria, se proprio mi metto a pensarci, non mi sovviene di nessun uomo che mi abbia mai leccata "così".
Inizialmente la sensazione era quasi di fastidio, dolorosa anche, se vogliamo, con la sua barbetta che sfregava insistentemente... "Non così forte..." gli sussurro... ma lui nulla, continua, ingordo, come se volesse farlo da sempre, come se non avesse aspettato altro.
Poi è arrivato inaspettato il piacere, ha iniziato a piacermi davvero... e Dio solo sa quanto ho sudato...
Grondavo sudore, pareva d'essere in una sauna, in un bagno turco, non si capiva dove ci si trovava...

E non arrivavo, non ancora, ero sempre sull'orlo dell'orgasmo, è stata una cosa fenomenale.
Penso che la sua faccia sia rimasta lì con me che mi contorcevo per almeno una buona mezz'ora abbondante...
Alla fine scoppio, per la mia e la sua soddisfazione.
Ci facciamo una doccia veloce per lavarci via il sudore.
Ora tocca a me.

Solitamente se un uomo è particolarmente attento nei miei confronti, so essere altrettanto generosa e ben disposta nei suoi, in modo diverso che con altri.
Credo sia ovvia, la cosa.

"Vuoi farmi venire subito...?"

Era al limite anche lui, aveva molta voglia ed era evidente che apprezzasse quel che gli facevo...

"Tanto lo possiamo rifare, abbiamo tempo"

Mi sorride e si abbandona alle mie attenzioni.
Viene una volta... ed ha un tempo refrattario di un ragazzino di vent'anni... altro giro, altra corsa...
Stavolta mi dice...

"I want you...."

Perfino il sesso è stato bello, coinvolgente... peccato non sia durato molto...

Mi dice che stanotte dormirà come un bambino, che ora è stanco.
Mi congeda.

Mi accompagna giù all'uscita, ci fumiamo una sigaretta insieme.
Mi dice di essere prudente in auto, ci diamo un bacio e mi rimetto in viaggio verso casa.

Mi allontano da Mr. John, anche io voglio andare a casa, letto.... e domani è un altro giorno...

martedì 30 luglio 2013

Chiusa una porta, si apre un portone.

Questo sta a dire che mi sono ritrovata parecchie volte, diciamo ogni mese, al punto in cui mi dico

"Ok, le riserve stan finendo... sperin ben."

Ah sì, per chi si fosse perso qualcosa di me... io non faccio la puttana a cottimo, a "tassametro", o per diventar ricca... beh, ammetto che il diventar ricca non mi spiacerebbe... ma avrei più rotture di cazzo poi a stare a spiegare agli "altri" come ci sono diventata visto che sanno che son disoccupata... oltre ad avere la paura fottuta del fisco che mi pianta il fiato sul collo.
Mi interessa camparci, tirare avanti... poca fatica, minimo sforzo, guadagni rispettabilissimi da "operaio medio" (ultimamente anche meno, molto).
Se poi avessi le mani meno bucate andrebbe di gran lunga meglio... ma tant'è... ogni anno è la stessa storia, non resisto ai saldi...
Che poi quest'anno ci si doveva mettere pure la coppia di amici che ha deciso di sposarsi "per finta" in un locale che frequentiamo assiduamente........ fottuta. Prevedibilissimo.
Ma di questo parlerò in un altro post, giusto per goliardia e cazzeggio.
Ebbene, come dicevo, ogni mese arriva il giorno fatidico, il momento "morto", in cui dici

"Ecco, stavolta son fregata, non ce la faccio.".

E guardacaso è il momento in cui ti chiamano tutti gli imbecilli al mondo, tutti gli idioti, tutti quelli che vogliono decidere loro quanto, come e quando, tutti quelli che hanno fretta, quelli stronzi, quelli insulsi... insomma... la peggio gente, quella che proprio io evito come la peste, che piuttosto vado alla Caritas per davvero.

Ed ogni volta me lo ripeto

"Elena, non è vero che ogni lasciata è persa... se lasci vuol dire che va bene così, che il gioco non vale la candela, che potresti avere solo rotture di cazzo, che alla fine "perdiamine" (dopo tutte 'ste parolacce ci sta anche bene), ogni mese te la sei cavata, non hai bisogno di certa gentaglia..."

Eppure ogni singola volta mi girano le palle, mi arrabbio, me la prendo...
Ai soldi persi in realtà ci penso solo i primi 5 minuti.
Poi scatta quella cosa per la quale dico, ma cazzo, non è che perchè "faccio quel che faccio" devo necessariamente sottostare ad ogni capriccio dell'ultimo secondo del pirla di turno che decide di chiamarmi:

- senza aver letto l'annuncio, dove c'è scritto chiaramente che NON RICEVO, indi per cui devo raggiungerti... e di conseguenza ho i miei tempi logistici.

- mi mette fretta, una fretta boia, assurda, di quelle che manco fosse come stare ad "Avanti un altro", che già sei lì mentalmente a pensare quanto ti ci vuole a farti una doccia, raderti, decidere cosa metterti addosso, infilarti in auto ed impostare il navigatore... e già la cosa mi indispone mentalmente.

- che ti dice "Ci vediamo nel parcheggio del supermercato X"... che manco so dove sta, ma a prescindere, io voglio un indirizzo, non esiste che mollo la mia auto e salgo sulla tua. Chi cazzo ti conosce?

- che quando gli fai presente il punto sopracitato ti dice "Ok, andiamo con la tua allora".
Cosa cazzo cambia, scusa?

Eh no, dice, non possiamo andare con due auto.
Quando poi, a tale affermazione, rimango un minimo interdetta... mi dice dopo tre secondi di mio silenzio:

"Ok ok, non hai voglia... fa' nulla, ciao."

Scusa eh... ma vaffanculo.

E quindi, dico io... che non è vero che "ogni lasciata è persa".
Certo, se una vuol fare portafoglio, se le interessa solo il guadagno, i soldoni.... beh, fai gli straordinari anche per strada a quel punto...
Ma chi me lo fa fare di scapicollarmi, fare corse, essere accondiscendente con certa gente... (anzi, che ora che scrivo mi viene in mente di bloccargli il numero... tolto il dente, tolto il dolore...).
Che l'esperienza mi ha insegnato quanto ripaga il trovare una persona che ti chiama ed è ben disposta ad accettare i MIEI tempi... che ho pure io una mia vita... e che ritengo di essere tanto disponibile e gentile che se hai una voglia improvvisa, per carità, se posso te la soddisfo pure... ma non puoi pretendere l'impossibile o qualcosa che a me non va proprio.

Anche perchè poi, se vengo... il rischio è che oltre a rimetterci i soldi... ci rimetti pure il divertimento.





giovedì 18 luglio 2013

Spende 200 euro al primo appuntamento ma lei non vuole far sesso.

E la denuncia ai Carabinieri.

http://www.notizie.it/spende-200-euro-al-primo-appuntamento-ma-lei-non-gliela-da-ragazzo-la-denuncia-ai-carabinieri/

Cioè, non è uno scherzo, è successo davvero.
La notizia la vedo spuntare su Twitter dato che non uso altri social.
Una signorina gli ha anche risposto, con termini che condivido ampiamente.

http://www.iltempolastoria.it/rubriche/barbie-bastarda/se-te-la-voglio-dare-te-la-do-gratis-e-viceversa/

Tra l'altro io potrei pure incontrarlo per strada il signorino, un giorno, senza manco sapere chi è... ma dubito che si aggiri tranquillo in questi giorni, considerata l'ENORME figura di merda che ha fatto.

"Gli uomini pensano che uscire con una prostituta costi meno che farlo con una ragazza che fa un altro mestiere"

Beh, se uno vuole scopare subito e facile, e ne ha la disponibilità economica, sicuramente l'affermazione potrebbe non fare una piega.
Dico POTREBBE perchè tanti di questi uomini, come anche il ragazzo in questione, non hanno MAI CAPITO UN CAZZO DELLE DONNE.
Svegliatevi dal vostro torpore di mille filmini porno dove il ganzone arriva, bussa alla porta e trova la ragazza già a gambe aperte bagnata e pronta per qualsiasi imbecille che passi di lì.

GLI UOMINI SPENDONO PER NON DOVERLA CONQUISTARE, UNA DONNA.

E quindi o vanno a puttane, e sicuramente sono i più rispettabili... oppure succede come in questo caso, che lui vuol fare il brillante, la invita fuori (e ricordiamo che era il PRIMO appuntamento - e nulla toglie che si siano conosciuti su internet, ormai è la norma), le offre aperitivo, cinema, cena, drink del dopocena....
Beh, ammetto che è stato più accorto di molti altri.
Certe cose capitano pure se uno ti offre anche solo un aperitivo.
Mancava la rosa rossa magari?
O che so io... la scatola di cioccolatini?
O magari semplicemente ritorniamo alla solita storia, che sta diventando purtroppo sempre più attuale, per la quale gli uomini, la stragrande maggioranza, credono di poter comprare una donna coi soldi che hanno nel portafogli.
Ragazzi miei, questo ragionamento non funziona nemmeno con una puttana, figuriamoci con una ragazza carina e gentile, magari in cerca della storia d'amore, che ha accettato il vostro apparente galante invito...
Perfino una puttana lo prenderebbe a calci nel culo uno che gli si rivolge così.
Perlomeno io lo farei.
Se uno ci prova anche solo lontanamente, a trattarmi male od a fare il grande, al telefono o peggio ancora di persona... FATTI UNA BELLA SEGA e vedi che ti passa.

