martedì 30 luglio 2013

Chiusa una porta, si apre un portone.

Questo sta a dire che mi sono ritrovata parecchie volte, diciamo ogni mese, al punto in cui mi dico

"Ok, le riserve stan finendo... sperin ben."

Ah sì, per chi si fosse perso qualcosa di me... io non faccio la puttana a cottimo, a "tassametro", o per diventar ricca... beh, ammetto che il diventar ricca non mi spiacerebbe... ma avrei più rotture di cazzo poi a stare a spiegare agli "altri" come ci sono diventata visto che sanno che son disoccupata... oltre ad avere la paura fottuta del fisco che mi pianta il fiato sul collo.
Mi interessa camparci, tirare avanti... poca fatica, minimo sforzo, guadagni rispettabilissimi da "operaio medio" (ultimamente anche meno, molto).
Se poi avessi le mani meno bucate andrebbe di gran lunga meglio... ma tant'è... ogni anno è la stessa storia, non resisto ai saldi...
Che poi quest'anno ci si doveva mettere pure la coppia di amici che ha deciso di sposarsi "per finta" in un locale che frequentiamo assiduamente........ fottuta. Prevedibilissimo.
Ma di questo parlerò in un altro post, giusto per goliardia e cazzeggio.
Ebbene, come dicevo, ogni mese arriva il giorno fatidico, il momento "morto", in cui dici

"Ecco, stavolta son fregata, non ce la faccio.".

E guardacaso è il momento in cui ti chiamano tutti gli imbecilli al mondo, tutti gli idioti, tutti quelli che vogliono decidere loro quanto, come e quando, tutti quelli che hanno fretta, quelli stronzi, quelli insulsi... insomma... la peggio gente, quella che proprio io evito come la peste, che piuttosto vado alla Caritas per davvero.

Ed ogni volta me lo ripeto

"Elena, non è vero che ogni lasciata è persa... se lasci vuol dire che va bene così, che il gioco non vale la candela, che potresti avere solo rotture di cazzo, che alla fine "perdiamine" (dopo tutte 'ste parolacce ci sta anche bene), ogni mese te la sei cavata, non hai bisogno di certa gentaglia..."

Eppure ogni singola volta mi girano le palle, mi arrabbio, me la prendo...
Ai soldi persi in realtà ci penso solo i primi 5 minuti.
Poi scatta quella cosa per la quale dico, ma cazzo, non è che perchè "faccio quel che faccio" devo necessariamente sottostare ad ogni capriccio dell'ultimo secondo del pirla di turno che decide di chiamarmi:

- senza aver letto l'annuncio, dove c'è scritto chiaramente che NON RICEVO, indi per cui devo raggiungerti... e di conseguenza ho i miei tempi logistici.

- mi mette fretta, una fretta boia, assurda, di quelle che manco fosse come stare ad "Avanti un altro", che già sei lì mentalmente a pensare quanto ti ci vuole a farti una doccia, raderti, decidere cosa metterti addosso, infilarti in auto ed impostare il navigatore... e già la cosa mi indispone mentalmente.

- che ti dice "Ci vediamo nel parcheggio del supermercato X"... che manco so dove sta, ma a prescindere, io voglio un indirizzo, non esiste che mollo la mia auto e salgo sulla tua. Chi cazzo ti conosce?

- che quando gli fai presente il punto sopracitato ti dice "Ok, andiamo con la tua allora".
Cosa cazzo cambia, scusa?

Eh no, dice, non possiamo andare con due auto.
Quando poi, a tale affermazione, rimango un minimo interdetta... mi dice dopo tre secondi di mio silenzio:

"Ok ok, non hai voglia... fa' nulla, ciao."

Scusa eh... ma vaffanculo.

E quindi, dico io... che non è vero che "ogni lasciata è persa".
Certo, se una vuol fare portafoglio, se le interessa solo il guadagno, i soldoni.... beh, fai gli straordinari anche per strada a quel punto...
Ma chi me lo fa fare di scapicollarmi, fare corse, essere accondiscendente con certa gente... (anzi, che ora che scrivo mi viene in mente di bloccargli il numero... tolto il dente, tolto il dolore...).
Che l'esperienza mi ha insegnato quanto ripaga il trovare una persona che ti chiama ed è ben disposta ad accettare i MIEI tempi... che ho pure io una mia vita... e che ritengo di essere tanto disponibile e gentile che se hai una voglia improvvisa, per carità, se posso te la soddisfo pure... ma non puoi pretendere l'impossibile o qualcosa che a me non va proprio.

Anche perchè poi, se vengo... il rischio è che oltre a rimetterci i soldi... ci rimetti pure il divertimento.





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