mercoledì 31 luglio 2013

Mr. John

Sono qui a guardare la TV e fan vedere un giovanissimo Bon Jovi.
E mi ritorna in mente lui... Mr. John.
No... non perchè sia il sosia di Bon Jovi... però fisionomicamente me lo ha ricordato molto.

Mi arriva un sms, in inglese praticamente scolastico.
Già tempo fa mi scriveva un tizio che in realtà poi non giunse a nessuna conclusione e da allora, diffido un poco.
Anche perchè voglio dire, io non arrivo certo da una agenzia di accompagnatrici, nè sono una top class...
Son quelle cose che, insomma, non te le aspetti proprio.

Lui parla solo inglese, facile da capire, ma non troppo dato che parla abbastanza veloce.
Io lo leggo bene, lo scrivo decentemente, lo parlo da disastro... quando manca la pratica, tant'è...

Mi scrive

"Hello, you look wonderful. And I would like to meet you. But how to make it? I only speak english. Can we meet? John."

E come no...
Gli rispondo (ovvio, in inglese... ma d'ora in poi i dialoghi saranno volutamente in italiano) che può chiamarmi dalle - alle, gli descrivo ciò che offro in toto... ed attendo.
Lui chiama, io sono imbarazzatissima, non riesco a spiccicare una parola.
Tra l'altro c'è con me anche la mia amica Morena, siamo a casa da me, a bere un caffè ed a fare le prove trucco per il suo "finto matrimonio" ormai quasi imminente, mancano 15gg...

Mi dice dove si trova, lo devo raggiungere in hotel in un paese carnico.
Ci accordiamo per il mercoledì, il giorno dopo.
Io già me la sto facendo sotto.

Voglio dire, fintanto che gioco in casa sono discretamente brava ad approcciarmi, ad intrattenere... ma con un "english man"... aiuto...
Una voce profonda, devo dire che mi ha incuriosita fin da subito e quindi mi sono lanciata in questa esperienza che chissà quando mi ricapita.

Arriva la sera fatidica, mi metto in auto, imposto il mio fedele Tom Tom, 50 minuti a destinazione.
Abbiamo appuntamento alle 20, ora sono le 18.50, sono in orario perfetto, arriverò anche con qualche minuto di anticipo che non fa mai male.

Provo a chiamarlo, per dirgli che sono in viaggio, per dargli conferma dell'orario concordato.
Non risponde, sarà a cena.
Mi richiama poco dopo ed è tutto ok.
Fumo, mangio mentine, fumo e mangio ancora mentine... che se non fuma è un casino, ora che arrivo la' puzzo di posacenere... cazzolata.

Ma un'ora di strada è troppa, tanta, non mi passa più, poi mi chiedo cosa cavolo mi inventerò di dirgli, se riuscirò a spiccicare mezza parola per dar sfoggio del mio inglese scolastico che poco ho praticato verbalmente.
Ma tanto poi chissà quanto si parlerà...

Arrivo a destinazione, Hotel Roma.
Parcheggio in piazza.
Il tempo è uggioso, fresco, ho dimenticato il mio coprispalle a casa... pazienza.
Indosso un abitino intero nero con le spalle scoperte, sotto un intimo H&M carinissimo rosa con pois grandi neri e merletto nero.... e le mie ormai quasi dimenticate decoltée in vernice color cherry con stiletto 11, cavigliera inclusa.

Entro nella Hall.
Dico alla receptionist che sto aspettando una persona, l'ho appena chiamato dicendogli che sono giù, che l'aspetto.
Lo vedo spuntare da un angolo vicino all'ingresso.
Mi sorride, è sulla cinquantina abbondante di sicuro (non gli ho chiesto l'età) ma in forma, indossa un jeans ed una maglietta manica lunga semi-sportiva che nonostante la frescura mi mette caldo solo a guardarlo.
Capelli spettinati sale e pepe, occhiali, sembra un bel tipo...
Lo faccio attendere un attimo, lascio il documento in reception per evitare rotture.