Ma i bei periodi in cui veramente vi ammazzavate di seghe... dove sono finiti?
Devo ancora capire come si è arrivati ad un tale grado di mercificazione della donna.
Non parlo di me come puttana, il mio gioco lo conosco bene, l'ho deciso io, le regole le faccio io ed a chi non gli stan bene può sempre cercarne un'altra.

A memoria, ricordo che capitò anche a me una scena simile, anni fa.
Ma il brillante 200 euro li spese solo per la cena.
Un ristorante di lusso dietro al Duomo di Milano, con il pianista, saran stati venti posti a sedere ed avevi il cameriere dietro al culo ogni momento.
Mangiato nemmeno bene poi, a dirla tutta.
Era il primo appuntamento.
Ed io gli dissi pure che "No ma guarda, non stare a disturbarti così, che un posto vale l'altro, l'importante è la compagnia, il conoscersi".
Ma lui no, convinto, deciso, pieno di sè, decise tutto lui.
Il problema fu che decise anche per il "dopo"... o perlomeno ci provò.
Usciti dal ristorante, risaliamo in auto e mi fa'

"Bene... ora andiamo in motel?"

Io ci rimasi che al momento gli dissi di sì, ok.
Poi ci rimuginai sopra qualche secondo e SEMPLICEMENTE cambiai idea.
Mi pare lecito.
E lui si incazzò tantissimo.
Ma non mi rispose come il ragazzo gentile e carino dell'articolo, anche perchè se no mi sarei fatta mollare lì dove eravamo e mi sarei arrangiata a tornare a casa.

E ne sono capitati altri di episodi simili.
Il succo è sempre lo stesso.

E da puttana non è che le cose sian tanto diverse, perlomeno la concezione del binomio SESSO - SOLDI.
Il pensiero più comune è:

"Fai la puttana, io ti pago, tu ci devi stare. E magari decido io quanto darti, cosa e come e per quanto lo facciamo"

Una fetta di culo no??

Cari ometti, perchè chiamarvi uomini è un insulto alla categoria maschile che è capace di conquistare una donna anche solo con un caffè....
Una Donna, quindi non una cerebrolesa od una stronza scroccona... (ma voi non ritenetevi migliori nemmeno di loro)... una Donna non ha bisogno dei vostri soldi.
Non ha bisogno che le offrite manco un bicchiere d'acqua.
Non ha bisogno di VOI perchè se la vedete viva e vegeta vuol dire che di voi si può fare tranquillamente a meno per vivere.
Non ha bisogno che fate i brillanti, che snocciolate falsi complimenti.
Una Donna non ha bisogno di un uomo con il macchinone o col portafogli gonfio.
Certo, a tutti piace la bella vita, le cose belle, le cene, i viaggi...
Ma nella vita se ci si sa accontentare, oltre a vivere meglio, ci si danna meno quando le cose belle non ci sono più ed allora non si sa più come vivere.
Una donna non ha bisogno di un uomo che la porta fuori e che con la testa pensa già ad un pompino.

Vuoi un pompino o vuoi scopare con la certezza che lo farai?
Vai a puttane. Fai più bella figura.
Ma non dimenticare mai che una puttana è prima di tutto una Donna.
Quindi sgonfiati un pochino, armati di TANTA umiltà, e provaci.
Perchè non è detto che i soldi possano sempre e comunque comprare tutto.

martedì 9 luglio 2013

Uomini soli

Mi è capitato diverse volte di arrivare da qualcuno ed accorgermi che la persona cercava più compagnia e contatto umano che altro.
Ovviamente il gioco lo conosciamo entrambi e non si scappa dalle regole canoniche del meretricio.
Non è nemmeno facile in realtà cercare di capire di volta in volta cosa l'altro desideri... se semplice sesso, se cose strane non dette, se solo un momento di svago in compagnia.
Si fa prima ad accorgersene dopo i primi convenevoli, senza scervellarsi prima del tempo.


Una via storica, trovo parcheggio subito, arrivo davanti ad un vecchio bellissimo portone in legno.
Mi apre un ragazzo giovane, poi scoprirò l'età. Parla in modo "strano", non capisco che problema abbia e non m'importa nemmeno a dirla tutta, anche se la curiosità c'è sempre per certi versi, mi basta capire cosa dice.
Mi accompagna nell'atrio di una abitazione in evidente stato di ristrutturazione, materiali edili accantonati, muri bianco candido, saliamo le scale ed arriviamo in salotto.
Mi offre un bicchiere di Cola e facciamo quattro chiacchere.
Mi dice che lavora in un posto dove sono stata diverse volte ma lui non è uno che si fa notare, per il quale ti giri.
E' impacciato, insicuro, di sicuro non attrae facilmente l'altro sesso.
E' bassino, magrolino, percepisco già la sensazione di ossa pungenti addosso alla mia carne.
Non vede l'ora di farmi vedere la casa, mi porta a vedere la cucina, poi il bagno.
Capeggia una grande vasca idromassaggio ad angolo, chiusa a doccia, ipertecnologica.
Poi la camera da letto, carina, con un enorme lampadario particolare marchiato Ikea.
Si sale ancora nel mansardato abitabile, dove dice di voler fare un'altra camera, ed un piccolo varco porta ad un ulteriore bagno.
Ed ecco la sorpresa: una ENORME vasca idromassaggio a forma di cuore.
Ci stanno 4/6 persone lì dentro.
Ah, ovviamente mai usata, immacolata, nuova di pacca.
E mi chiedo se mai la userà.
Mi dice che gli fa piacere che sia con lui, mi fa un sacco di complimenti e dice che è difficile, che si sente solo, il lavoro lo logora e poi a casa solo i suoi due criceti ad aspettarlo.
L'epilogo in camera da letto è abbastanza tragicomico, meglio evitarlo.
Lo saluto e mi lascio alle spalle il suo appartamento da ristrutturare di 180mq dove vive tutto solo.


Sono in auto, fa caldissimo, il sole picchia sul mio ormai conclamato eritema solare da insolazione preso un paio di giorni prima.
Sono color aragosta, faccio spavento.
Arrivo in questo paesino sperduto di quelli che mi piacciono tanto, tra gli allevamenti di trote salmonate famose da queste parti, una vietta, una casa piccola a due piani.
Parcheggio ove indicatomi, il mio avventore mi accompagna su per le scale, in casa.
E' evidentemente imbarazzato, non sa cosa dire o come muoversi.
Ha desiderato che gli facessi compagnia anche per un pranzo casalingo, ha preparato una pasta all'amatriciana deliziosa.
Mi chiede scusa per il suo aspetto, rimango perplessa.
Ha avuto un intervento per un problema e si ritrova con una evidente cicatrice dal labbro inferiore al centro del mento, la cosa gli ha creato una marea di complessi quasi invincibili.
Ma non è certo un mostro quello che vedo, rimane pur sempre una persona piacevole, sono di quei dettagli che li noti solo d'impatto, poi non ci fai nemmeno più caso.
Mi avvicino e gli do' un bacio sulle labbra, sfuggente.
Lui dice che era da anni che nessuno lo baciava.
Un paio di bicchieri di vino, un paio di limoncelli, e le chiacchere cominciano a scorrere dalla sua bocca, raccontano di storie già sentite, tristi, di un amore finito, di un figlio problematico, di una solitudine sofferta.


Alcuni uomini sono sinceri davvero, hanno preso veramente cantonate, hanno davvero sofferto per donne che non li hanno mai meritati.
Sono pochi rispetto a quelli che fanno solo del vittimismo, sono i veri uomini soli, quelli che si logorano in gesti quotidiani di routine da single, che vanno in vacanza da soli - "Che se volessi la compagnia di 'una come te' sarebbe pure bello ma mi costi più tu della vacanza" - , che non sono abitudinari frequentatori di "signorine bene" ma in generale han perso la speranza di ritrovare quel sentimento e quello stimolo in qualcun'altra.
Mi viene tanto in mente una vecchia famosa canzone, sempre bella...




Ci sono uomini soli per la sete d'avventura

perchè han studiato da prete o per vent'anni di galera
per madri che non li hanno mai svezzati
per donne che li han rivoltati e persi
o solo perchè sono dei diversi.








lunedì 8 luglio 2013

Non so quando è successo...

Di ritrovarmi a percepire una sensazione di aridità dentro, in fondo.
O forse lo so, quando è successo, ma non mi va di ammetterlo.
Vorrebbe dire ammettere ancora una volta che mi sono fatta fregare.
Ho ritrovato tramite una applicazione delle conversazioni registrate con A., gli ho anche mandato un sms nonostante avessi cancellato il suo numero, giusto per renderlo partecipe della mia amarezza, per farlo sentire un po' una merda a dirla tutta.
Ma gente come lui non ha nè dignità nè pietà.
Povera me, che mi illudo ancora che gli uomini possano avere una coscienza.
E' tornata l'estate, eppure non sto ancora riuscendo a vivermela in modo spensierato, come quella passata.
Perchè l'inconscio crea dei sistemi di autodifesa, autodistruzione, mi ritrovo pigra e senza la benchè minima voglia di cercare nemmeno lontanamente di instaurare un rapporto interpersonale con una persona di sesso maschile.
Posso vedere uno che mi piace, certo.
Ma tutto finisce lì.
Pigra da non avere voglia di dedicarci tempo e forze.
Pigra da non avere alcuno stimolo, desiderio, c'è solo tanta indifferenza.
Ed è in questi momenti che poi, manco a volerlo, ti ritrovi con gente che ti ronza intorno.
Ma è la solita vecchia storia.

