lunedì 4 marzo 2013

I giochi che hai fatto li hai sempre vinti tu

"Ti chiamo stasera o al massimo domattina"

Era giovedì quando me l'hai scritto.
Oggi è lunedì.

Fine dei giochi.

Dovevamo sentirci per capire se valeva la pena incontrarsi, fosse stata anche l'ultima volta, per parlare, chiarire quella che era stata la "pausa di riflessione" che mi ero voluta prendere ed alla quale tu non avevi detto altro che

" Non ti ho risposto perchè non ho avuto un attimo di tempo"

Tanto per cambiare ovviamente... e questo è avvenuto più di venti giorni fa. Per poi ritrattare, e dire che dovevo essere io a farmi viva con te, per chiarire. E va bene, l'ho fatto, mi pare, da qui il tuo messaggio di 4 giorni fa. Nel mentre solo parole inutili e la tua vita improvvisamente troppo impegnata per avere il tempo di parlare di qualcosa a cui, detto da te, hai sempre tenuto molto.
A questo punto direi che tutto si è chiarito senza necessità di doversi guardare negli occhi.

E non serve che ancora una volta mi dici

"Bene, brava, te trai sempre le tue conclusioni da sola"

E che cazzo dovrei fare scusa?
Le traggo sì da sola le mie conclusioni, le avevo già tratte, te le avevo già palesate e non hai fatto altro che darmi una ulteriore conferma di ciò che pensavo.

Ancora ripenso a quando ci siamo incontrati la prima volta, ed è passato ormai un anno e poco più.
Mi hai raccolta con il cucchiaino, certo.
Stavo di merda, lo so da me.
Non hai fatto altro che millantare di non essere come gli altri, che volevi starmi vicino, che volevi aiutarmi... a fare cosa?

Certo, sei stato bravo a pagare tutti i conti di biglietti di viaggio, alberghi, ristoranti, quando dovevamo vederci...
Ah, forse è a questo che ti riferisci quando sentendoti dire le cose che penso mi dai dell' INGRATA?

Io credo che la gratitudine non debba essere legata al materialismo e che debba essere una cosa che se arriva, bene, altrimenti è con la nostra coscienza che dobbiamo parlare, con noi stessi.
Che se abbiamo fatto una cosa che potevamo fare, per qualcuno, ed alla fine anche un po' per noi stessi se ci faceva piacere, dev'essere stato perchè lo volevamo.
Non perchè qualcuno lo ha chiesto.

Ingrata per cosa, quindi?
E' una cosa che non capisco proprio...
Pare che mi hai dato soldi in mano, che mi hai trovato un tetto sotto il quale dormire, pare che tu abbia fatto cose eclatanti per le quali io dovrei esserti grata a vita e dovrei ogni giorno inginocchiarmi sui ceci per dimostrarti quanto mi hai aiutata.

Ah no, aspetta... forse ti riferisci al fatto che mi sei stato vicino quando ero sciolta a terra.
Beh ammetto che indubbiamente l'avere avuto una persona che mi chiamava tutti i giorni, dieci volte al giorno, che praticamente aveva fatto diventare un obbligo il fatto di chattare tutte le sere fino a tarda notte su skype, od il fatto che io dovessi rendergli conto dei miei orari di "lavoro", con chi uscivo, quanti anni ha, che lavoro fa, cos'avete fatto, e come mai sei tornata tardi, e come mai non mi hai risposto ai messaggi... beh sì, mi ha aiutata moltissimo.
Il vedersi, una volta a settimana, e passare gran parte del tempo in una stanza d'hotel a fare fondamentalmente sesso, od a dormire... quello sì può avermi aiutata a distrarmi.

Io sono anche quella MALEDUCATA, per te.
Solo perchè ti ho detto che secondo me sei un uomo senza i coglioni di decidere della tua vita, ma che ti diverti ad entrare in quelle degli altri, e possibilmente a rimanerci.
Cosa sarà mai... capirai.

Ma la verità è un'altra, ed ammetto che fa male, fa sempre male quando una persona delude, quando le proprie idee vengono frantumate a terra da quella che è la realtà.
La verità è che tu, come tanti altri, pensi solo a ciò che manca a te.
A ciò che vorresti tu.
Ed a ciò che non vorresti, sempre tu.

Chissenefrega se più di una volta ti ho messo ai ferri corti, sperando che tu capissi che se doveva continuare così sarebbe stato meglio che TU mollassi il colpo.
Ma figurarsi se un uomo, che pensa di avere tutto "sotto controllo" solo perchè riesce ad avere da me quello che non ha da sua moglie... (e qui divento IRRISPETTOSA, sempre secondo te... la verità fa male, vero?)... figurarsi se rinuncia ad una distrazione settimanale, una cosa che può "gestire" come vuole lui, che è lui l'uomo impegnato e quindi bisogna stare al suo tempo libero, ai suoi umori, alle sue giornate storte... e meno male che non c'hai le mestruazioni se no eravamo a posto.

E' molto più facile continuare a sprecarsi in "ti voglio bene" detti giusto per dare aria alla bocca, in sguardi degni di una statuina degli Oscar, in gesti che sai benissimo che legano a te, inevitabilmente, l'altra persona, che qualcosa per te la prova davvero.
Che ci prova anche a rimanere distaccata, perchè le cose si sa come stanno, ma poi a te non piace più, dici che mi senti fredda, ed allora dimmi che cazzo vuoi da me...
Scrivimi un copione che di recite ne faccio tante, una più od una meno poco cambia.
Te la faccio pure aggratis, pensa tu.