Mi lascia passare da galantuomo per entrare in ascensore.
Sono tesissima, mai stata così nervosa e tesa, forse solo al mio primissimo cliente.
Mi guarda serio per un attimo e mi chiede se è tutto ok, io continuo a sorridergli e certo, gli rispondo che va benissimo.
Arriviamo in camera.

Siamo uno di fronte all'altro.
Mi guarda e mi dice, con la sua bella voce

"You're wonderful..."

Sticazzi, come te li fa un inglese i complimenti... nessuno mai eh....
Mi paga subito, poi cerchiamo di socializzare almeno un minimo, lui è un gentleman, non mi salta addosso, sa aspettare giusto il tempo di scambiare quattro chiacchere, annusarsi...
Poi ci baciamo, ed iniziano i giochi.

E' molto passionale, inizio ad avere davvero caldo, non c'è nemmeno l'aria condizionata in quella maledetta stanza...
Comincio a spogliarmi, rimango in intimo.
Lui accenna un sorriso d'approvazione... e di nuovo...

"You're wonderful..."

Eh ma Mr. John... così mi sciolgo...
Si spoglia anche lui, rimane in slip.
Ci trasciniamo sul letto, lui si siede, io gli vado carponi sopra, lo faccio sdraiare...
Ci si bacia di nuovo, allungo le mani dietro per slacciare il reggiseno.....
Libero la mia 6a dal balconcino e non scorderò mai la sua espressione....
Uno sguardo con un sorriso appena accenato, quasi di consolazione, un sospiro lunghissimo e col viso ci si tuffa in mezzo.

Mi faccio coccolare dalla sua passione e poi capisco chiaramente che la faccia la vuole infilare più giù...

A memoria, se proprio mi metto a pensarci, non mi sovviene di nessun uomo che mi abbia mai leccata "così".
Inizialmente la sensazione era quasi di fastidio, dolorosa anche, se vogliamo, con la sua barbetta che sfregava insistentemente... "Non così forte..." gli sussurro... ma lui nulla, continua, ingordo, come se volesse farlo da sempre, come se non avesse aspettato altro.
Poi è arrivato inaspettato il piacere, ha iniziato a piacermi davvero... e Dio solo sa quanto ho sudato...
Grondavo sudore, pareva d'essere in una sauna, in un bagno turco, non si capiva dove ci si trovava...

E non arrivavo, non ancora, ero sempre sull'orlo dell'orgasmo, è stata una cosa fenomenale.
Penso che la sua faccia sia rimasta lì con me che mi contorcevo per almeno una buona mezz'ora abbondante...
Alla fine scoppio, per la mia e la sua soddisfazione.
Ci facciamo una doccia veloce per lavarci via il sudore.
Ora tocca a me.

Solitamente se un uomo è particolarmente attento nei miei confronti, so essere altrettanto generosa e ben disposta nei suoi, in modo diverso che con altri.
Credo sia ovvia, la cosa.

"Vuoi farmi venire subito...?"

Era al limite anche lui, aveva molta voglia ed era evidente che apprezzasse quel che gli facevo...

"Tanto lo possiamo rifare, abbiamo tempo"

Mi sorride e si abbandona alle mie attenzioni.
Viene una volta... ed ha un tempo refrattario di un ragazzino di vent'anni... altro giro, altra corsa...
Stavolta mi dice...

"I want you...."

Perfino il sesso è stato bello, coinvolgente... peccato non sia durato molto...

Mi dice che stanotte dormirà come un bambino, che ora è stanco.
Mi congeda.

Mi accompagna giù all'uscita, ci fumiamo una sigaretta insieme.
Mi dice di essere prudente in auto, ci diamo un bacio e mi rimetto in viaggio verso casa.

Mi allontano da Mr. John, anche io voglio andare a casa, letto.... e domani è un altro giorno...

martedì 30 luglio 2013

Chiusa una porta, si apre un portone.

Questo sta a dire che mi sono ritrovata parecchie volte, diciamo ogni mese, al punto in cui mi dico

"Ok, le riserve stan finendo... sperin ben."