Vado sul fiume a prendere il sole, il giorno in cui mi sono presa la mia bella insolazione ho conosciuto un uomo.
Sinceramente è stato un attaccar bottone così, per caso, non che mi interessasse farlo per qualche motivo particolare. Una scusa come un'altra per fare 4 chiacchere.
Tempo manco due ore mi invita, uno di questi giorni, ad andare al mare con lui.

"Se ti fidi"

Mi fido di tanta gente che non conosco e ci finisco a letto ma è nettamente diverso.
Ci scambiamo i numeri, ormai il danno è fatto.
Gli dico che sì, vediamo settimana prossima... lui voleva fare il giorno dopo ma io non ero in grado, dopo tutto quel sole.
Ed intanto penso al lavoro, agli appuntamenti, alle chiamate perse sul cellulare.
Qualche giorno dopo, la settimana dopo, la mattina esco a fare delle cose, poi il bel tempo mi invoglia ad andare a prendere ancora un po' di tintarella, solito posto.
Gli mando un sms, inspiegabilmente, ma forse non troppo... la situazione me la voglio creare io, deve essere controllata, controllabile, la via di fuga subito pronta.
Lui non risponde, pazienza anzi meglio così.
Vado, mi sdraio tre ore sotto il sole cocente, poi fuggo per evitare di nuovo danni.

Torno a casa, doccia, pigiama, accendo la tv, relax... squilla il telefono.
E' lui.

"Oh scusa, mi spiace ma ero via, ho letto ora il tuo messaggio... (erano le sette, otto di sera circa).
Se vuoi sto passando per le tue parti, ti offro un gelato!"

Un secondo per decidere che no, non ne ho proprio voglia, non è il caso.
Ringrazio e declino l'invito.

Mi arriva un sms poco dopo:

"Ps: Al telefono hai una voce molto bella e piacevole..."

Ecco, il miglior modo per farmi scappare è proprio questo.
Non ce la faccio, è più forte di me.

Magari sbaglierò a pensarla così... ma quello che più mi demotiva dal pensare anche solo lontanamente ad un inizio di conoscenza con una persona.... è che nella realtà dei fatti poi, la conoscenza da parte dell'uomo non è contemplata.
Sesso, subito, e chi s'è visto, s'è visto.

Ecco, io vorrei trovare un uomo che anche sì per carità mi fa complimenti, mi corteggia... ma che mi faccia capire a chiare lettere che non vuole solo scoparmi.
Uno col quale passino anche tre mesi, prima che si possa pensare di finire a letto.
Perchè se dopo tre volte che ci vediamo con me vuoi scoparci, senza manco sapere cosa ho dentro... a me viene automatico, è di default, che tutto poi finisca in pura finzione.
Ma a quel punto, se mi sono accorta e so che è così, perchè è già successo una, due, ed alla terza non ci sono arrivata... tantovale, non combino nulla ed è bene per tutti ma soprattutto per me.

In una società dove bisognerebbe più badare al sentimento, perchè di materiale non è che sia rimasto chissà poi quanto in mano ad i più, tutto ricade invece sempre ed inevitabilmente sul mero e sterile sesso.
Il primo pensiero è sempre quello, non esiste un solo uomo che io non abbia conosciuto col quale non sia successa la medesima cosa.
E non perchè sono figa io ma perchè è così e basta.
Trovo questa cosa alquanto triste.

sabato 22 giugno 2013

Anche io l'ho fatto... e confermo!

BellaDiGiornoPerCaso: Fare outing è bello e fa bene alla salute. Io l'ho...: Ogni volta che l'ho fatto, cioè detto, insomma vuotato il sacco, dicendo: ' faccio sesso a pagamento' ,  l'interlocutore dal...


Pare tipo una di quelle televendite o pubblicità di qualche prodotto di pulizia per la casa, o pilloline dimagranti miracolose... o peggio ancora quella della sigaretta elettronica con Filiberto....?
Ormai ci sta travolgendo lo spirito trash della tv.
Dico io, almeno scegli un testimonial più credibile... il sempreverde Siffredi magari mi avrebbe quasi quasi convinta a comprarla la sigaretta elettronica.
Ma no, si parla di outing, e non ho mai dedicato particolari discorsi alla cosa perchè nella realtà di fatti la mia vita qui è iniziata un anno fa, indi per cui non ho tutto questo gran giro di amicizie così strette che mi spingano a fare outing sconsiderato.
A dispetto di quanto si possa pensare, l'unica volta che una persona si è girata in malomodo e voleva togliermi il saluto, scoperto quel che facevo, è stata con un amico col quale ora ci si vede di tanto in tanto, si va al mare o semplicemente a fare un giro.
La seconda volta non andò meglio ma poi il tempo sistema tutto... piacevo ad una persona, alla quale ho tentato con le buone di far capire che non c'era trippa per gatti, per diversi motivi, ed alla fine quando saltò fuori l'arcano mi disse "Beh, allora dimmi quanto vuoi!".
Ehm, no... non funziona così, per niente.
Con le donne va decisamente meglio, per ovvi ma non prevedibili motivi.
Alla mia prima amica stretta ho confessato la cosa in una serata di birre e vino, lei ha avuto una reazione che non mi sarei mai aspettata: si è aperta in un sorriso e mi dice "Maddai... ma sei sempre così allegra, solare! Non avrei mai immaginato!".
Sarà che persiste lo stereotipo (alimentato da alcune persone) della puttana triste.
Triste a prescindere, perchè triste è quel che fa, perchè triste è la gente che ci va, come triste è il degrado che tutto circonda l'idea (pe)corale di chi ovviamente guarda la cosa sbirciando semplicemente dal buco della serratura.
L'ultimo outing che ho fatto è stato direttamente con due persone insieme, due persone con le quali sto legando, una in particolare. Ci si è ritrovate una volta, due, fuori dalle lezioni di una pratica che ci accomuna per la passione, una birra, due, si inizia a parlare di uomini, di tradimenti, di insoddisfazioni... io non riesco mai ad essere particolarmente partecipe se non con battutacce che per forza di cose poi portano le donne a chiedersi se tu non sia particolarmente zoccola di tuo, ovvero te ne fai uno per sera goliardicamente, oppure risulti sempre essere quella tacciata come "esperta".... che a me da una parte imbarazza e dall'altra infastidisce.
In questo caso è scattata la curiosità pura, le classiche domande : ma come fai? Ma se non ti piace? Ma quanto guadagni? Ma non hai paura?
Ci troviamo la sera, per andare ad un raduno con altre persone.
Aspettiamo la Stefy., manca lei all'appello. Intanto chiacchero con la Cri del più e del meno.
Arriva, l'ha accompagnata il marito.
Io non ci faccio caso, a dire il vero manco l'ho salutato quasi... Stefy sale in auto, facciamo un paio di commenti sul suo uomo (un traditore per eccellenza), poi Stefy irrompe con un

"Lo conosci??!!"

Che vuol dire se PER CASO ci sei stata... in quel senso lì insomma...
Mi vien da ridere, no, non lo conosco, mai visto prima...

"Ma se lui fosse stato con te me l'avresti detto?"

Certo Stefy checcazzo, se sai quel che faccio è motivo in più per non vergognarmi di certo di dirti che tuo marito va a puttane.
Bene, è tranquilla.
Arriviamo al raduno, c'è parecchia gente, insomma io la faccio breve... vedo questo bel ragazzo, immaginavo fosse il figlio di Stefy ma non conoscendolo non potevo esserne certa.

"Quello è tuo figlio?"
"Sì'"
"Beh complimenti Stefy, proprio un bel ragazzo!"

"Ma lo conosci??!!!"

Ecco.
Ora il tono la fa somigliare ad una leonessa pronta a sbranare chiunque minacci la vita del suo cucciolo.
E' un tono quasi ringhiato, non è lo stesso col quale mi ha chiesto del marito.

"No Ste scherzi!! Guarda che anche se fosse stato comunque non te l'avrei mai detto sennò mi ammazzi...!"

Risata generale.
Ed ecco la mia esperienza di outing.
O meglio di POST outing.

E' una sorta di liberazione da tutte le bugie che bisogna raccontare, perchè almeno nel mio caso, più si stringe un rapporto, più bugie devi dire, più ne devi ricordare...
Sono sempre stata una pessima bugiarda.
Quindi se posso ovvio il problema.



sabato 11 maggio 2013

L'odore

L'alchimia, gli odori, sono quelle cose che rendono un momento di intimità con un uomo magico.
O almeno così dovrebbe essere.
Ci sono clienti che hanno un buon profumo ma non mi interessa tenermelo addosso.
Ci sono clienti che sanno solo di pelle, di sudore.
Sono odori che quando non vengono percepiti come familiari possono dare fastidio.
E preferisci lavarteli via, anche se non li senti più dopo che li hai salutati.
Ricordo che da ragazzina il mio primo fidanzatino mi lasciò una sua camicia, non ricordo il come ed il perchè.
So che la sniffai diverse volte, profondamente, per aspirarne il profumo che tanto adoravo, prima di restituirgliela.
Ricordo che di un mio ex comasco mi rimaneva il profumo sul cuscino, tra le lenzuola di casa.
E mi piaceva sentirlo, era una sorta di compagnia quando se ne andava dopo il week end passato insieme.
Ricordo gli odori ed i profumi sconosciuti dei compagni di una avventura.
Che poi li dimentichi inevitabilmente e va bene così.
Il mio odore.
Un ragazzo una volta mi disse che sapevo di biscotto.
Io che poi mi lavo anche troppo forse... ma è abitudine.
Io che spesso so di bagnoschiuma, creme, acque di profumo, profumi...
Adoro i profumi e le acque profumate, ne ho uno sproposito ma oltre quelle che uso quotidianamente i profumi sono per le occasioni speciali, li doso e li scelgo secondo i miei umori.
Adoro i profumi da uomo, non tutti, solo quelli che mi piace sentire su una persona.
E solitamente stanno bene anche sulla mia pelle.
Solo qualcuno mi disse, dopo una notte insieme, parlo di partner, non di clienti, che sentiva il mio odore sul suo cuscino, tra le sue lenzuola, e che ciò gli piaceva.
E piaceva anche a me sentirlo.
Poi ci sono gli odori passeggeri, dei saponi degli hotel o delle case dove vado, delle persone che mi chiamano che lasciano scie sul mio corpo, la pelle si impregna dei loro umori, della saliva, del sudore.
E quando torno a casa una doccia tutto lava via.