Ma tanto se dovessi leggere queste parole so già che faresti spallucce, e vabè, pazienza... brava, brava, trai sempre da sola le tue conclusioni.
Ma non le leggerai queste parole, non ora perlomeno, non adesso che dovrei essere io, ancora una volta, a venire a cercarti.
E tu vorresti vedermi non per discuterne... ma per dirmi

"Beh, cosa dovevi dirmi? Sai non ho avuto tempo per leggere, era troppo lunga, avevo impegni, poi mi è venuto il mal di testa, poi mi bruciava il culo..."

Vorrei tanto che le cose che non ti ho detto, qualcuna di queste che sto scrivendo, rimanessero tali... non dette.
Perchè uomini come te, con certe parole, seppur piene d'astio ma palesemente dettate da un malessere, una delusione... con certe parole vi nutrite l'EGO già spropositato che avete... e vi illudete che siano cose sempre dettate solo dalla rabbia, da qualcosa che

"Tanto prima o poi le passa e torna da me"

Avresti già dovuto averla una volta la dimostrazione del fatto che per me, se una cosa finisce, è finita e basta.
Tant'è che mi chiedo ancora come mai sono stata così imbecille a dedicarti ancora il mio tempo quando sei tornato TU a cercarmi, dopo che ti sei inventato che volevi pensare solo a te, al tuo lavoro, e non volevi vedermi manco come amica... dopo 3 mesi, sei tornato a cercarmi.
Dicendo che

"Tu puoi aiutarmi a capire cosa devo fare con mia moglie perchè so che mi daresti consigli disinteressati... non so come comportarmi"

Gesù, quanto sono stata stupida a crederti.
Sembravi sincero eh, una statuina te la meriteresti proprio.
TU ti sei voluto riavvicinare.
TU, perchè per me le cose potevano restare così com'erano, si poteva parlare, potevo farti da psicanalista senza avere la laurea e ridirti le mille cose che già ti avevo ripetuto in passato.
TU hai voluto FORZARE a tutti i costi, di nuovo, la mano, con i tuoi baci a tutti i costi, col tuo volere a tutti i costi un contatto fisico, il mano nella mano, l'abbraccio.

Hai voluto un giorno che ti dicessi che "CI SIAMO" riavvicinati, te l'ho detto, ti ho fatto contento, ti è piaciuto? Ti sei sentito meglio? La tua coscienza è a posto?

TU hai forzato. Io ti ho RIchiarito le mie posizioni.
E NULLA è cambiato.
Anzi è andato tutto degenerando direi.

In realtà non te ne fregava un cazzo di chiarire la tua situazione, ti è sempre andato bene tenere il piede in due scarpe, avere la tua distrazione per le tue fantasie e porcherie varie, per poi come Cenerentola, dileguarti a mezzanotte o giù di lì, per tornare al tuo bel castello, dalla tua mogliettina, che la storia che raccontate voi uomini sposati insoddisfatti è sempre la stessa poi...

Pare veramente che il destino dei matrimoni sia questo: lei e lui si sposano, prima trombavano come ricci poi improvvisamente lei non vuol più trombare, o lui si stufa ma è spesso la prima, e salta fuori l'amante alla quale si fa apparire sempre la moglie come Satana, che è da anni che ormai non dormite manco più nello stesso letto perchè lei si lamenta che tu russi e ti caccia, oltre al fatto che sono anni che non trombate.
Eppure dal demonio non fuggite mai eh.
2 su 3 la storia è sempre questa.
E quello che si discosta non lo fa poi di molto eh, cambiano piccolissimi irrilevanti dettagli.

E' da un anno che aspetto che tu mi spieghi chi è l'Ale che io avrei dovuto imparare a conoscere, e che non ho mai conosciuto, perchè si vede che sono stupida, non so.
Ogni volta che ti dico "Spiegami", te sparisci.
Mi ricordi tanto il mio vecchio insegnante di matematica che quando andavo a chiedergli spiegazioni per un brutto voto od un compito pieno di correzioni che non avevo capito mi diceva ridendomi quasi in faccia

"Riprova, riprova e riprova. Per i fatti tuoi."

Ma come cazzo faccio a capire DOVE sbaglio, dov'è l'errore, dove sta quello che non capisco... non faresti prima a dirmelo tu fottutissmo stronzo?

Ecco, te sei uguale.

"Brava, brava, trai sempre le tue conclusioni da sola..! Ingrata, irrispettosa e maleducata, ecco cosa sei! Vedo che hai capito proprio tutto di me!"

"Ok, non ho capito un tubo, va bene, c'hai ragione. Spiegami, allora."

SILENZIO.

Che mi suona tanto tipo

"Ritenta, sarai più fortunata"

Ho ritentato più volte, a grattare la parte argentata e la scritta che appare è sempre la stessa

"Peccato! Non hai vinto! Ritenta ancora!"

E quindi ora che mi sono scocciata... fine dei giochi.


"I giochi che hai fatto li hai sempre vinti tu."







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