Ah sì, per chi si fosse perso qualcosa di me... io non faccio la puttana a cottimo, a "tassametro", o per diventar ricca... beh, ammetto che il diventar ricca non mi spiacerebbe... ma avrei più rotture di cazzo poi a stare a spiegare agli "altri" come ci sono diventata visto che sanno che son disoccupata... oltre ad avere la paura fottuta del fisco che mi pianta il fiato sul collo.
Mi interessa camparci, tirare avanti... poca fatica, minimo sforzo, guadagni rispettabilissimi da "operaio medio" (ultimamente anche meno, molto).
Se poi avessi le mani meno bucate andrebbe di gran lunga meglio... ma tant'è... ogni anno è la stessa storia, non resisto ai saldi...
Che poi quest'anno ci si doveva mettere pure la coppia di amici che ha deciso di sposarsi "per finta" in un locale che frequentiamo assiduamente........ fottuta. Prevedibilissimo.
Ma di questo parlerò in un altro post, giusto per goliardia e cazzeggio.
Ebbene, come dicevo, ogni mese arriva il giorno fatidico, il momento "morto", in cui dici

"Ecco, stavolta son fregata, non ce la faccio.".

E guardacaso è il momento in cui ti chiamano tutti gli imbecilli al mondo, tutti gli idioti, tutti quelli che vogliono decidere loro quanto, come e quando, tutti quelli che hanno fretta, quelli stronzi, quelli insulsi... insomma... la peggio gente, quella che proprio io evito come la peste, che piuttosto vado alla Caritas per davvero.

Ed ogni volta me lo ripeto

"Elena, non è vero che ogni lasciata è persa... se lasci vuol dire che va bene così, che il gioco non vale la candela, che potresti avere solo rotture di cazzo, che alla fine "perdiamine" (dopo tutte 'ste parolacce ci sta anche bene), ogni mese te la sei cavata, non hai bisogno di certa gentaglia..."

Eppure ogni singola volta mi girano le palle, mi arrabbio, me la prendo...
Ai soldi persi in realtà ci penso solo i primi 5 minuti.
Poi scatta quella cosa per la quale dico, ma cazzo, non è che perchè "faccio quel che faccio" devo necessariamente sottostare ad ogni capriccio dell'ultimo secondo del pirla di turno che decide di chiamarmi:

- senza aver letto l'annuncio, dove c'è scritto chiaramente che NON RICEVO, indi per cui devo raggiungerti... e di conseguenza ho i miei tempi logistici.

- mi mette fretta, una fretta boia, assurda, di quelle che manco fosse come stare ad "Avanti un altro", che già sei lì mentalmente a pensare quanto ti ci vuole a farti una doccia, raderti, decidere cosa metterti addosso, infilarti in auto ed impostare il navigatore... e già la cosa mi indispone mentalmente.

- che ti dice "Ci vediamo nel parcheggio del supermercato X"... che manco so dove sta, ma a prescindere, io voglio un indirizzo, non esiste che mollo la mia auto e salgo sulla tua. Chi cazzo ti conosce?

- che quando gli fai presente il punto sopracitato ti dice "Ok, andiamo con la tua allora".
Cosa cazzo cambia, scusa?

Eh no, dice, non possiamo andare con due auto.
Quando poi, a tale affermazione, rimango un minimo interdetta... mi dice dopo tre secondi di mio silenzio:

"Ok ok, non hai voglia... fa' nulla, ciao."

Scusa eh... ma vaffanculo.

E quindi, dico io... che non è vero che "ogni lasciata è persa".
Certo, se una vuol fare portafoglio, se le interessa solo il guadagno, i soldoni.... beh, fai gli straordinari anche per strada a quel punto...
Ma chi me lo fa fare di scapicollarmi, fare corse, essere accondiscendente con certa gente... (anzi, che ora che scrivo mi viene in mente di bloccargli il numero... tolto il dente, tolto il dolore...).
Che l'esperienza mi ha insegnato quanto ripaga il trovare una persona che ti chiama ed è ben disposta ad accettare i MIEI tempi... che ho pure io una mia vita... e che ritengo di essere tanto disponibile e gentile che se hai una voglia improvvisa, per carità, se posso te la soddisfo pure... ma non puoi pretendere l'impossibile o qualcosa che a me non va proprio.

