domenica 3 marzo 2013

Il Vespista

Eh sì Vesp...
Ormai è un bel pezzo che ci conosciamo.
Sei stato un caso strano, in tutti i sensi.
Non saresti mai potuto essere un cliente, mi sarei tirata la zappa sui piedi da sola... sapevi quel che faccio ed hai detto "A me interessa solo un aperitivo, mi interessa conoscerti".
Non so perchè accettai. Seguii l'istinto e non me ne pento affatto, nonostante tutto.
Ricordo sorridendo ancora la prima volta che ci siamo incontrati, per quel famoso aperitivo, un paio di tagli di buon vino e delle tartine con la mortadella in una frequentata osteria del centro città.

Arrivo in piazza, a due passi dal centro storico, parcheggio, scendo.
Cammino sul marciapiede e noto subito un ragazzo, giubbotto in pelle, vicino alla sua moto, di quelle che piacciono a me, una custom perfetta per passeggiare nelle giornate di estate.

Mica male, penso... ma figurati, sarà mica lui.
Alto poco più di me, fisico nella norma, con le manigliette dell'amore che tanto adoro.
Un uomo con le maniglie dell'amore mi da' sicurezza, non so perchè.
Capelli neri, pizzetto.... e quegli occchi azzurro-verde...
Il moro con gli occhi chiari ha sempre il suo porco fascino.

Gli passo di fianco, non ricordo se i nostri sguardi si sono incrociati.
Prendo il telefonino, provo a chiamarti... dov'è questo ora, è in ritardo...
Sento un telefono suonare in concomitanza col segnale di libero che usciva dal mio.
Mi giro.

Cazzo, sei proprio tu il ragazzo della moto.

Mi dico evvai, una botta di culo ogni tanto ci vuole!
Siamo seduti, dopo un paio di tagli la tensione si scioglie... ed ecco la fatidica domanda...

"Allora, dimmi... sei fidanzato? sposato?"

Ormai l'opzione "single" non la nomino nemmeno più, c'ho il lanternino per gli uomini sposati ultimamente.
Ultimamente "da un bel po'" a dirla tutta.

"Io?? Mannò figurati, io sposato... tzè... sono liberissimo!!"

Dico no, non è possibile.
E' troppo bello per essere vero.
Cazzolata più lo guardo e più mi piace sto Vespista.
Però non sembra ricambiare, rimane sulle sue... vabbè, staremo a vedere.

Finisce l'aperitivo, ci si saluta e ci si ripromette di vedersi per una cena, la volta dopo, ed un giro in moto ovviamente.
La volta dopo diventa dopo qualche giorno.
Andiamo a cena, si sta chiaccherando e lui mi fa

"Sai, forse devo partire per Dubai, perchè è saltata fuori una occasione di lavoro la', perchè vorrei cambiare, fare qualcosa di diverso, dovrei star via 6 mesi circa"

Eccallà.
Però dico, se fai l'impiegato amministrativo in una piccola azienda... chi cazzo te lo fa fare di andare a fare il manovale sottopagato a Dubai chissà dove?
Vabbè, sono un po' come quelli che da manager in carriera decidono di andare a fare i volontari in Cambogia... non giudicabile, sono pur sempre scelte.
Dico ok, è andata pure questa.
Vabbè ma tanto poi torna, voglio dire... non è che si trasferisce la'.

Insomma finiamo sta cena, io più ti guardo e più avrei voglia di saltarti addosso, letteralmente.
Rimontiamo sulla moto, torniamo dove ho lasciato l'auto.

Te sei appoggiato alla tua Shadow, sono di fronte a te, in piedi.
D'improvviso mi tiri a te e mi baci.
Ecco, il danno è fatto.... sai pure baciare bene!
Mi piace come mi prendi, come mi stringi, le tue mani sul mio viso.

E come mi guardi...
Ci appartiamo, flirtiamo, ci provochiamo... ma non si arriva al sesso, ci basta solo quell'intimità di baci e carezze.
Non penso di aver mai baciato tanto una persona.
E che qualcuno abbia mai desiderato così tanto baciarmi, in così poco tempo.

Ci si saluta, te dici che dovrai partire tra qualche giorno.
Beh dico, ok.
E' stato bello finchè è durato.... vedremo poi.

"Mandami qualche foto eh!! E fammi sapere come ti va lì, insomma, se riusciamo non perdiamoci di vista!"

E nei giorni successivi ricevo un messaggino ogni tanto, via mail...
Passano 3 mesi circa.
Ed in quei tre mesi qualcosa non mi quadra.
Sono gli orari, poi lui che si collega perfino da Skype, inizio ad avere seri dubbi che sia vero ciò che mi ha raccontato.
Ma non gli dico nulla, aspetto.

Mi arriva un sms

"Ciao sunetta! Sono tornato! Poi ti racconterò... se vuoi ci possiamo beccare stasera che devo passare vicino a dove abiti a portare una cosa ad un cliente!"

