lunedì 4 marzo 2013

Disoccupazione e crisi

C'è per tutti quanti, mettetevelo bene in testa.
C'è per te, per me, per tutti quelli che abbiamo intorno a meno che non abbiano la fortuna di essere veramente ricchi e benestanti da riuscire a non farsi mancare nulla senza bisogno di lavorare.
Cosa vi fa pensare che solo perchè una donna si vende per campare voglia dire che lei non subisce quello che subite voi?
Cosa vi fa pensare a tutti i costi che TUTTE le prostitute guadagnino cifre esorbitanti?
Cosa vi fa pensare che non ci sia difficoltà anche per me, o per loro, in determinati momenti?
Per carità, io non mi lamento, ci campo con quel che faccio... ma solo perchè sono riuscita ad arrangiarmi e perchè ho scelto come farlo per me stessa.
E se questo significa che mi sono messa a prostituirmi... beh, io ho scelto cosa e come farlo per arrivare a fine mese.
E vivo come tanti altri che "si arrangiano". I vizi sono una tantum, la cena fuori, lo shopping, la spesa la faccio guardando mille volte i prezzi, cerco di risparmiare su quel che posso e l'inflazione vale anche per me. Vivo con un coinquilino, giro con una macchina vecchia ed ho qualche vecchio debito proprio come molti di voi.
Ci sono donne (parlo di sesso femminile per ovvietà) che ritengono il mestiere assolutamente non dignitoso, che non riuscirebbero mai a farlo, che molto più semplicemente sono fidanzate, sposate o se sono donne sole han figli e mi rendo benissimo conto che non potrebbero mai pensare di farlo in modo facile come può risultare a me, semplicemente sotto un punto di vista pratico ed organizzativo.
Vogliamo continuare davvero a raccontarci che solo perchè noi non paghiamo le tasse allora siamo delle privilegiate?
Proviamo a guardare le cose in modo più obiettivo, non ragioniamo sempre e soltanto sulla base delle tante ragazze dell'est che lavorano a cottimo in casa e si fanno 8 clienti al giorno che per 70 euro ciascuno fa tot e allora considerando che lavorano 7 giorni su 7 a fine mese fa tot.
Perchè, PER FORTUNA, non siamo tutte così.
E dico per fortuna perchè, personalmente, non farebbe per me, la cosa mi schiferebbe dopo 1 solo giorno.
Parlando di disoccupazione, mi è capitato in due occasioni, con due persone diverse, di essere chiamata scoprendo in un caso e nel secondo apertamente dichiarato dalla persona prima di vederci, che avevano appena perso il lavoro.
Ora, non sono certo io che vado a fare i conti in tasca alla gente e poi la cosa andrebbe contro il mio interesse in qualsiasi caso, mi pare ovvio.
Se nel primo caso la cosa è andata come doveva, nel secondo, essendo una persona già conosciuta e sapendo qualcosa della sua vita, ho rifiutato l'incontro.
L'ho rifiutato in primis perchè se uno mi scrive "Ti posso dare solo tot perchè sono appena diventato disoccupato", ti rispondo che i soldi te li tieni in tasca, non vieni ad insistere con me chiedendo lo sconto adducendo al fatto che "non c'è nessuna che viene a casa - il tuo numero anche se lo cancello poi lo trovo sui siti".
E questa persona ha anche due figli piccoli.
Mi riscrive poi il giorno dopo dicendo "Oggi posso darti quello che chiedi se vuoi".
Ma io mi domando e mi chiedo... il primo pensiero di una persona che perde il lavoro è quello di farsi a tutti i costi l'ultimo regalo di passare un'ora o due con una prostituta?
E se un altro non può permetterselo, perchè giustamente, la crisi, gli stipendi risicati... ma deve necessariamente insistere sul fatto che "Dovete abbassare i prezzi"?
In quanti vanno in una concessionaria di Ferrari a dire "C'è la crisi! Abbassate i prezzi delle Ferrari!"?
Ci sono cose, beni, di lusso.
E sono, come è sempre stato, più o meno costosi che possano essere,  che ci sia o meno la crisi, per persone che possono permetterseli.
Come mai ora dovrebbe essere diverso?





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