Anche perchè poi, se vengo... il rischio è che oltre a rimetterci i soldi... ci rimetti pure il divertimento.





giovedì 18 luglio 2013

Spende 200 euro al primo appuntamento ma lei non vuole far sesso.

E la denuncia ai Carabinieri.

http://www.notizie.it/spende-200-euro-al-primo-appuntamento-ma-lei-non-gliela-da-ragazzo-la-denuncia-ai-carabinieri/

Cioè, non è uno scherzo, è successo davvero.
La notizia la vedo spuntare su Twitter dato che non uso altri social.
Una signorina gli ha anche risposto, con termini che condivido ampiamente.

http://www.iltempolastoria.it/rubriche/barbie-bastarda/se-te-la-voglio-dare-te-la-do-gratis-e-viceversa/

Tra l'altro io potrei pure incontrarlo per strada il signorino, un giorno, senza manco sapere chi è... ma dubito che si aggiri tranquillo in questi giorni, considerata l'ENORME figura di merda che ha fatto.

"Gli uomini pensano che uscire con una prostituta costi meno che farlo con una ragazza che fa un altro mestiere"

Beh, se uno vuole scopare subito e facile, e ne ha la disponibilità economica, sicuramente l'affermazione potrebbe non fare una piega.
Dico POTREBBE perchè tanti di questi uomini, come anche il ragazzo in questione, non hanno MAI CAPITO UN CAZZO DELLE DONNE.
Svegliatevi dal vostro torpore di mille filmini porno dove il ganzone arriva, bussa alla porta e trova la ragazza già a gambe aperte bagnata e pronta per qualsiasi imbecille che passi di lì.

GLI UOMINI SPENDONO PER NON DOVERLA CONQUISTARE, UNA DONNA.

E quindi o vanno a puttane, e sicuramente sono i più rispettabili... oppure succede come in questo caso, che lui vuol fare il brillante, la invita fuori (e ricordiamo che era il PRIMO appuntamento - e nulla toglie che si siano conosciuti su internet, ormai è la norma), le offre aperitivo, cinema, cena, drink del dopocena....
Beh, ammetto che è stato più accorto di molti altri.
Certe cose capitano pure se uno ti offre anche solo un aperitivo.
Mancava la rosa rossa magari?
O che so io... la scatola di cioccolatini?
O magari semplicemente ritorniamo alla solita storia, che sta diventando purtroppo sempre più attuale, per la quale gli uomini, la stragrande maggioranza, credono di poter comprare una donna coi soldi che hanno nel portafogli.
Ragazzi miei, questo ragionamento non funziona nemmeno con una puttana, figuriamoci con una ragazza carina e gentile, magari in cerca della storia d'amore, che ha accettato il vostro apparente galante invito...
Perfino una puttana lo prenderebbe a calci nel culo uno che gli si rivolge così.
Perlomeno io lo farei.
Se uno ci prova anche solo lontanamente, a trattarmi male od a fare il grande, al telefono o peggio ancora di persona... FATTI UNA BELLA SEGA e vedi che ti passa.

Ma i bei periodi in cui veramente vi ammazzavate di seghe... dove sono finiti?
Devo ancora capire come si è arrivati ad un tale grado di mercificazione della donna.
Non parlo di me come puttana, il mio gioco lo conosco bene, l'ho deciso io, le regole le faccio io ed a chi non gli stan bene può sempre cercarne un'altra.

A memoria, ricordo che capitò anche a me una scena simile, anni fa.
Ma il brillante 200 euro li spese solo per la cena.
Un ristorante di lusso dietro al Duomo di Milano, con il pianista, saran stati venti posti a sedere ed avevi il cameriere dietro al culo ogni momento.
Mangiato nemmeno bene poi, a dirla tutta.
Era il primo appuntamento.
Ed io gli dissi pure che "No ma guarda, non stare a disturbarti così, che un posto vale l'altro, l'importante è la compagnia, il conoscersi".
Ma lui no, convinto, deciso, pieno di sè, decise tutto lui.
Il problema fu che decise anche per il "dopo"... o perlomeno ci provò.
Usciti dal ristorante, risaliamo in auto e mi fa'

"Bene... ora andiamo in motel?"