Voglia di...

Voglia di sole, mentre fuori diluvia.
Voglia di sentire il vento tra i capelli, stringermi ad un compagno di viaggio verso il mare, come la scorsa estate.
Voglia di baci, che ne sto quasi perdendo il gusto ed il piacere, di quelli veri e voluti.
Voglia di affetto, ma quella voglia la soddisfo quanto il mio adorato peloso mi sbavucchia addosso mentre sono a letto...
Voglia di non dover raccontare più bugie, ma sono sempre stata discretamente brava e quindi mi piace continuare a farlo.
Voglia di smettere di fumare, ma non è il momento giusto, ed è la solita vecchia scusa.
Voglia di sentirmi più bella e piano piano ci stiamo lavorando...
Voglia di non sentirmi giudicata per quel che faccio... anche se poi chi se ne frega.
Voglia di fare un altro tatuaggio... ma se ci prendo troppo gusto divento una tela d'autore.
Voglia di farmi un piercing, ma sono fifona... non ho paura a fare il quarto tatuaggio ma ho paura a fare un piercing... essere o non essere, sceme.
Avrei voglia di fare l'amore, ma forse quello non esiste nemmeno, alla fine è solo sesso.
Poi c'è quella voglia che sale quando senti la voce di una persona, vedi una foto ma nella realtà dei fatti tutto rimane latente, aleggiante, impalpabile, e ti chiedi se poi lui esiste davvero od è solo un brutto scherzo della tua più fervida fantasia.
E allora c'è la voglia di allontanarsi, alienarsi, che tanto pure che fosse quanto potrebbe durare?
Il tempo di qualche bel momento, qualche bel ricordo che rimane e null'altro.
Che non ce ne stanno più nel cassetto ed a buttarne di vecchi si rischia di tornare punto ed a capo.

mercoledì 24 aprile 2013

Un letto per due

"Quando hai dormito con una donna l'ultima volta?"

E' stata questa la mia domanda fatta ad un compagno di chiacchere notturne ormai all'alba ed ho ricevuto una risposta che rispecchia anche il mio, di pensiero.
Non ci dormo con uno che mi ha scopata e basta, e sicuramente non mi inviterebbe lui a dormire, se non fosse per il fatto che già pensa al risveglio...
Si dorme male, sempre, quando accanto hai una persona fondamentalmente sconosciuta che di te vede solo un corpo, peggio ancora se "a rendere", se non ci sono sensazioni, emozioni che ti facciano addormentare nella tranquillità che sempre dovrebbe esserci.

E che non ti spaventi il fatto di poter aprire gli occhi all'alba e pensare in un istante di estraneità a ciò che vedi attorno a te

"Dove cazzo sono?"


Perchè lì vuol dire che hai sbagliato qualcosa.
Non parlo di clienti, no... con quelli ho sempre accuratamente evitato di passarci la notte.
Mi è capitato solo con l'amico ormai latitante romano, munito di pennuto cenerino, due o tre volte... ma era lavoro, mi andava anche bene pur di non farmi 100km ogni volta ad orari notturni improponibili, e poi per dirla tutta ho sfruttato l'occasione finchè passava perchè già sapevo che non sarebbe durata a lungo.
Lui cercava la fidanzata. E quindi pagava me per avere compagnia con la speranza che io mollassi il mestiere per stare con lui, un uomo con quasi il doppio dei miei anni per nulla avvenente oltretutto.

Parlo di quel pizzico di incoerenza che è maturata nella mia testa da qualche tempo a questa parte, su diversi argomenti, per diverse situazioni.
Tipo il fatto appunto che non è bene dormire con qualcuno che non ti mette a tuo agio.
Per diversi tot motivi, non perchè ci stai male del tutto, non passerei comunque il mio tempo insieme se così fosse.

Non mi è mai capitato di dormire con un uomo che avesse il puro e semplice piacere di dividere quel momento con me, per il gusto di farlo, non perchè ci fosse dietro qualche tentativo ridicolo, arrancato e goffo di combinare altro che prescindesse da tutta una serie di segnali corporei da parte mia che avrebbero dovuto scoraggiare perfino il più ambito dei pornodivi.
Non parlo di compagni ovviamente ma di partner occasionali, o semplicemente di "amici" come amano definirsi.

Che dopo essersi augurati la buonanotte, e ti giri dall'altra parte mantenendo bene le distanze, mentre sei nel letto, presa dal torpore e dalla prima fase di sonno, percepisci che l'"altro" si sta avvicinando sempre di più a te.
E te lo trovi incollato addosso, che a quel punto, cazzo, ti svegli per forza, ma fai finta di nulla... continui a dormire perchè se ti svegli finisce che lo mandi a fare in culo e basta.

E lui appoggia il suo slip alla tua natica.
E spinge, per far sentire che ce l'ha duro.
E magari inizia ad allungare una mano per accarezzarti.

E te sei lì' che parti col conteggio, da 1 all'infinito perchè speri, ti auguri, che fingendo di russare magari lui desista.
Che scusami tanto, se non te l'ho data prima... cosa ti fa pensare che in piena notte decida di cedere ad una così mal presentata "tentazione"?
E poi lui ci rinuncia, finalmente... ti rigiri, ridistendi i nervi, puoi tornare al tuo sonno e l'unica voglia che ti è venuta a quel punto è di far passare la notte in fretta, per levare le tende la mattina.

Io lo scrissi, che stavo facendo una minchiata grande come una casa, nel senso che sapevo già come sarebbe finita, col mio ex cliente convertito a trombamico intendo... del post Come si Cambia.
E così fu.

E come volevasi dimostrare, una come me deve sbatterci bene il naso su certe cose, per capire che il proprio primo istinto va sempre ascoltato.
E' inutile fare le prove per un gioco sapendo che hai già perso in partenza.
E non perchè una voglia fare la pessimista a tutti i costi, o perchè debba essere diffidente per definizione.
Semplicemente quando una cosa non mi convince... dovrei imparare a mollare il colpo e basta, chi s'è visto, s'è visto.

Eppure un pizzico di diabolica perseveranza nel non voler vedere determinate cose per come sono realmente, in un certo senso, c'è in tutti noi.

L'uomo per definizione, se cerca sesso e basta, da quel pensiero non si discosta.
E' il suo primo, costante, e nel più dei casi, unico pensiero.
Questo succede se sei una conosciuta per caso, che manco sa che cazzo fai nella vita... figuriamoci se ti ha conosciuta perchè cercava una puttana, ed ha deciso di pagare proprio te.
Perchè dai, diciamocelo... è ridicolo e surreale voler fare del "romanticismo" con la solita scusa che

"Io comunque ho rispetto per te, non è che solo perchè ti pago non ti tratto bene."

Ci mancherebbe pure che mi tratti male... ma la realtà nuda e cruda è che tu mi hai conosciuta solo perchè sapevi che pagandomi la mia tariffa avresti avuto più o meno quel che desideravi.

Ci sono quelli gentili, carini, che sanno giocarsela bene, ti lusingano, ti coccolano... ed "alla fine" ti scopano.
Ma questa categoria di uomini solitamente non va a puttane (purtroppo) ed il motivo mi pare più che ovvio e lampante.

Ancora una volta mi sono fatta "fregare" da una sensibilità errata, che mi porta sempre a pensare, nel bene e nel male, che non ci può essere del marcio ovunque.
Che i clienti sono comunque persone, uomini, che provano qualcosa, non sono degli animali.
E per carità, lo penso comunque altrimenti non continuerei a fare quel che faccio con lo stesso spirito.

Quello che mi è sfuggito, per la terza ed a questo punto ultima volta, perchè così dev'essere ed è, almeno nel mio caso... è che chi ti sceglie come farebbe con un barattolo di pelati al supermercato... perchè gli piace la confezione, l'involucro, poi ti chiama per sapere quali ingredienti offri... nel momento stesso in cui paga il dovuto per ciò che ha scelto ed usa il "prodotto"... perde di qualsiasi valore morale.

Perde di qualsiasi valore morale che possa farmi credere che dopo una, due, tre volte così, possa essere potenzialmente una persona piacevole con la quale semplicemente passare parte del mio tempo libero od addirittura con la quale instaurare qualcosa di più di una semplice frequentazione saltuaria se non con l'unico scopo di mettermi in tasca il dovuto.