Dico io... è domenica, lui aveva detto d'essersi preso una aspettativa di 6 mesi dal lavoro, possibile che è già rientrato, ha già ripreso a lavorare e proprio di domenica fa gli straordinari?
Vabbè, dico ok, vediamoci per una birra.

"Allora le foto?? Com'è andata, dove stavi, che hai fatto?"

"Lascia perdere dai... esperienza da dimenticare... tu piuttosto, come stai?"

Dribbling perfetto.
Chiaccheriamo un po', finiamo la birra, usciamo che ho voglia di fumarmi una sigaretta...
Lui è un po' a disagio.

"Dì un po'... è tutta una palla sta storia di Dubai..."
"Cazzo, mi hai beccato!"

 Ci vuol mica uno studio... se due più due fa quattro, a casa mia era palese che fosse una palla.
Quello che non capisco è il "perchè" raccontarne una così grossa e poco credibile.

"E' che tu mi sei piaciuta subito e me la sono fatta sotto, ho visto che ti stavi avvicinando, anche io avrei voluto ma ho avuto paura, ho voluto staccarmi un po'."

Ok, ci sta.
Non me la sono presa per la palla in sè perchè tutto sommato lui ha ammesso subito la sua bugia.
Ci salutiamo, ci baciamo.

Il giorno dopo mi arriva una mail.

"Sai, mi sento una merda per la palla che ti ho raccontato e devo dirti anche un'altra cosa... in realtà io sto con Laura, stiamo insieme e siamo una famiglia."

"Ah. Quindi hai anche dei figli"

"Sì, ne ho 3."

Cazzo, 3.
Non uno, due... tre figli.

Ecco, ora sì un pochino mi girano i coglioni.
Però ti sei salvato in corner, perchè non hai aspettato che io mi infatuassi completamente di te per sferrarmi questo colpo così basso.

Dopo avermi raccontato la verità, nient'altro che la verità, in realtà nulla è cambiato tra di noi.
Se non fosse per il fatto che mi piace sul serio, ed ho sempre il dubbio di non riuscire a continuare a considerarlo soltanto un amico, un trombamico o quel che sia.
Io non riesco a sopportare situazioni in cui non sono corrisposta.
Le accetto di buon grado fintanto che riesco a farmela andare bene ma poi mi parte l'embolo e do' di testa.
E' inevitabile, son fatta così... sarò fatta male ma non riesco a cambiarmi il cervello.

Abbiamo passato dei bei momenti insieme, i giri in moto, quella gita a Novigrad in sella, abbiamo preso insieme il sole, ci siamo rotolati per terra su un lenzuolo, in mezzo ai filari di una vigna sul colle, sotto un cielo stellato e coi grilli che cantavano solo per noi...

Poi ho sentito io il bisogno di allontanarmi da te.
Sarà che l'estate rendeva tutto più frivolo, più facile, il tempo si passa all'aria aperta più facilmente senza necessità di voler trovare una stanza d'albergo od un posto appartato per combinare qualcosa in auto.
E poi ci voleva... un po' di distacco era d'obbligo a quel punto.
Potremmo accordarci... vederci solo d'estate, far finta che si tratta di una avventura estiva... per poi dimenticarsi l'inverno e ritrovarsi l'anno dopo.
Ecco, forse così potrei riuscire a viverla in modo più spensierato.

Intanto tanto hai fatto che ci siamo rivisti...
Una sera fredda, quattro chiacchere in un locale, un paio di birre... poi torniamo in auto, per scaldarci.
E senza dire nulla mi tiri a te come solo tu sai fare, e ci baciamo.
Io però mi trattengo, non è ancora tempo....

"Dai... ci sentiamo..." - ti dico

"Quando..." - è una parola sola, sospirata, ansimata quasi, vicino alla mia bocca.

Non puoi chiedermelo così, sono sensibile a certi toni, mi piaci, tanto e lo sai.
Non è ancora tempo, l'estate sta per arrivare... magari anticiperemo alla primavera, ma non ora, non adesso.

"Mi sei mancata sai, devo ammettere che un po' ti voglio bene"

Gli uomini cercano sempre ciò che non hanno.
E so benissimo che tu da me vuoi quello che ti manca, che non è il sesso in sè ma è sentirti desiderato, desiderabile.
Potrei dire "Scema tua moglie, non sa cosa si perde".

Ma quello che mi chiedo poi è se lui è la stessa persona che è quando sta con me, quando è con lei.
Non posso pensare d'essere io a cambiare l'essere di questi uomini, scontenti della vita che fanno, scontenti dei rapporti con le loro compagne... può essere mai possibile che siano sempre le donne a non capirli?

Una cosa gliela concedo però: a differenza di A. il Vespista non mi ricopre di "ti voglio bene" statici e di circostanza ma semplicemente di attenzioni fisiche, intime, e fa' nulla se poi desidererebbe dell'altro.
Sa di non potermi dare ciò che desidero e quindi non va oltre, si fa bastare quello che ci può essere.
Si sta bene quando siamo insieme, non ci sono particolari aspettative, tanto basta.
Sarà che di lui non mi sono mai innamorata, consapevole del fatto che sarebbe stato un altro gioco già perso in partenza.







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