Io ci rimasi che al momento gli dissi di sì, ok.
Poi ci rimuginai sopra qualche secondo e SEMPLICEMENTE cambiai idea.
Mi pare lecito.
E lui si incazzò tantissimo.
Ma non mi rispose come il ragazzo gentile e carino dell'articolo, anche perchè se no mi sarei fatta mollare lì dove eravamo e mi sarei arrangiata a tornare a casa.

E ne sono capitati altri di episodi simili.
Il succo è sempre lo stesso.

E da puttana non è che le cose sian tanto diverse, perlomeno la concezione del binomio SESSO - SOLDI.
Il pensiero più comune è:

"Fai la puttana, io ti pago, tu ci devi stare. E magari decido io quanto darti, cosa e come e per quanto lo facciamo"

Una fetta di culo no??

Cari ometti, perchè chiamarvi uomini è un insulto alla categoria maschile che è capace di conquistare una donna anche solo con un caffè....
Una Donna, quindi non una cerebrolesa od una stronza scroccona... (ma voi non ritenetevi migliori nemmeno di loro)... una Donna non ha bisogno dei vostri soldi.
Non ha bisogno che le offrite manco un bicchiere d'acqua.
Non ha bisogno di VOI perchè se la vedete viva e vegeta vuol dire che di voi si può fare tranquillamente a meno per vivere.
Non ha bisogno che fate i brillanti, che snocciolate falsi complimenti.
Una Donna non ha bisogno di un uomo con il macchinone o col portafogli gonfio.
Certo, a tutti piace la bella vita, le cose belle, le cene, i viaggi...
Ma nella vita se ci si sa accontentare, oltre a vivere meglio, ci si danna meno quando le cose belle non ci sono più ed allora non si sa più come vivere.
Una donna non ha bisogno di un uomo che la porta fuori e che con la testa pensa già ad un pompino.

Vuoi un pompino o vuoi scopare con la certezza che lo farai?
Vai a puttane. Fai più bella figura.
Ma non dimenticare mai che una puttana è prima di tutto una Donna.
Quindi sgonfiati un pochino, armati di TANTA umiltà, e provaci.
Perchè non è detto che i soldi possano sempre e comunque comprare tutto.

martedì 9 luglio 2013

Uomini soli

Mi è capitato diverse volte di arrivare da qualcuno ed accorgermi che la persona cercava più compagnia e contatto umano che altro.
Ovviamente il gioco lo conosciamo entrambi e non si scappa dalle regole canoniche del meretricio.
Non è nemmeno facile in realtà cercare di capire di volta in volta cosa l'altro desideri... se semplice sesso, se cose strane non dette, se solo un momento di svago in compagnia.
Si fa prima ad accorgersene dopo i primi convenevoli, senza scervellarsi prima del tempo.


Una via storica, trovo parcheggio subito, arrivo davanti ad un vecchio bellissimo portone in legno.
Mi apre un ragazzo giovane, poi scoprirò l'età. Parla in modo "strano", non capisco che problema abbia e non m'importa nemmeno a dirla tutta, anche se la curiosità c'è sempre per certi versi, mi basta capire cosa dice.
Mi accompagna nell'atrio di una abitazione in evidente stato di ristrutturazione, materiali edili accantonati, muri bianco candido, saliamo le scale ed arriviamo in salotto.
Mi offre un bicchiere di Cola e facciamo quattro chiacchere.
Mi dice che lavora in un posto dove sono stata diverse volte ma lui non è uno che si fa notare, per il quale ti giri.
E' impacciato, insicuro, di sicuro non attrae facilmente l'altro sesso.
E' bassino, magrolino, percepisco già la sensazione di ossa pungenti addosso alla mia carne.
Non vede l'ora di farmi vedere la casa, mi porta a vedere la cucina, poi il bagno.
Capeggia una grande vasca idromassaggio ad angolo, chiusa a doccia, ipertecnologica.
Poi la camera da letto, carina, con un enorme lampadario particolare marchiato Ikea.
Si sale ancora nel mansardato abitabile, dove dice di voler fare un'altra camera, ed un piccolo varco porta ad un ulteriore bagno.
Ed ecco la sorpresa: una ENORME vasca idromassaggio a forma di cuore.
Ci stanno 4/6 persone lì dentro.
Ah, ovviamente mai usata, immacolata, nuova di pacca.
E mi chiedo se mai la userà.
Mi dice che gli fa piacere che sia con lui, mi fa un sacco di complimenti e dice che è difficile, che si sente solo, il lavoro lo logora e poi a casa solo i suoi due criceti ad aspettarlo.
L'epilogo in camera da letto è abbastanza tragicomico, meglio evitarlo.
Lo saluto e mi lascio alle spalle il suo appartamento da ristrutturare di 180mq dove vive tutto solo.