"Guarda che se adesso ci vediamo così, in amicizia, e quindi non sei più mio cliente, è perchè l'ho deciso io"

"Certo, lo capisco"

"Quindi è chiaro il fatto che io non è che vengo con te perchè ho semplicemente voglia di scopare, non è quello che mi manca e lo sai, voglio dire, mi conosci. Mi piace starci con una persona ma non mi interessa certo avere un fidanzato o cose fisse, mi piace cazzeggiarci, passarci il tempo, fare cose insieme e se poi capita che succede qualcosa ben venga... ma non deve essere una costante perchè io ho la mia "vita" "

"Sì certo, lo so, anche a me fa piacere passare un po' di tempo con te... vabè quindi noi quand'è che ci vediamo adesso?"

"Scusa eh, ma parlo col muro allora... ti ho detto che non cerco cose fisse..."

"Eh sì ma sai, tu ieri sera alle 3 di notte mi hai mandato quella foto... io pensavo fosse chissà cosa... invece era solo un primo piano di te con una ragazzina in braccio. Ed a me è venuta una certa voglia."

"Non sono ancora così psicolabile da svegliarmi alle tre di notte ed avere come primo pensiero quello di fotografarmi una tetta per mandare a te le foto..."

"Beh sai, comunque... a me è venuta una certa voglia... solo che domattina ho un impegno e non sarei un galantuomo a farti venire apposta stasera per poi rimandarti a casa domattina presto..."

"Non ci sarei venuta io, tranquillo."

"Cosa stai facendo? Sei a casa? Ma quando sei a casa cosa indossi?"

"Sto cenando. Sono in pigiama"

"Ah.... pensavo che girassi nuda anche a casa, come succede da me."

"Certo, col coinquilino io mi metto a girare o dormire nuda... non mi pare il caso."

"E sotto il pigiama cos'hai?"

"Nulla."

"Quando vai a letto dimmelo."

"E perchè?"

"Perchè vorrei la testimonianza che non porti nulla sotto il pigiama"

"Ma le foto porno se le scambiano i ragazzini, checcavolo... poi visto che l'ultima volta hai candidamente ammesso d'esserti fatto una sega guardando semplicemente una foto delle mie tette... beh, sinceramente non mi metto a farmi scatti ginecologici per soddisfare dei capricci ridicoli."

"Uffaaaaaaa... dai che ti costa??"

"Vabbè senti, buona serata. E chiudiamola qui, che non c'è storia."

"No dai, scusami, non volevo offenderti... è che l'altra volta sei stata al gioco..."

"Certo, sono stata al gioco perchè ancora eri mio cliente, idiota. Figurati se mi metto col telefono a farmi foto di tette e figa da mandare in giro ad uno che conosco appena tutto sommato. Ti ho già detto che a me non interessa stare o vedermi con uno che vuole solo scoparmi, o che ogni volta pare che dev'essere un obbligo farlo, o che ogni volta che ci si sente mi deve dire che c'ha voglia... io non voglio uno che mi tratti come un oggetto e basta. Ho bisogno di qualcosa di più per scaldarmi, te l'avevo anche detto, non puoi pensare di interagire con me come faresti con un'altra persona qualsiasi che non fa quel che faccio io."

"Certo... tu hai ragione su tutto. Ma avendoti conosciuta come è successo non è facile per me. E poi io ti avevo detto subito che non cercavo una storia."


Ma per avere un rapporto con un uomo che non si limiti solo al mero, ed alla lunga sterile sesso... bisogna per forza farci una storia?
Forse con una persona che sa conquistarti senza comprarti.
Perchè diversamente, quale uomo sano di mente rinuncerebbe a tentare di scoparsi una volta o più a settimana una donna che prima poteva "permettersi" una volta ogni 30/60 giorni?
Rispondo io per tutti quanti: NESSUNO.












venerdì 19 aprile 2013

Sogni nel cassetto

Se penso a cosa vorrei sicuramente il primo pensiero che mi passa per la testa non è certo quello di un uomo.
Sarà per disillusione, malavoglia, eppure ogni tanto il pensiero transita, dura poco, poche ore, poi tutto torna nella norma.
No, i sogni nel cassetto sono altri, per lo più desideri platonici, quelli che ti distraggono e rilassano, che se ci pensi ti mettono allegria, speranza, ti accendono le idee, i pensieri e ti chiedi se chissà, magari un domani ci arriverò.
Non sono una persona da città, da caos, da traffico, da movida... certo mi piace divertirmi ma non potrei mai pensare di vivere in città.

Se chiudo gli occhi e provo ad immaginare vedo distese verdi, vigne, campi, alberi, fiori profumati, erba smeraldo... il vento trasporta gli odori di petali, concime... una strada sterrata, qualche buca da sistemare, da incorniciare magari con una staccionata.
Una casa, od un casale vecchio, di pietra e legno, è da sistemare, da ristrutturare, da plasmare secondo i propri desideri... una casa grande quanto basta per poterci ricavare due o tre camere, una bella cucina a vista murata, un angolo di salotto con un bel caminetto od una stufa per l'inverno. Un bel bagno, una bella vasca, una tanto desiderata cabina armadio (e magari risolverei il cruccio "disordine" o lo limiterei perlomeno) ed una calda camera da letto.
Mi piace l'idea di un ambiente rustico, pietra e legno grezzi, infissi in legno, grandi finestre, tanta luce...
Fuori un piccolo orto con ciò che riuscirebbe a gestire una persona che non ha per niente il pollice verde... un piccolo pollaio per tre o quattro galline, per le uova... un paio d'oche... fanno anche loro la guardia, sono simpatiche.
Il mio adorato gatto, e finchè c'è lui ho idea che altri felini non potrei averne, è troppo geloso e possessivo... un bel cane magari, un golden o labrador...
Un bel dondolo, uno spazio all'aperto dove cenare d'estate, al fresco dell'ombra di qualche albero...
Fiori, due o tre alberi da frutto...

Beh direi che per ora basta fantasticare... potrei continuare all''infinito immaginando dettagli, profumi, colori...
Ora direi che devo ancora sistemarmi tutta la mia roba che a distanza di un anno dal mio trasloco sono ancora in alto mare...
Faccio un fioretto, ora che il coinquilino parte due settimane, devo assolutamente sistemarmi per recuperare il resto del trasloco.
Sarà una bella impresa recuperare gli spazi che mi servono...
Il negozio di cinesi mi sarà debitore per tutte le scatole che comprerò per riporre vestiti e altro.

martedì 16 aprile 2013

Come si cambia

Ho già fatto una volta l'errore di innamorarmi di un cliente.
Ed è successo un'altra volta che mi infatuassi di un altro, coi piedi ben piantati a terra però e molto aiutata dal fatto che fu lui a mollare il colpo a tempo di record perchè io di certo non smisi di fare la mia vita e lui non lo sopportava.
Ora mi ritrovo ad aver deciso di "riciclare" un ormai ex cliente a semplice trombamico.
Il motivo?
Era diventato troppo impegnativo come cliente.
Non era mica uno di quelli che mi "campava", figuriamoci, in realtà non ho clienti che mi campano e nemmeno ambisco ad averne.
Penso di essere quel tipo di squillo per la quale un cliente fisso troppo assiduo diventa a lungo andare una pigna in culo, detto in francese, perchè non sono mai esistiti clienti fissi che non arrivino ad un certo punto a pretendere "altro", quel qualcosa "di più" che certamente non regalo a nessuno per mestiere.
E nemmeno mi piace a quel punto fingere ulteriormente.
Quindi va a finire che divento fredda, distaccata, loro capiscono l'antifona e spariscono.
Pace ed amen, devo ancora capire perchè se uno cerca la fidanzatina va girando su siti di ragazze che fan sesso a pagamento.
Tornando al mio ormai "trombamico", e devo capire anche se definirlo così, perchè nella realtà dei fatti non mi è mai interessato cercarmi qualcuno per trombarci e basta, ecco, lui è stato un cliente che dal quinto incontro ha iniziato ad essere troppo impegnativo.

Eddai fermati ancora un pochino, ma come già te ne vai... e ti mette quel broncio che somiglia a quello di un bambino di 7 anni che si vede togliere il giocattolo dalle mani.
Che tu mi paghi un'ora ed alla fine della fiera a me ne van via sempre almeno un paio.
Ma va bene così per carità, però se ti dico che devo andarmene... devo andarmene.
E poi troppe smancerie, troppo tempo a letto, un'ora a letto con una persona attiva non passa mai a meno che una non sia una ninfomane o non abbia veramente particolari voglie.
E allora sai che ti dico?

Convertiamo il tutto ad una semplice amicizia.
Dai, tutto sommato te sei gentile, carino, educato, a modo... mi tratti bene, certo magari sei un po' noioso delle volte ma vabè, non si può avere tutto dalla vita.
Alla fine non ci perdo nulla in termini di guadagno lavorativo e ci guadagno qualche altra uscita in compagnia, un week end ogni tanto svaccati sul divano a guardare film su Sky, e se poi sono in vena si possono "sfruttare" le tue ottime doti...
Parlo di misure ovviamente, non di particolari doti amatoriali...
Quelle no.

Io devo ancora capire perchè i quarantenni quasi verginelli me li devo sempre beccare io.
Cioè, a me non va veramente di credere che se uno a quarant'anni è scapolo, single, o quel che cavolo ti pare, debba essere per forza perchè è un mezzo verginello, mancante di un qualsiasi istinto primordiale di corteggiamento, di tecniche di eccitazione della donna che non si limitino al mettersi a toccare compulsivamente un capezzolo, privo di un movimento pelvico regolare, cadenzato, che non ti faccia ritrovare ogni due minuti che sei lì, e dici checcazzo.... ma non ho voglia di venirti sopra, che mi stanco, e non ho voglia di stancarmi, voglio uno che mi scopi, non che io devo scopare te....
Quello lo faccio già con gli "altri".