Sono in auto, fa caldissimo, il sole picchia sul mio ormai conclamato eritema solare da insolazione preso un paio di giorni prima.
Sono color aragosta, faccio spavento.
Arrivo in questo paesino sperduto di quelli che mi piacciono tanto, tra gli allevamenti di trote salmonate famose da queste parti, una vietta, una casa piccola a due piani.
Parcheggio ove indicatomi, il mio avventore mi accompagna su per le scale, in casa.
E' evidentemente imbarazzato, non sa cosa dire o come muoversi.
Ha desiderato che gli facessi compagnia anche per un pranzo casalingo, ha preparato una pasta all'amatriciana deliziosa.
Mi chiede scusa per il suo aspetto, rimango perplessa.
Ha avuto un intervento per un problema e si ritrova con una evidente cicatrice dal labbro inferiore al centro del mento, la cosa gli ha creato una marea di complessi quasi invincibili.
Ma non è certo un mostro quello che vedo, rimane pur sempre una persona piacevole, sono di quei dettagli che li noti solo d'impatto, poi non ci fai nemmeno più caso.
Mi avvicino e gli do' un bacio sulle labbra, sfuggente.
Lui dice che era da anni che nessuno lo baciava.
Un paio di bicchieri di vino, un paio di limoncelli, e le chiacchere cominciano a scorrere dalla sua bocca, raccontano di storie già sentite, tristi, di un amore finito, di un figlio problematico, di una solitudine sofferta.


Alcuni uomini sono sinceri davvero, hanno preso veramente cantonate, hanno davvero sofferto per donne che non li hanno mai meritati.
Sono pochi rispetto a quelli che fanno solo del vittimismo, sono i veri uomini soli, quelli che si logorano in gesti quotidiani di routine da single, che vanno in vacanza da soli - "Che se volessi la compagnia di 'una come te' sarebbe pure bello ma mi costi più tu della vacanza" - , che non sono abitudinari frequentatori di "signorine bene" ma in generale han perso la speranza di ritrovare quel sentimento e quello stimolo in qualcun'altra.
Mi viene tanto in mente una vecchia famosa canzone, sempre bella...




Ci sono uomini soli per la sete d'avventura

perchè han studiato da prete o per vent'anni di galera
per madri che non li hanno mai svezzati
per donne che li han rivoltati e persi
o solo perchè sono dei diversi.








lunedì 8 luglio 2013

Non so quando è successo...