E casca l'asino poi anche sul tema "scopare".
Ma è inutile, agli uomini da una parte gli entrano, e dall'altra gli escono, certi discorsi.

"Guarda che ora che ci vedremo da amici sicuramente si finirà a letto meno di quando mi chiamavi, pure che era una volta ogni mese e mezzo..."

Detto ridendo ma fuori dai denti.
Per la serie: se si scopa lo decido io.
E che cambia, direbbe un uomo.

Se pago e ti chiamo alla fine sempre tu decidi... se non ti pago perchè siamo trombamici alla fine sempre tu decidi... quale delle due cose conviene di più?
Uomini, avete ragione "voi" che andate a puttane. Spendete meno che ad avere una amante o la trombamica, fatevi due conti seriamente.

Ma io sono "economica", non come prostituta intendiamoci... come "trombamica".
A me non fregano i posti di classe, di lusso, sono per lo shopping low cost ai saldi, per le gite fuori porta, per i pomeriggi in pigiama sul divano...
E non ti rompo nemmeno le palle "dopo", pensa un po'.
Che se non torni a cercarmi tu è capace che mi dimentico pure chi sei dopo una settimana, stordita come sono nell'ultimo periodo.
Non riceverai messaggini, non riceverai squilletti, se capita non rispondo nemmeno ai tuoi di messaggi ed alle tue chiamate.
Magari perchè non posso e sono impegnata, con amici, magari perchè semplicemente non mi va, perchè magari sto sonnecchiando, o sono in giro per negozi, od a fare la spesa... o perchè non ho palle e basta.

Ma io lo so che sto facendo un'altra minchiata grande come una casa.
Perchè la realtà dei fatti è che di questa persona mi fa sesso solo il suo gran bel pisello.
Oh, è una donna che sta parlando eh... non vi stupite se una volta tanto è una donna a dire chiaro e tondo come stanno le cose.
Il punto è che mentre a voi maschietti il pisello tira (oh mica a tutti per carità... ma a molti) anche solo se vedete un po' di pelo... e chi se ne fotte del "contorno"...

"Tanto la metto a pecora, così non la vedo in faccia che mi fa cagare"

Ad una donna... un gran bel pisello... e basta... non serve proprio a nulla.
Al massimo potrei renderlo utile facendoci un bel calco di silicone ed usandolo "fai da te".
Se sopra ad un bel pisello non c'è un bel cervello ed una persona che sa muoversi, sa toccarti, guardarti, parlarti... io personalmente non me ne faccio nulla.

Fare la prostituta mi ha fatta diventare parecchio cinica su sti argomenti, una volta non ero così, lo giuro.

E quindi so già che sto facendo una minchiata grande come una casa per ben almeno 3 motivi:

Punto primo: 
lui non ha capito un cazzo del ragionamento che gli ho fatto e quindi ci si ritrova che se ci si mette a letto per DORMIRE e BASTA, perchè non mi va di fare altro e quindi NON SI FA NIENTE, tempo un quarto d'ora mi ritrovo con un polipo a fianco, che tenta di farmi venire voglia in strani modi, tipo poggiandomi il suo slip rigonfio sulla mia mano... un po' come si farebbe facendo vedere un lecca-lecca ad una bambina... che ci potrebbe anche stare... ma se ti ho detto la sera prima come la penso sei un idiota totale. E non ti fermi nemmeno quando fingo di russare... devo affinare questa tecnica evidentemente.

Punto secondo:
anche che proprio fosse che giungendo la primavera degli "Ammmori" a me venga un turbinio di voglie irrefrenabili.... torniamo al discorso del "bel pisello senza contorno". Ergo non riuscirei comunque a venirne a capo. Non mi eccita, anzi il più delle volte mi irrita. Mi irrita lui e mi irritano tutti quegli uomini che quando vorrebbero eccitarmi, la prima cosa alla quale puntano per toccarmi cosa sono?
Le tette.
I capezzoli.
Che cazzo ci vedi scritto... ON - OFF?
Ma se io sono beata sul divano che mi sto guardando Grey's Anatomy e te fai scivolare il tuo bel ditino piano piano... vicino sopra la maglia, e mi sfiori il capezzolo... che certo, può anche diventar duro perchè è una cosa fisiologica voglio dire... ma io devo trattenermi seriamente dal non prenderti a parolacce o peggio ancora mortificarti con qualche cinica uscita di cattivo gusto.
Perchè già mi sono persa due serie e non ho capito come cazzo è che una ha perso la gamba, che l'altra è incinta, che l'altro ancora un'altra tragedia...
Sarà... magari la mia è una intolleranza sviluppata da un mio precedente rapporto nel quale seriamente per la persona toccarmi un capezzolo era il passatempo principale e preferito.
Ed è una intolleranza che mi porto dietro anche coi clienti.
Se uno insiste nel gesto... devo contare fino a cento.
E questo ovviamente è perchè non c'è una attrazione, una eccitazione di base, di conseguenza qualsiasi stimolo in apparenza "sessuale" diventa estremamente fastidioso.

Mi sto perdendo nei meandri dei pensieri... torniamo ai tre punti...

Punto terzo:
Ti ho detto SUBITO che non voglio impegni, che non voglio cose fisse, che "Quando si ha voglia ci si vede".... che se non sei scemo dovresti aver capito che "Quando ho voglia ci si vede".
Fosse per te ci si sarebbe visti anche il we scorso, ma ho trovato altro da fare perchè volevo fare altro.
Tu non puoi che dopo che siamo stati insieme sabato sera, dormito insieme... oddio dormito è una parola grossa, sabato ti sei divertito pure.... vabbè sei andato in bianco ma non è colpa mia, non faccio mica i miracoli io, non li faccio coi clienti, figuriamoci se mi ammazzo per divertimento...
Te non puoi che dopo la Domenica bella, simpatica, goliardica, che abbiam passato insieme... e la domenica notte insieme... e lì sì abbiam dormito (come da punto due), non puoi dirmi il lunedì mattina, dopo che carinissimamente sei sceso al bar a prendere cappuccio e brioche... uscirtene con:

"Quindi noi quando ci vediamo adesso?"

Nemmeno "quando ci sentiamo", no... quando ci VEDIAMO.
Dico cazzo, manco mi sono tolta ancora il pigiama e già vuoi sapere quando dovremmo vederci di nuovo?
Ma io devo disintossicarmi dopo due giorni passati così, devo tornare alla MIA normalità, alla MIA routine, ai miei pasti sani, al mio adorato gatto, al mio disordine, alle mie cose, al MIO letto, e possibilmente al MIO lavoro.

Per questo dico che secondo me sto facendo una minchiata colossale.
Perchè nonostante io sia ben chiara nell'esporre le mie idee, nonostante non venda davvero illusioni a nessuno, non faccia promesse ma anzi, se posso tiro sempre il culo indietro prima di espormi troppo...
Tutto quanto ho come l'impressione che da una parte gli entri e dall'altra gli esca.

"Ci vediamo questo we? Stiamo due gg insieme? Dai potremmo fare così e così."
"Sì ma io devo comunque essere "reperibile"..."
"Eh sì ho visto l'altra volta che ti chiamavano, non ci sono problemi!"
"Intendo dire che se mi chiama qualcuno devo lavorare."
"Ah ok, alcun problema dai."

Ma io son sicura che quando capiterà, che son da lui e qualcuno mi chiama e devo andare... mi ritroverò di nuovo davanti il broncio del bambino di 7 anni.
Ed a quel punto mi partirà un bel "Vaffanculo" perchè sarà chiaro che non capisci un cazzo nonostante tu conosca la realtà dei fatti.

Una volta ero più affabile, diplomatica.... sopportavo più di buon grado le incompatibilità, i difetti, le imperfezioni... le ingenuità...
Ora sono insopportabilmente intollerante.
Mi stanco in fretta.
Mi irrigidisco quando sento qualcuno che si avvicina troppo.
Mi imbarazzo ed allo stesso tempo indispettisco se uno mi guarda con uno sguardo che fa capire cose che non mi va più di capire forse, del coinvolgimento, quel volere di più.
Ora non ce n'è per nessuno.
Magari poi... vedremo, chissà.


martedì 2 aprile 2013

Mi ritorni in mente

Sai, ogni tanto mi vieni in mente.
Ma solo perchè avrei voglia di averti davanti e mandarti a fare in culo.
Ma tu questa soddisfazione non me l'hai mai data, nè prima, nè ora.

E' facile sparire, nascondersi dietro impegni, dietro le parole "rispetto ed educazione" che sono mancate solo da parte tua, non certo da parte mia.

Fammi un regalo di compleanno e trova i coglioni di guardarmi in faccia e dirmi perchè cazzo sei venuto a cercarmi, di nuovo, pretendendo, facendomi coinvolgere, per poi far andare di nuovo tutto così.

Cercale, le palle per farlo.
Perchè io ringrazio Iddio che tu sia stato tanto codardo.
Mi sono risparmiata una marea di delusioni, di incazzature, per una persona che è solo piena di sè e che non sa essere sincera con nessuno.
Non lo sei stato con tua moglie, come gli altri, e devo impararlo una volta per tutte che gli uomini sposati sono i peggiori. Perchè per voi è bene mantenere la facciata, tornare a casa ogni sera dalla mogliettina, farle la chiamata di cortesia quando state per mettervi a tavola con l'amante ed a loro avete detto che "Sono in giro per lavoro", e poi lei va bene solo per lavarvi e stirarvi le mutande, perchè manco ve la scopate più. Ma è sempre lei la causa del vostro gran male da impotenza coniugale, guardacaso.

Non esiste UN solo uomo sposato che dica "Sono io il bastardo".
Poi per carità, ci sono anche casi REALI... ma il tuo non rientra in questi.
Tua moglie la vedi solo il tempo di dirsi "Buonanotte" o "buongiorno", quando va bene almeno in uno di questi casi, nemmeno in entrambi.

Trovali i coglioni per guardarmi in faccia e dirmi che io ti facevo sentire "grande", importante, figo, superdotato, il Dio sceso in terra... e la cosa ti è sempre piaciuta, tanto, troppo.
E non te ne fregava un cazzo di quello che provavo io perchè

"Tanto DOPO io non ci sono".

Tu non c'eri dopo e di come stessi io non t'importava, a te interessava viverti il momento da gran figo, farti la "giornata trasgressiva" dopo che avevi passato la domenica familiare con la tua mogliettina.

"Con lei sto bene, con te mi diverto"

Mi fece girare i coglioni l'uomo che me lo disse ma perlomeno fu sincero, certo crudele ma sincero. E penso che questo sia sempre stato anche il tuo pensiero.
Con lei stavi bene, con me ci venivi per soddisfare le tue fottute fantasie sessuali, i tuoi fottuti desideri di essere idiolatrato, tenuto su un piedistallo, trattato come un Re, come l'ultimo dei fottutissimi uomini a cui ho sempre dato, dato, e dal quale non ho mai avuto nulla di concreto.

Da te ho avuto solo un'altra cosa lasciata in sospeso.
Sei diventata la seconda persona della mia personalissima lista nera che non vedo l'ora di trovarmi davanti per dirgliene di tutti i colori, per farti sentire come mi sono sentita io quando volendoti bene e volendo il meglio per te, per noi, mi sono ritrovata perfino in situazioni che mai avrei immaginato.

Io aspetto, magari un uomo le palle le ritrova, prima o poi.
Ma quelli come te son bravi solo a parlare... di lavoro, coi clienti, con gli altri.
Mai con chi gli sta accanto.

giovedì 28 marzo 2013

Prostituzione e tasse 2

Tassazione prostituzione

Torniamo al tema "tasse".
Ora, non è che io da piccola sognassi di fare la prostituta da grande... mi sarebbe piaciuto diventare veterinaria, poi poliziotta, poi mi sarei accontentata di fare la segretaria... e alla fine, gira che ti rigira, mi è toccato decidere se finire sotto un ponte, continuare a farmi mantenere dai miei oppure farmi la mia vita e decidere per me.
Ed ho deciso, fermamente, senza rimpianti, consapevolmente.
Certo, un domani mi piacerebbe fare anche altro, o solo altro, ma chi lo sa, oggi come oggi credo che molti tra tutti vivano semplicemente alla giornata, risulta impossibile fare progetti per il futuro.

Si parla in continuazione di tassare la prostituzione per salvare le casse dello Stato.
Senza una normativa, senza nessuno che venga a spiegare COME si debba/possa fare, senza considerare che, alla fine, non si risolverebbe granchè dato l'alto numero di straniere in Italia che dubito farebbero la fila fuori dalla Camera di Commercio per aprirsi una Partita Iva.
E quindi l'evasione, quella vera, ci sarebbe sempre e comunque.

Non esiste una categoria professionale, si dovrebbe aprire una P.I. per dichiarare "redditi diversi".
E non essendoci una categoria professionale non esistono tutele, linee guida, si verrebbe a creare solo un gran casino.
Ma fa' nulla, intanto facciamo pagare le tasse ANCHE alle puttane, e salveremo il Paese.

Già mi immagino, a fine "servizio", che tiro fuori dalla borsetta incasinatissima il mio blocchetto di ricevute fiscali... m'immagino la faccia del cliente che si è fatto mille seghe mentali già per il solo fatto di aver dovuto lasciare la Carta d'Identità alla reception dell'Hotel:

"Che se poi fanno controlli... si venga mai a scoprire che sono stato a puttane..."

Beh guarda, questo è il mio compenso + IVA, a chi la intesto la fattura?
Oddio no, lo sconto non posso fartelo, mi spiace, sai com'è, la crisi, poi devo pagare le tasse.
Magari te la puoi scaricare la mia prestazione poi...
Che so, tipo uno che fa detrazione con le aspirine, il dentista, il veterinario, il paio d'occhiali da vista...

Beh ma se pago le tasse... ho una partita IVA... insomma, sono in regola...
Magari trovo anche un appartamento in affitto, per lavorarci, mica per viverci, figuriamoci... quello mai.
Eh ma no, non funzionerebbe.
Quel povero cristo che me l'affitta è capace che poi sia anche accusato di favoreggiamento, si sa mai.
Sì, perchè io non è che sia una "professionista" per lo Stato.
Lui fa spallucce, si incassa il dovuto, ma io sono una che pagherebbe le tasse da "redditi diversi".
E si sa che l'Italia è il paese che se una cosa non è scritta a chiare lettere, in una legge, tutto diventa interpretabile liberamente da chi poi le leggi le deve far rispettare.

Giuro, se non fosse che voglio evitare figure di merda e perdite di tempo, me lo farei il viaggetto

 "Alla scoperta di come diventare una puttana che paga le tasse"

Per capire veramente poi a cosa porterebbe tutta questa farsa, perchè di farsa si tratta se non esiste una regolamentazione chiara, precisa, che mi induca certamente a rispettare i miei doveri di cittadino "contribuente da redditi diversi" - non sia mai che si consideri la prostituta una "professionista" - ma anche a considerare quali sarebbero i miei nuovi "diritti".

Alla fine si finirebbe come quei poveri cristi di imprenditori che si sentono dire dall'erario

"Eh no ciccio, te secondo le mie stime è impossibile che hai guadagnato solo 10mila euro quest'anno, ne devi aver guadagnati almeno 20mila!"

E quello che tira fuori tutto e dice che cazzo, come te lo devo spiegare che le tue statistiche non valgono niente, che vieni a guardare tutto, spulciami le fatture, e fatti i conti di quanto ho guadagnato.
Ma no, niente, per lo Stato hai dichiarato troppo poco e quindi comunque per lui te sei un evasore di quell'importo che "secondo lui" avresti dovuto guadagnare e quindi, devi pagare.

Io mi vedo con l'erario che mi dice

"Eh no ciccia, te secondo le mie stime hai dichiarato troppo poco... calcoliamo in media 5 marchette al giorno, per 100 fanno 500, su 7 giorni fanno 4500 che in un mese fanno 18mila euro.
E come mai ne hai dichiarati SOLO 2000 euro al mese?"

Sticazzi, io non passo la mia intera vita a fare marchette solo perchè le casse dell'erario vogliono ingrassarsi per poter mettere in conto ai soldi pubblici la Nutella, il caviale, la Sagra del Muflone a Primavera per nascondere la mazzetta o che cavolo d'altro sia.

"Aspetta, aspetta... bene dai, sono a 2000 euro... devo arrivare a 18mila quindi vediamo... per arrivarci vuol dire che mi conviene di più mettermi a pecorina per strada, col piattino delle offerte."
Ah no, quello è vietato, vero, è oltraggio del pubblico pudore.
E allora non lo so... dimmelo tu che fai tutte quelle statistiche per calcolare quanto io dovrei guadagnare, per avvalorare quell'altra tua statistica, di quanto le puttane "secondo te" evaderebbero le tasse.
Perchè a me pare funzioni più così che in altro modo.

"La tassasione delle prostitute porterebbe allo stato TOT Mld all'anno"

Ma non ci rendiamo conto di quanto RIDICOLA sia questa affermazione?
Ok, volete farci pagare le tasse? Bene, cominciate col fare una LEGGE, con l'inquadrare una CATEGORIA PROFESSIONALE, con il definire un sistema di tutela PREVIDENZIALE e tutela dei DIRITTI oltre che dei doveri.

Ma come si fa ad affermare che la tassazione delle puttane porterebbe TOT Mld all'anno alle casse erariali?
Si può presumere... ipotizzare... secondo calcoli che non voglio manco sapere sinceramente perchè sono talmente sommari e squallidi da non essere degni di nota.
Si ritorna come al povero giornalaio che "secondo l'erario" dovrebbe dichiarare TOT ed invece alla fine dichiara meno.

"EVASORE!!"

Eh no, checcazzo.
Non potrebbe essere che magari la gente se le legge online le notizie anzichè comprarsi il giornale?
Non può essere che magari vanno da un'altra parte a pigliarselo?
Non può essere che magari il povero cristo è rimasto ammalato una settimana, due, o gli è morto un caro ed ha tenuto chiuso per lutto, o magari semplicemente si è preso un mese di ferie?

E quindi non può essere che MAGARI le prostitute non sono tutte uguali?
Può essere che se una lavora in casa e se ne fa dieci al giorno, io magari dieci me li faccio in un mese?
Per scelta eh!
Voglio dire, se ho una Partita Iva sono una lavoratrice indipendente, esatto?
I miei "redditi diversi" provengono dal lavoro che io faccio, decido come, quando e quanto.
E perchè tu dovresti venire a dirmi "quanto" secondo te io dovrei dichiarare in un mese?

Questo vale anche per il povero giornalaio.
Che se dichiara meno di quanto avresti sperato, è comunque a suo discapito più che al tuo.