Di ritrovarmi a percepire una sensazione di aridità dentro, in fondo.
O forse lo so, quando è successo, ma non mi va di ammetterlo.
Vorrebbe dire ammettere ancora una volta che mi sono fatta fregare.
Ho ritrovato tramite una applicazione delle conversazioni registrate con A., gli ho anche mandato un sms nonostante avessi cancellato il suo numero, giusto per renderlo partecipe della mia amarezza, per farlo sentire un po' una merda a dirla tutta.
Ma gente come lui non ha nè dignità nè pietà.
Povera me, che mi illudo ancora che gli uomini possano avere una coscienza.
E' tornata l'estate, eppure non sto ancora riuscendo a vivermela in modo spensierato, come quella passata.
Perchè l'inconscio crea dei sistemi di autodifesa, autodistruzione, mi ritrovo pigra e senza la benchè minima voglia di cercare nemmeno lontanamente di instaurare un rapporto interpersonale con una persona di sesso maschile.
Posso vedere uno che mi piace, certo.
Ma tutto finisce lì.
Pigra da non avere voglia di dedicarci tempo e forze.
Pigra da non avere alcuno stimolo, desiderio, c'è solo tanta indifferenza.
Ed è in questi momenti che poi, manco a volerlo, ti ritrovi con gente che ti ronza intorno.
Ma è la solita vecchia storia.

Vado sul fiume a prendere il sole, il giorno in cui mi sono presa la mia bella insolazione ho conosciuto un uomo.
Sinceramente è stato un attaccar bottone così, per caso, non che mi interessasse farlo per qualche motivo particolare. Una scusa come un'altra per fare 4 chiacchere.
Tempo manco due ore mi invita, uno di questi giorni, ad andare al mare con lui.

"Se ti fidi"

Mi fido di tanta gente che non conosco e ci finisco a letto ma è nettamente diverso.
Ci scambiamo i numeri, ormai il danno è fatto.
Gli dico che sì, vediamo settimana prossima... lui voleva fare il giorno dopo ma io non ero in grado, dopo tutto quel sole.
Ed intanto penso al lavoro, agli appuntamenti, alle chiamate perse sul cellulare.
Qualche giorno dopo, la settimana dopo, la mattina esco a fare delle cose, poi il bel tempo mi invoglia ad andare a prendere ancora un po' di tintarella, solito posto.
Gli mando un sms, inspiegabilmente, ma forse non troppo... la situazione me la voglio creare io, deve essere controllata, controllabile, la via di fuga subito pronta.
Lui non risponde, pazienza anzi meglio così.
Vado, mi sdraio tre ore sotto il sole cocente, poi fuggo per evitare di nuovo danni.

Torno a casa, doccia, pigiama, accendo la tv, relax... squilla il telefono.
E' lui.

"Oh scusa, mi spiace ma ero via, ho letto ora il tuo messaggio... (erano le sette, otto di sera circa).
Se vuoi sto passando per le tue parti, ti offro un gelato!"

Un secondo per decidere che no, non ne ho proprio voglia, non è il caso.
Ringrazio e declino l'invito.

Mi arriva un sms poco dopo:

"Ps: Al telefono hai una voce molto bella e piacevole..."

Ecco, il miglior modo per farmi scappare è proprio questo.
Non ce la faccio, è più forte di me.

Magari sbaglierò a pensarla così... ma quello che più mi demotiva dal pensare anche solo lontanamente ad un inizio di conoscenza con una persona.... è che nella realtà dei fatti poi, la conoscenza da parte dell'uomo non è contemplata.
Sesso, subito, e chi s'è visto, s'è visto.

Ecco, io vorrei trovare un uomo che anche sì per carità mi fa complimenti, mi corteggia... ma che mi faccia capire a chiare lettere che non vuole solo scoparmi.
Uno col quale passino anche tre mesi, prima che si possa pensare di finire a letto.
Perchè se dopo tre volte che ci vediamo con me vuoi scoparci, senza manco sapere cosa ho dentro... a me viene automatico, è di default, che tutto poi finisca in pura finzione.
Ma a quel punto, se mi sono accorta e so che è così, perchè è già successo una, due, ed alla terza non ci sono arrivata... tantovale, non combino nulla ed è bene per tutti ma soprattutto per me.

In una società dove bisognerebbe più badare al sentimento, perchè di materiale non è che sia rimasto chissà poi quanto in mano ad i più, tutto ricade invece sempre ed inevitabilmente sul mero e sterile sesso.
Il primo pensiero è sempre quello, non esiste un solo uomo che io non abbia conosciuto col quale non sia successa la medesima cosa.
E non perchè sono figa io ma perchè è così e basta.
Trovo questa cosa alquanto triste.