Una puttana dovrebbe lavorare anche di notte per pagare le tasse allo Stato.
Perchè non è concepibile che esistano prostitute che guadagnano 2mila euro al mese.
No, esistono solo quelle che 2mila euro li guadagnano in un'ora, un giorno, una notte.

E se io che faccio la puttana non a cottimo e guadagno mediamente 2000 euro al mese, devo dare il 40% (se mi va bene) alle casse erariali, significa che in saccoccia mi rimangono 1200 euro.
Che potrebbe anche andarmi bene per carità.... ma capita sempre l'imprevisto, la spesa non programmata, e comunque si calcola su una base del 40% di tasse pagate, che è surreale, in realtà è una bugia.
Spesso per i liberi professionisti ed imprenditori arriva al 70%.
E se arriva al 70% non sarebbero più 1200 euro a rimanermi ma 600 euro.
Togli l'affitto, le spese di benzina, spostamenti (visto che io non lavoro mica in casa), insomma... mi troverei a dover aumentare i miei introiti, per forza di cose, quindi a cercare più clienti, aumentare il mio giro di prostituzione.
E sperare di arrivare a 3mila/4mila euro al mese, almeno.

Perchè fare la puttana si pensa equivalga a fare tipo che so, il rappresentante del Folletto?
Cioè, io ho qualcosa da vendere, da dare, e devo trovarmi i clienti.
Ma io non faccio mica la puttana porta a porta.
Non è che mi faccio il giro del quartiere per trovarli, i clienti.
Mica mi prendo le Pagine Bianche per passarmi una pagina di elenco al giorno.
Uno cazzeggia in internet, vede una mia foto, legge quel che scrivo, si segna il mio numero e se è particolarmente ispirato o più spesso arrapato, prende e mi chiama.
E se la mia offerta incontra la sua "domanda" allora magari si può ragionarci.

E come cazzo fa lo Stato a dire che io evado di TOT?
Come cazzo fanno a fare una stima dell'evasione da prostituzione?
Come fai a sapere quanti appuntamenti posso avere io in un mese?

Quand'è che finirà la caccia alle streghe a tutti i costi e la gente comincerà a dire le cose come stanno, che non devono essere le puttane a salvare il culo all'erario, ma la politica a finirla con gli sprechi?

Poi fate come vi pare, ma fate le cose GIUSTE, non campate per aria, pretendendo, chiedendo, e non dando niente in cambio solo perchè per voi è cosa buona e giusta.












giovedì 21 marzo 2013

La vecchia aria dei ricordi

Era da un anno quasi che non tornavo da queste parti, dove ho sempre vissuto, prima di scappare da questi posti, questi paesaggi, lontano 400km da dove avevo costruito il mio minuscolo microcosmo che ho poi visto crollare pezzo dopo pezzo.
Era da esattamente 9 mesi, che non respiravo quest'aria.
E devo dire che non mi è mai mancata, affatto.
Se non fosse per mio padre penso che qui proprio non ci tornerei mai più, nulla avevo alla fine e nulla mi sento d'aver lasciato, non ho mai avuto legame con questa terra.
Dall'autostrada è sembrato quasi di entrare in una nube di smog, nebbia, grigiore, tutto è più grigio qui, sembra tutto vecchissimo, passato per l'appunto.
E' come se stamattina avessi fatto un viaggio nel passato, su strade percorse migliaia di volte, posti conosciuti, qualcuno che non riconosco... to', sono spuntate case nuove, che non le compra più nessuno ormai... to', han chiuso quel supermercato dove sarò andata almeno 100 volte... to', quel ristorante cinese è ancora aperto! Ed hanno messo davvero l'autovelox sulla statale, non scherzavano allora.
Ma è come stare in uno di quei film dove c'è il fantasma del passato, che ti riporta in luoghi passati... e vivi tutto quasi in terza persona, estraniata da ciò che ti circonda, e con la voglia di tornare da dove sei RIpartita.
Perchè da qui io sono scappata, partita... e dove vivo ora, dove sto coltivando i miei nuovi affetti, sono RIpartita.
Ho sempre considerato questi dei bei posti, paesi di periferia, poco traffico, poca urbanizzazione rispetto alla Milano da bere.
Eppure ora mi appare tutto più grigio.
Sarà suggestione, sarà appunto l'aleggiare di ricordi, dall'infanzia a quando poi me ne sono andata.
I ricordi delle vecchie compagnie, del primo ragazzo, delle prime "amiche", le prime delusioni amorose, la scuola che ho sempre aspettato che finisse perchè non mi è mai piaciuta (ma toccava), la casa dove vivevamo da bambini quando ancora la famiglia era unita.
Sembrano ricordi così lontani, nel tempo e così lontani da me.
Sembra di rivedere la vita di un'altra persona.
Le persone cambiano, i ricordi restano.
E non tutto arriva solo per nuocere. Se si riesce a guardare oltre, quando tutto sembra finito, c'è sempre un punto di luce lontano, che ancora non sappiamo bene dove, come, quando, ma c'è.
E basta solo avere la voglia, lo stimolo, di rimettersi in gioco, di rifarsi da zero, di cambiare vita, il come lo decidiamo solo noi.
E se poi bisogna raccontare qualche bugia... si cerca sempre di farlo a fin di bene.

giovedì 14 marzo 2013

La Danza Orientale



Era da tempo che mi incuriosiva e quando ho avuto l'occasione a portata di mano non ho esitato a buttarmi in questa avventura.
Sulla storia e le origini si trovano parecchie indicazioni in internet... io voglio raccontare cosa ha portato nella mia vita e nel mio essere questa danza, in così seppur poco tempo.
Il mio avvicinamento fu titubante per via del fatto che le danzatrici per antonomasia sono tutte "in forma", di certo la ciccia non fa parte del fisico di una ballerina.
Ma questa è davvero ed inequivocabilmente una danza per tutte.
Non importa quante curve hai, quel che conta è saperle armonizzare con i movimenti che questa danza insegna mano a mano che si affina la tecnica fino ad arrivare ad una interpretazione personale, di ogni passo, ogni contrazione di muscoli, tutto quello che impari ti arricchisce dentro, e fuori.
In questo contesto tutto al femminile non c'è chi giudica, non ci sono invidie, ogni cosa che si osserva è uno stimolo per fare meglio o per correggere i nostri errori.
Non si pensi che la danza del ventre sia facile.
Io lo credevo e sono rimasta stupefatta del contrario.
Se vedete una danzatrice orientale che balla sorridente, in modo disinvolto, sappiate che sta facendo una fatica che nemmeno potete immaginare.
In movimenti che a voi possono sembrare banali, ma provate a riprodurli, ad imitare le isolazioni muscolari, corporee... allora saprete giudicare.
E' una danza che porta ad una conoscenza ancora più profonda del proprio corpo, più profonda di quanto si possa credere di possedere già.
Ed aiuta ad entrare in piena armonia con esso, con tutti i suoi difetti, eccessi, e tutto ciò che solitamente si nota allo specchio e che non vorremmo vedere, vorremmo cambiare.
Un ventre generoso, dei fianchi larghi, possono essere esaltati ad arte tanto quanto un corpo asciutto e statuario.
Il bello della danza orientale è proprio questo.
E' ciò che si sente dentro, e come lo si metabolizza e lo si esterna in ogni movimento, a fare la differenza.
E se poi si decide di voler perdere quei chili di troppo, lo si fa per sè stesse, non per il giudizio altrui... che questa dovrebbe essere una regola in qualsiasi caso.
Non sono mai andata particolarmente d'accordo con le donne, eppure in questo contesto si instaura una complicità, una empatia che sicuramente è legata alla passione comune ma insegna ad abbattere quel muro di invidie e cattiveria che spesso anima il sesso femminile.
Solo una donna insoddisfatta di sè stessa diventa invidiosa verso un'altra donna.

Ho imparato fin dalla prima lezione ad apprezzarmi nella mia interezza, a guardarmi sotto una diversa luce che rende irrilevante qualsiasi difetto fisico che prima appariva talvolta come insopportabile, fastidioso.
Mi pare normale che ognuna abbia le sue giornate "no", ma questa cosa si è pian piano affievolita.
Non vanno sottovalutati nemmeno i benefici fisici che porta, oltre che psicologici.
Si rieduca il corpo ad una postura corretta (che molte pensano di avere... ma così non è), si sciolgono le articolazioni, si irrobustiscono e si allungano i muscoli del busto, del ventre, delle braccia, tutto il corpo è coinvolto, dalle dita dei piedi alla punta delle dita della mano.
Si scoprono movimenti che nemmeno si sarebbero immaginati prima.
Ti ritrovi a fine lezione talvolta dolorante come se tu avessi fatto un'ora di attrezzi in palestra e ti stupisci ogni volta di quanto influiscano sul proprio corpo questi movimenti che se li senti già un po' tuoi appaiono mentre di guardi allo specchio talmente fluidi e leggeri che la fatica non sembra contemplata.
Ma se fai attenzione, mentre ti muovi, se concentri tutto dentro di te, percepisci ogni singola contrazione di ogni singolo muscolo dal basso addome fino alla schiena.

E quando ti capita di sentire un ritmo di percussioni, in una qualsiasi musica oltre a quelle arabe... è inevitabile che il tuo corpo inizi a vibrare per il desiderio di seguirlo al ritmo di una danza che nella notte dei tempi è nata per celebrare la fertilità, praticata anche e soprattutto in periodo di gravidanza perchè giova enormemente alla prossima nascita dalle donne tra e per altre donne...  non quindi come mero intrattenimento per uomini ammaliati dai movimenti sinuosi, come è invece diventata ora in molti casi.